capitolo 35: AMORE

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La voce roca di Dylan mi svegliò dal mio sonno. Mi ritrovai un faccino di Dylan e le sue mani che vagavano tra i miei capelli accarezzandogli. Cercai di mugolare qualcosa ma mi rigirai nel letto e solo ora mi resi conto che lo stavo stringendo sempre più a me. Decisi di aprire gli occhi, ma la luce solare me lo impedì. Cosi iniziai pian piano ad aprirli

-buongiorno anche a te dormigliona. Come stai?- disse dandomi un bacio sulle labbra

-mmm bene- dissi accovacciandomi di più a lui -che ora sono- aggiunsi

-oh ehm le 13. Mi sono svegliato anch'io un oretta fa- disse continuando ad accarezzarmi i capelli

-io vado a farmi una doccia- dissi alzandomi dal letto ma le miei gambe diventarono deboli e mi buttai sul letto

-ops...- disse Dylan con aria innocente -forse ho esagerato- aggiunse guardando le miei gambe tremanti

Non dissi niente. Li tirai un occhiata omicida e cercai di alzarmi di nuovo. Con molta fatica riuscì a raggiungere il bagno dove entrai e chiusi la porta. Iniziai a riempire la vasca di bagnoschiuma così da creare molte bolle di sapone e un'atmosfera di calma. Sfilai la felpa e mi immersi nell'acqua. Non avevo l'intimo perché dopo "la nottata" mi ero appoggiata solo una felpa sopra così mi immersi nell'acqua. Il calore circoló in ogni parte del mio corpo facendo vagare una sensazione di calma e piacere. Mentre ero nella vasca iniziai a immergermi fino a far uscire solo la testa dall'acqua... il resto del corpo era immerso in quel calore. Credo che restai mezz'ora abbondante la dentro, perché ad un certo punto entrò Dylan ipanicato... ma vedendomi ancora in vasca tiro un sospiro di solievo.

-cristo! Mi hai fatto venire un infarto!- disse tirando un sospiro di solievo

-scusa... mi lavi la spalla?- chiesi con occhi dolci

Fece un sorrisino divertito e fece un cenno con la testa. Si avvicinò verso di me e mise un po' di bagnoschiuma sulle mani e dopo le appoggiò sulla mia schiena facendo dei movimenti lenti e circolari. Inutile dirvi che le farfalle nello stomaco si facevano sentire. Dalle spalle iniziò a insaponare verso il petto dove arrivò sopra il seno... lì li presi la mano e la riportai sulla spalla.

-sei uno stronzo- dissi scherzando

-uno stronzo innamorato di te- disse sussurrando al mio orecchio

Se non lo avete visto il mio cuore ha fatto una capriola. Dio che mi faceva questo ragazzo... ero come paralizzata da lui e dalla sua bellezza. Fini il suo "lavoretto" si sciacquo le mani e uscì dal bagno. Io intanto mi sciaquai e uscì dalla vasca. Misi l'accappatoio e iniziai ad asciugarmi. Poi toccarono ai capelli così decisi di lasciarli ancora avvolti nell'asciugamano. Il problema che avevamo preso solo l'intimo e mi ero dimenticata di prendere una felpa pulita. Cosi apri la porta, feci uscire la testa e trovai Dylan sul divano a guardare una partita dei Mets.

-amore mi passi una felpa? Ho dimenticato i vestiti- dissi facendo la voce da bambina

-asp- seeeee hanno segnato!!- disse esultando come un bambino

Tirai un sospiro e decisi di uscire. Usci con solo l'intimo nero di pizzo addosso e vi dico solo che stavo congelando... c'erano tipo 6° questa mattina e tremavo ed ero in intimo... Dylan questa me la paghi! Vagai per la stanza in cerca di una felpa così presi quella con cui Dylan aveva dormito... stavo letteralmente congelando. Notai con la coda dell'occhio Dylan intendo a guardare il mio lato B, così mi misi subito la felpa e lo ignorai andando verso il bagno. Iniziai ad asciugarmi i capelli levando prima un po' d'acqua. Inizia a spazzolarli e poi senti una presenza dietro di me così guardai dallo specchio e vidi Dylan.

-non dovevi guardare la partita?- dissi fredda

-nah la partita può aspettare- dissi prendendomi i fianchi a baciandomi il collo da dietro

Anche le stelle più buie possono brillare// Dylan O'brienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora