Haikyuu!! ¦ BUSINESS MAN

43 - Il Gran Ballo

"Ti ringrazio, per questa incredibile opportunità"

"Sono io che ringrazio te"

"Signore stiamo per scendere"

"Per cosa?"

"Per essere qui al mio fianco"

"Pronti... via!"

Sugawara apre lo sportello per noi e fa scendere prima Akaashi, la folla di giornalisti impazzisce con urletti di gioia aumentando il ritmo di scatti al minuto ma nel momento in cui si gira di nuovo verso l'auto e allunga il braccio per aiutarmi ad uscire cala un improvviso silenzio. Cerca di stare calma Sakura, sei la novità di un uomo molto misterioso quindi chiunque rimarrebbe sorpreso vedendo una donna al suo fianco. Il tempo di accomodarmi vicino a lui per le foto di rito (come mi ha diligentemente spiegato Sugawara) e i flash impazziscono forse anche più di prima. Seguo il consiglio di Kyoko e cerco di guardare un punto fisso per non farmi accecare dalle luci rischiando di fare facce ridicole o espressioni imbarazzanti. Alcuni giornalisti gridano domande assurdamente dirette, come per esempio qualcuno che chiede se io sia una escort proveniente dai paesi poveri. Cerco di non farmi sfiorare e rimanere impassibile esattamente come sta facendo l'uomo al mio fianco, che assume una postura meravigliosa e perfetta come suo solito. Mi perdo nei suoi occhi azzurri come il mare e quando porta la sua mano sul mio fianco per invogliarmi ad entrare una scarica di brividi mi attraversa tutta la schiena.

Percorriamo delle meravigliose scale in marmo che ci portano ad un pianerottolo con ascensore, ovviamente se questa fosse una fanfiction il ballo si troverebbe al penultimo piano così che la protagonista e il suo amante possano fuggire dalla folla sul tetto. Ci sono trenta piani disponibili e Sugawara preme il bottone per il ventinovesimo facendomi sfuggire una risatina per la mia intuizione corretta. Le porte dell'ascensore si aprono rivelando un salone immenso, quasi infinito, decorato con dettagli in oro e argento e addobbato con elementi elegantissimi ma non scontati. La musica ha un livello tollerabile così da permettere una normale conversazione, cosa che apprezzo molto mentre ci avviciniamo al centro della sala. Gli sguardi di tutti gli ospiti si voltano verso di noi, come se fossimo due alieni che minacciano la salvaguardia dei presenti. Posso distinguere sguardi perplessi da altri incuriositi e alcuni persino irritati che guarda caso provengono tutti da giovani donne dall'aria altezzosa. Akaashi rimane perfettamente impassibile e mi chiedo quanta determinazione gli sia servita durante questi anni per impedire che minimi dettagli come questo lo sfiorassero, è sempre così freddo e lucido che le poche volte in cui sono riuscita a coglierlo di sorpresa ho sentito le farfalle nello stomaco. Saluta calorosamente tutti gli ospiti che decidono di approcciarlo per semplice educazione e rispetto, e ne congeda altri che lo avvicinano solo per discutere di lavoro spiegando come questo sia un evento che non ammette trattative commerciali. Quasi dimenticavo che ha organizzato tutto questo solo per beneficienza.

Non so da quanto tempo siamo qui, non faccio altro che rimanere appiccicata al suo fianco per paura di fare o dire qualcosa di strano e mi limito a sorridere salutando cordialmente tutti quelli che mi notano nella conversazione con lui. Perché accanto ad un uomo simile diventa difficile anche solo farsi notare. Un signore piuttosto anziano si avvicina a noi con un sorriso amichevole, sembra conoscerlo da diversi anni ma non presto troppa attenzione alla loro conversazione finché non vengo chiamata in causa

"Scusami se te lo chiedo, ma sono proprio curioso di sapere chi è la bellissima donna che ti accompagna" i suoi occhi si posano su di me con molto rispetto, al suo dito noto una fede nuziale

"Lei è la mia accompagnatrice per stasera" con lo sguardo mi autorizza a salutarlo un po' meno formalmente rispetto agli altri "Rin Sakura"

"Che splendido nome" mi sorride abbassando leggermente il capo in segno di rispetto "E posso sapere come mai hai deciso di presentarla al mondo proprio oggi? Eri presente ad eventi di ben più bassa portata" sorride con l'aria di chi è consapevole di ciò che sta dicendo