47 - Transazioni ambigue

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Non sono sicura di come affrontare il discorso con Akaashi. Ho pensato molto mentre ero seduta in metro, anche se la mezz'ora di tragitto trascorsa sui mezzi non mi ha aiutata a riflettere sul serio e persino l'ascensore mi è sembrato più soffocante che mai.

Mentre camminavo per i corridoi dell'azienda, diversi dipendenti mi hanno fermata per complimentarsi sull'abito creato per il Presidente e dopo averli ringraziati cortesemente ho continuato per la mia strada. Non ho ancora metabolizzato l'inevitabile aumento di fama che deriva dall'evento.

Suono al citofono che tanto mi aveva spaventata le prime volte e dopo qualche secondo il tiro elettrico mi permette di varcare la soglia dell'ufficio.

"Non credevo di rivederti tanto presto" si prende un momento prima di continuare "Anzi, se devo essere completamente onesto, credevo volessi nasconderti da me per l'eternità"

"Scusami, so di essere scappata all'improvviso ma se può consolarti mi è servito per prendere una decisione importante per la mia vita"

"Ne sono felice" si limita ad annuire, non riesco a capire di che umore sia

"Ho bisogno di un favore"

"Non mi sembri il tipo di persona che fa richieste del genere"

"Ok, allora. Mi dispiace per essere scappata via da te ma non volevo che pensassi questo. Sono..." prendo un bel respiro e cerco di non arrossire al solo pensiero "Sono indisposta" borbotto a bassa voce

"Scusami?" alza un sopracciglio

"Dai.. hai capito" sbuffo alzando gli occhi al cielo

"Allora ti prego di non sederti sulle mie poltroncine in pelle, rimani pure in piedi al centro dell'ufficio come se fossi un'imputata sotto accusa"

"Uhm..."

"Sto scherzando, Sakura, santo cielo siediti" sbuffa anche lui "C'è qualcosa che non va? Di solito riesci a capire la mia ironia"

"Io... ho bisogno di un favore"

"Questo me lo hai già detto, è legato all'indisposizione? Vuoi prenderti qualche giorno di riposo? Per me non c'è problema, non ho grossi eventi a breve ma non c'è bisogno che tu venga in sede per chiederlo"

"No no... non è questo" prendo un bel respiro "Volevo venire qui per parlarti di una cosa, poi è sorto un imprevisto e ora non so davvero come guardarti negli occhi" ammetto con sincerità

"La cosa mi stupisce, deve essere un imprevisto piuttosto serio se ti ha innervosita così" si sfrega il mento con le dita "Se posso esserti di aiuto vorrei fare tutto il possibile"

"Sei sicuro?"

"E' così grave? Sakura sto iniziando a preoccuparmi"

"Ok allora facciamo così, io ti espongo il problema e tu poi decidi se aiutarmi o meno"

"Devo fare qualcosa di illegale?"

"Non lo so sinceramente" mi gratto la nuca in imbarazzo mentre lo vedo alzare le sopracciglia sorpreso

"Ti ascolto"

"D'accordo.. allora, credo, perché non sono assolutamente certa, che la tua azienda si stia fondendo con quella dove lavora mia madre in America"

"Sakura, se è un cambio di status quello che cerchi non ti aiuterò. Non sarebbe moralmente corretto"

"No no, fammi finire" agito le braccia nervosamente "Mia madre è loro dipendente da una vita e qualche tempo fa mi ha parlato di questa fusione che dovrebbe avvenire a breve. Il problema è come si stanno comportando adesso. Mi ha raccontato che le fanno fare dodici ore di lavoro con straordinari non pagati e una pausa di poco meno di mezz'ora. Alla minima protesta cacciano via tutti i dipendenti, storici o meno che siano, e i tagli ai fondi le impediscono di ottenere la sua liquidazione nel caso in cui decidesse di andarsene" prendo un bel respiro prima di continuare "Akaashi, l'ho vista consumarsi sotto i miei occhi. Dimmi che puoi fare qualcosa"

Haikyuu!! ¦ BUSINESS MANDove le storie prendono vita. Scoprilo ora