capitolo 65: l'ora di letteratura

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percorro i lunghi corridoi della scuola e questa mattina ero più felice del solito, anche se non mi sono trovata Dylan al mio fianco... ma una ciambella e un bigliettino 

<Buongiorno Giulietta, ci vediamo a scuola piccola>

aa quanto lo amo. 

mi dirigo verso il mio armadietto e saluto Josh che va verso gli allenamenti, apro per poggiare i libri e cade un foglietto. lo apro e scorgo una scrittura famigliare. 

<sotto li spaltiti a pranzo  -Romeo> 

sorrisi e rivolsi il mio sguardo verso destra dove lui era appoggiato al muto e mi guardava sorridendo. li sorrisi a mia volta e chiusi l'armadietto dirigendomi verso la prima ora. 


Dopo le prime ore, mi dirigo nella mensa.. decido di prendere un panino e vado verso li spaltiti ma un oca mi interruppe. 

-dove vai balena?- disse Betty piombandosi davanti a me 

-a trovare posto tra li emarginati- risse Cheryl al suo fianco ridendo entrambe 

-no mi dispiace- dissi sorridendo falsamente e andandomene 

-cos'è ora scappi Tory? non hai tempo per affrontarci?- chiese Betty ridendo 

-non ho tempo per affrontare delle bambine stronze come voi- dissi prima di andarmene lasciandole lì

ormai le loro parole non mi facevano più effetto, erano solo delle cretine invidiose di loro stesse e io non mi ci metto. 

arrivo sotto li spaltiti e non trovo nessuno così decisi di mettermi sull'erba e iniziare a mangiare il panino 

-già hai fame?- disse lui dietro di me 

si sedette dietro di me e sentì il suo fiato caldo sul collo mentre davanti a me vedevamo il campo attraverso li spazi degli spaltiti. 

ma sinceramente la domanda che da tempo mi facevo, sorge spontanea

-dylan?- chiesi insicura 

-dissi piccola- rispose roco al mio lobo 

-noi che ora siamo una "coppia".. io vorrei non nascondermi più- chiesi giocando con le mie dita 

-lo sai che tuo "fratello" Josh ci farà a pezzi vero?- disse lui 

-Bella lo sa- sputai e lui mi guardò meravigliato e preoccupato -ma a lei va più che bene... solo vorrei dirlo a Josh e James, ma ho paura- dissi abbassando lo sguardo 

-ehi- mi richiamò abbracciandomi a se -appena lo dirai a loro, potremo renderla pubblica se ti va- 

-niente più "nascondigli" o "scappatelle a casa"?- chiesi 

-niente di niente- disse sorridendo da ebete 

mi girai e lo baciai

L'ora di pranzo era finita ed ora avevamo quella di letteratura, per fortuna che c'è l'avevamo in comune 

-buon pomeriggio ragazzi- disse il prof entrando in classe con due libri in mano -oggi vorrei che voi- disse andando verso la lavagne e scrivendo qualcosa mentre parlava -descrivete una persona che amate- si girò e sorrise 

io ero infondo all'aula mentre Dylan era sulla destra con la schiena verso il muro e lo sguardo rivolto verso di me. incrociai il suo sguardo li sorrisi e riportai gli occhi sul foglio bianco iniziandolo a riempire

mezz'ora dopo... 

-ok ragazzi ora è il momento di leggerli- disse il prof alzandosi dalla cattedra e girando tra di noi 

iniziò a chiamare un ragazzo e una ragazza e poi iniziò ad adocchiarmi 

-tu- disse rivolto verso di me -Williams giusto?- disse controllando il registro e io annuì -su leggi la tua poesia- mi rivolse un sorriso

riportai i miei occhi sul foglio, presi un respiro profondo e iniziai a leggere 

<La persona dagli occhi color miele ecco chi amo. per anni vagavo nel buio e ammiravo le stelle... le uniche a illuminare il mio cuore, poi un giorno incontrai una stella spenta e buia.. mi avvicinai ad essa e anche se il suo calore mi lasciava ferite io decisi di aiutarla. non so se tra una stella buia e una spenta da anni può nascere qualcosa, o che finalmente si possano illuminare... ma io grazie a quella mi sono illuminata e ho visto in esso qualcosa di magico. ora quella stella vola più in alto di me e m'illumina ogni giorno... >

alzai lo sguardo dal foglio e sentì le mie mani tremare. il professore mi guardava estasiato, Dylan mi guardava fiero e li altri in silenzio. poi un applauso interruppe tutto

-perfetto Williams davvero perfetto- disse per poi far battere le mani a tutti 

***

-giornata interessante?- chiese Josh mentre mi aiutava ad apparecchiare 

-sisi- dissi sorridendoli 

stasera venivano a cena i Miller e la fidanzata di Josh. avevo detto che li dovevo dire una cosa e ne ho parlato anche con Dylan. voglio dire che mi sono messa con lui... questa cosa di nasconderci non mi piace più e oggi le parole del prof mi hanno fatto riflettere 

flashback
-Williams- chiese il prof prima che uscissi dall'aula 
-si prof?- chiesi una volta che eravamo rimasti solo io e lui
-vorrei chiederle.. ma quella stella buia che ha incontrato le ha dato speranza?- chiese sedendosi sulla cattedra 
-s-si.. cioè... io ho aiutato molto quella "stella" e sono felice che abbia trovato la sua luce... ora per me illumina qualcosa di davvero speciale- dissi imbarazzata 
-e lei? cioè la sua stella? ha trovato quella luce?- mi chiese 
-è una luce diversa... piena di conflitti, ma stando con la propria stella riesce a illuminarsi sempre. solo quando si nascondono però...- dissi
-sa Williams la sua stella deve imparare anche a illuminarsi con gli altri. se lei ha trovato la propria stella perchè nascondersi? le altre stelle saranno sempre invidiose della luce e calore che trasmettono loro due insieme.. se non li va a genio va bene! ma se state bene entrambi perchè continuare a nascondersi? illuminate il cielo invece di renderlo invisibile
-grazie professore- li sorrisi rendendomi conto della campanella e andando verso la porta -ne terrò conto- aggiunsi 
-prego Williams, ah ecco- disse dandomi una brochure -non so se le interessa ma c'è un programma estivo di letteratura prima del college... da quello che ho visto lei è molto brava e io dirigo questo corso estivo. non so cosa vorrebbe fare al college ma se vuole.. sono qui- mi disse prima che me ne andassi
fine flashback 

-ehi Tory- disse Josh schioccando le dita davanti a me 

-ehm si(?)- chiesi ritornando alla realtà

-ti ho detto che hanno suonato e leva lo zaino i ìn mezzo all'entrata- disse spostandolo 

-sisi vado ad aprire- 

aprì la porta e salutai tutta la famiglia Miller al completo e Lucia che arrivò cinque minuti dopo.

ci sedemmo tutti a tavola. Vari chiacchere, cibi ed io che avevo il panico. 

decisi di alzarmi da tavola.. era il momento giusto 

-devo dirvi una cosa- dissi ricevendo lo sguardo da tutti...

Anche le stelle più buie possono brillare// Dylan O'brienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora