capitolo 51: stelle

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un mese dopo... 

d quando sono uscita dall'ospedale va tutto bene! è fine maggio tra un paio di settimane si terrà il ballo studentesco della scuola e sto da due ore in salotto con Josh per insegnarli qualche passo. Con li studi vado molto bene, la madre di Josh si è ripresa e va alla grande, io seguo le cure con regolarità e fra tre settimane mi operano. Finalmente avrò dei polmoni nuovi, i capelli mi cresceranno è tornerò a scuola. non vedo l'ora! 

-Josh è un due tre, un due tre così!-  dissi per l'ennesima volta 

-non bisogna andare dietro?-  chiese confuso 

-nooo è avanti dietro, giro un due tre!-  ripetei per la millesima volta 

-basta sono stufo!-  disse staccandosi da me e buttandosi sul divano 

-ancora non impara niente?-  disse Carmen mentre spunta dalla cucina con un paio di biscotti 

-tuo figlio è testardo peggio di un acciuga-  dissi ridendo e rise anche lei 

-sisi ridete ridete! la figura con Lucia la faccio io!-  disse facendo il musino 

-dai Lucia è una brava ragazza non credo i scarichi-  dissi innocente 

scoppiammo a ridere e poi sentì il campanello suonare. mi alzai dal divano, feci attenzione alla bombola e mi trovai sulla porta un James con un mazzo di rose 

-e qui Tori Williams?- chiese sbucando la testa dalle rose 

-ma che- dissi non avendo parole 

-signorina Tori lei è invitata a un ballo privato con il sottoscritto sotto le stelle- disse facendo il galante -siccome non puoi venire al ballo per troppo stress, andremo a guardare le stelle mentre facciamo pic nic- aggiunse con un sorriso 

io ero lì in mobile esterrefatta non ci credo. James è stato un grande amico in questi mesi, con Josh e Bella mi sono stati tanto vicini per tutto. Hanno visto tutto di me: quando vomitavo, quando piangevo la notte, quando cambiavo i tubicini... mi sono badata Tommy e lo trattato come un nipote sempre per rispetto a loro. Amo questa famiglia. 

-allora? acetti?- mi chiese James con il musino ancora sotto la porta 

-sì!- urlai prima di abbracciarlo 

mi strinse di più a se facendomi sentire a casa. ciò che non ci sono stata per tanto tempo. 

due settimane dopo... 

il grande giorno è arrivato! Josh si sta finendo di prepararsi prima di andare a prendere la sua dama ed io ho messo un tubino, anche se andremo un pic nic perchè non vestirsi eleganti? finisco di sistemarmi il trucco aggiungo degli orecchini pendenti. mi guardo allo specchio e mi vedo diversa: non ho capelli, ho un tubo che mi fa respirare, cicatrici piccole sul braccio... ma in tutto ciò faccio un sorriso alle specchio. Ho deciso di mettere una gonna corta- metà cosci- nera(immaginate sia una gonna), una camicetta scollata bianca e ho abbinato con vari accessori e delle scarpe con tacco. 

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prendo un respiro profondo e scendo le scale

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prendo un respiro profondo e scendo le scale. alla mia sinistra sento già un vociare segno che Carmen sta parlando con il figlio infatti eccolo lì. avevo uno smoking che li risaltava, i cpelli per una volta in ordine e Carmen finiva di sistemarli il fiore in tasca. 

poi si ferma e fa cenno al figlio che si ferma anch'esso e mi guarda stupito 

-allora? che dite?- chiesi impacciata -si nota la pelata?- aggiunsi "sdrammatizzando" 

-stai beneissimo amica mia!- urlò fiero -ma non è troppo scollato?- chiese poi 

-è falla divertire! a proposito cavaliere deve prelevare la sua dama- aggiunse Carmen vedendo l'orologio 

-giusto! prese le rose e salutò la madre -non fare casini- disse mentre mi salutava con un abbraccio e uscì di casa. 

subito dopo suonarono al campanello e andai ad aprire. Era James. 

aveva dei jeans eleganti blu, una camicia bianca leggermente sbottonata e la giacca di uno smoking 

-wow- li uscì mentre mi guardò 

li sorrisi e mi salutò con un bacio sulla guancia 

-wow anche a te- li sussurai 

-portamela sana e salva e divertitevi!- disse Carmen da sotto la porta mentre James mi aprì la portella dell'auto 

Ci mettemmo in macchina e partimmo. 

Per tutto il viaggi risuonava nella macchina la musica anni '80 di quella radio, la colonia di James e le stelle sopra di noi che ci guardano fiere. uscì la mano dal finestrino accarezzando la melodia di quella serata 

***

-noo davvero!? e non ti ha scoperto?- 

-se mi avesse scoperto non sarei qui!- rispose James ridendo 

eravamo in spiaggia dove si vedeva San Francisco. Parlavamo un po' dei guai e le cazzate che avevamo fatto in passato mentre mangiavamo della pizza e le fragole al cioccolato. purtroppo non potevo bere così James ha portato solo dei cocktail analcolici a base di frutta 

-allora andrò a dirlo io a Bella- dissi ridendo mentre sorseggiavo il mio drink 

-nooo o mi leverà il mio compito da zio se saprà quello che li ho fatto da bambina- disse ridendo 

passato un po' di tempo a ridere ci fermammo e guardavamo il cielo che stasera ci presentava delle stelle magnifiche. poi mi sentì osservata e mi girai e incrociai li occhi di James che mi scrutavano. 

successe così in fretta... mi ritrovai le sue labbra sulle miei e una mano che accarezzava la mia guancia. 

ma io non volevo... mi staccai 

-scusa... io... non volevo- disse lui impacciato 

-ehi tranquillo... solo che... è difficile- cercai di dirli 

-si... Tranquilla- disse grattandosi la nuca nervoso -vuoi tornare a casa?- aggiunse guardandomi 

accennai un sì con la testa e li sorrisi 

il viaggio di ritorno fù molto silenzioso. non so cos'era successo tra me e lui... ma anche se io li piacevo c'era ancora una fottutissima persona nella mia testa. 

Anche le stelle più buie possono brillare// Dylan O'brienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora