capitolo 56: operazione

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il grande giorno è arrivato. Sono in macchina con Josh che mi tiene la mano tutto il tempo è venuta anche Lucia che mi fissa con un enorme sorriso dallo specchietto per rassicurarmi. Arriviamo davanti l'enorme edificio e  scendo dalla macchina mentre prendo il mio borsone. Arriviamo e una dottoressa mi fissa 

-signorina Williams?- chiese sfogliando dei documenti 

-ssi sono io- dissi facendo un sorriso 

-bene il dott. Bennett ti aspetta nella camera 104 e poi da lì ti cambi e vai in sala operatoria- disse rivolgendomi un sorriso 

annuì e salimmo in ascensore. I  piani man mano che salivano più la mia agitazione era alle stelle. avevo una paura e la bocca diventava più asciutta. non avevo nè mangiato nè bevuto niente... prima di un' operazione non si fa. Prima di arrivare nella mia stanza scorsi delle figure in sala d'aspetto... erano  Bella, James, March e Tommy. Arrivai davanti a loro e Bella si fiondò sulle mie braccia 

-ti voglio bene e cerca di riprenderti presto amica mia- disse per poi singhiozzare sulla mia spalle 

annuì e li accarezzai i capelli

salutai March e il piccolo Tommy che mi rivolse un bellissimo sorriso. poi arrivò i momento di James. Con la testa bassa e le mani nella tasca dei jeans non sapeva che dire o fare, finché la sorella non lo spinse e lui la guardò male. risi a quella scena e mi fiondai sulle sue braccia. all'inizio fù duro e freddo.. poi si sciolse anche lui.

-prenditi cura di Bella e non farla stare male promettilo- dissi sussurrandoli mentre li lasciavo un bacio sulla guancia 

-mi dispiace interrompere questo momento ma dovremo andare, chi accompagna la ragazza?- disse il dott. Bennett

un uomo di cinquant'anni, barba bianca, occhiali sul suo viso a patata e un sorriso dolce. sembrava come un nonno 

-io sono di famiglia- rispose Josh 

lasciò un bacio a Lucia che poi io salutai con un abbraccio. Senza guardarmi indietro, lascio la sala d'attesa andando verso la mia stanza.

mi cambiai, indossai solo il camice. mi fecero sedere su una barella, misero aghi e fili sulle miei braccia e mi trasportarono in sala operatoria 

-josh- dissi tenendo le mani del mio migliore amico chiamandolo 

-dimmi piccola- disse trattenendo le lacrime 

-se non dovessi farcela- dissi e lo vidi aprire parole ma lo fermai -se non dovessi farcela... vai dai miei genitori e dilli che li ho voluti bene anche se erano degli stronzi, vai da Bella e dlli di sorridere sempre, vai da James e dilli di stare sempre con Bella e il piccolo Tommy riempirlo d'amore, vai da Carmen e di che lo amata ed è stata una grande mamma, poi vai da lui- dissi con le lacrime che non smettevano di scendere -dilli che è stato uno stronzo, un pezzo di merda ma anche se mi ha fatto del male.. dilli che li vorrò sempre bene- dissi intrecciando le nostri mani e ormai anche lui era pieno di lacrime -Josh sei stato un amico fondamentale nella mia vita, un pezzo del mio puzzle che porterò sempre con me. Io ti vorrò sempre bene Josh Davis. sempre. ma promettimi di non piangere e restare accanto a tua madre, Lucia e i ragazzi... ti voglio bene- dissi infine 

prima che lui potesse dire altro un infermiera si intromise tra di noi 

-dobbiamo portarti via- disse 

le nostri mani si staccarono e sentì sussurrare un "ti voglio bene" prima che le porte si chiusero e i miei occhi ormai inondate di lacrime vedevano solo il tetto dell'ospedale.  Vorrò sempre bene a tutti... li amerò per sempre alla follia. E' vero non devo essere pessimista in queste situazioni perchè ha una grande maestra di vita dentro di me. mia nonna mi disse prima di morire "non piange piccola. se piangi ti dimostri debole ed è come un addio. ma se il mio cuore si spegne non vuol dire che la mia anime non ti starà sempre vicino. non vedere il lato negativo delle cose piccola mia pensa sempre alla perfetta persona che sei"

10 ore dopo...

JOSH
è da questa mattina che siamo qui. ci hanno detto che potevamo tornare a casa ma nessuno di noi vuole lasciarla. Quando sono tornato ho raccontato tutto quello che mi aveva detto e non perchè non credo che non c'è la faccia.. ma perchè volevo che li stessero vicino e capissero che lei ci tiene. anche se lo sanno già. Ho accompagnato Lucia a casa e al "gruppo" si è aggiunta mia madre che ci aveva portato il pranzo. Non avevamo tutti molta fame... eravamo tutti in sovrappensiero. Non so nemmeno perchè lei poi voglia che io dica a Dylan quelle cose. La trattata male è la lasciata quando ha scoperto solo di essere malata. Io non so veramente che li prenda ma non posso dire niente se era il suo ultimo desiderio. e spero che sarà lei a dirlo e non io. 

-mi sono rotto il cazzo! quanto ci mettono!- disse James prendendo a calci la sedia 

-calmati James- lo rimproverò la sorella -siamo tutti agitati come te e stai calmo- continuò mentre aveva in braccio Tommy che dormiva 

nemmeno lui se ne voleva andare. abbiamo provato ma credo che finchè non vede Tory uscire da lì non vuole andarsene nemmeno lui.

-arrabbiarsi non serve a niente- risposi guardando le mie mani intrecciate 

-be' forse- cercò di dire ma le porte vennero spalancate dal dottore 

ci alzammo tutti preoccupati e lui si asciugò il sudore e ci guardò impassibile

-è stato un duro intervento. i polmoni erano troppo deboli e stavano cedendo procurando a Tory delle perdite di sangue molto grosse. La stavamo per perdere.. ma appena i polmoni furono messi dentro di lei ha iniziato a respirare piano piano. e per fortuna direi. Li abbiamo anche levato un pezzo di tessuto prima che contaminasse anche il fegato. L'intervento è riuscito ma...- disse sospirando 

-la prego- disse Bella implorandolo 

-ci vorrà molto più tempo che si svegli. E' entrata in una specie di coma e il corpo deve adattarsi, specialmente deve riprendere dopo la leggera perdita- disse infine 

lo ringraziammo tutti e se ne andò 

inutile dirvi che scoppiammo tutti in un pianto. Non sapevamo veramente come prendere questa cosa... mancava Tory, mancava veramente a tutti.... 


||Spazio autrice||
salve bella gente! si  vero non uso questo spazio perchè non so mai che scrivere. Spero che la storia vi stia piacendo e credetemi se vi dico che mentre scrivevo piangevo anch'io. un bacio e grazie di leggere la mia storia <33

Anche le stelle più buie possono brillare// Dylan O'brienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora