Haikyuu!! ¦ BUSINESS MAN

34 - Non doveva andare così

OIKAWA's   POV

So che ho dovuto nascondere la verità a Sakura per non dirle dove sono andato realmente e mi sento una merda per questo. Nel momento in cui abbiamo deciso di non mentirci più, io mi defilo di nascosto per andare ad incontrare il suo capo. Non mi perdonerebbe mai quindi spero che quello stronzetto straricco tenga la bocca chiusa o lo rovino: per lo meno è ciò che vorrei fare. Con la sua fama e il suo potere dubito di potermi avvicinare più di così ed è incredibile come Sakura riesca a rimanere composta accanto ad una persona dalla presenza così opprimente, io inizierei ad urlare scappando il più lontano possibile.

"Oikawa-san, a cosa stai pensando?"

"Mhm... a tutta la situazione tra Akaashi e Sakura"

"Non saresti contento se si frequentassero?"

"Sono totalmente contrario" lo guardo con le sopracciglia aggrottate, non lo aveva ancora capito?

"Perché non lasci che sia Sakura a decidere per sé? Io credo che sia una ragazza in gamba, non si farebbe abbindolare così su due piedi"

"Tobio, tu non sai di cosa è capace. E poi hai visto che presenza emana? Basta che ti trovi in una stanza con lui perché inizino a tremarti le ginocchia. Credi che se lui le proponesse del sesso lei riuscirebbe a rifiutare?"

"Credo che tu stia sottovalutando Sakura. Per come la vedo io, lei è molto orgogliosa e non permetterebbe mai ad un uomo di metterle i piedi in testa se non lo ritiene all'altezza"

"E' questo il punto! E se per lei quell'uomo fosse all'altezza? Gli permetterebbe di fare ciò che vuole di lei e del suo corpo"

"Penso che tu abbia bisogno di una pausa" mi osserva ridacchiando

"Che hai da sghignazzare? Guarda che io sono serio" incrocio le braccia al petto

"Oh... non ho dubbi" sussurra avvicinandosi al mio volto

"Cosa stai facendo?"

"Ho intenzione di baciare il mio fidanzato, credi sia un problema?"

"Tecnicamente non sono ancora il tuo fidanzato, e comunque non eri tu quello tutto composto che non voleva fare certe cose sul posto di lavoro?"

"Ma questo è successo prima che io rischiassi di fotterti su questa elegantissima scrivania"

"Ma tu non hai mai rischiato di-"

Mi afferra per i fianchi e mi fa sedere a gambe aperte, proprio sulla scrivania, prima di piazzarsi tra esse. Non ho il tempo di concludere la frase che le sue labbra si posano sulle mie con prepotenza, come a volerne rivendicare il possesso e io non potrei trovarlo più eccitante di così. Ultimamente è sempre più difficile provare a trattenermi, vorrei saltargli addosso e renderlo mio schiavo ma so che non sarebbe giusto e devo rispettare i suoi tempi. Scende a baciarmi il collo mentre fa collidere il suo bacino col mio ed inizia a strusciarsi oscenamente, il mio cazzo già duro si trova ancora più a rischio esplosione ma mi trattengo solo perché sarebbe troppo imbarazzante venire nei pantaloni alla mia età. Le sue mani forti non mollano la presa e le sue labbra umide mi provocano una scarica di brividi lungo tutta la colonna vertebrale, cosa che mi costringe ad ansimare come un animale. Non mi importa se qualcuno entra in ufficio, basta che mi apra in due come aprirebbe una scatoletta di tonno: duramente e senza pietà.

"Non ti ho mai visto così arrendevole, che c'è, vuoi un po' di movimento?" ghigna ma nel suo sguardo non vedo compassione né tenerezza

"Non giocare col fuoco"

"Altrimenti? Non vorrai certo mentire al tuo compagno dicendo che non vuoi fare l'amore con lui"

"Chi dice più fare l'amore?" ridacchio scuotendo la testa