Steve pov
Eris mi osservò con sguardo stizzito. Era arrabbiata e potevo capirlo dal suo movimento incessante delle iridi grigie che si spostavano da una parte all'altra. Sharon era stato un errore, una mia debolezza del passato; l'avevo baciata solo per il suo legame con Peggy Carter. Avrei dovuto pensarci, avrei dovuto rifletterci eppure il passato ha avuto nuovamente la meglio su di me.-Mi dispiace Eris, ho sbagliato ma credi nel mio pentimento-
-Pentimento! Voi uomini siete tutti uguali!- disse lei alzando il tono della voce.
-Davvero credi che io l'abbia fatto di proposito?- lei non rispose, mi osservò un'ultima volta e dopo aver salutato tutti con un cenno della mano, uscì dalla casa seguita da Aron che ci osservò con sguardo dispiaciuto. Corsi verso la porta ma lei era già sparita e dinanzi a me trovai adagiato perfettamente al suolo, un ciondolo simile a quello che donò a me, dietro però quest'ultimo recava un'incisione:
"Un amore tra anime perse". Quella frase scaturì in me un riflessione ed un senso di amarezza salì in gola, poiché ebbe lasciato la sua parte a me per decretare la fine della sua fiducia. I due mi osservavano comprensivi e Natasha poso' la sua mano sulla mia spalla come segno di conforto, anche se nulla avrebbe potuto zittire il dolore che all'interno mi mangiava il cuore. Volevo correre da lei ed urlarle tutto il mio amore ma, restavo fermo, ad osservare la stanza oramai vuota e senza di lei.Eris pov
-Aron, ti chiedo di lasciarmi da sola per un po'- lo supplicai io mente il ragazzo sistemò la corona sulla mia testa e mi sorrise dolce.
-Certamente. Sono qui fuori se hai bisogno- detto ciò, uscì dallo studio e nel momento in cui la porta in legno si chiuse, mi lasciai cadere sulla morbida poltrona e calde lacrime uscirono fuori senza un freno, né tantomeno avevo intenzione di fermarle.Dopo ben due ore, uscì dallo studio pronta a dirigermi nelle stanze e rendermi presentabile per la noiosa cena con i nobili ed i loro figli che vorrebbero rifilare per farmi accasare... che gentaglia.
-Sei pronta Eris?-
-Non vedevo l'ora Aron- sbuffai io ricevendo una risata da parte di James
-Tranquillo ragazzo, ti abituerai alla continua noia di nostra Maestà a queste cene-
-Smettila James- lo ammonì io mentre varcammo il grande portone in legno. Tutti si inchinarono mentre James si avvicinò ad alcuni capitani ed io insieme ad Aron mi accostai ad un paio di nobili.-Maestà io insieme a mio figlio Daniel, vorremmo porti i nostri più sentiti ringraziamenti per aver rimesso in piedi il nostro regno, tanto a noi caro- esordì Egil Clermont facendo un gesto teatrale con la mano indicando suo figlio Daniel che si congratulò con un baciamano provocandomi uno strano brivido. Il giovane nobile era un ragazzo alto, dai capelli scuri, gli occhi nocciola ed un viso dai lineamenti morbidi.
-Molto lieto di conoscerla Altezza, la sua bellezza è disarmante- sorrisi grata.
-Il piacere è mio signor. Clermont, siete troppo gentile- iniziammo una conversazione davvero interessante mentre Aron, nel silenzio più tombale, lo osservava dalla testa ai piedi con i suoi occhi profondi.Dopo molti saluti e tanti sorrisi di cortesia da far bloccare le mie povere mascelle, mi diressi all'esterno sulla grande terrazza e respirai a pieni polmoni l'aria fresca della sera che mi rinvigorì. Mentre ero immersa nei miei pensieri più profondi, qualcuno si avvicinò a me ed io mi voltai di scatto trovandomi dinanzi il primogenito di Clermont che mi sorrise con sguardo mite.
-È un giardino incantevole Altezza-
-Molto; sono accorta nel curarlo-
-Si nota, avete scelto i migliori giardinieri e possiamo aver vanto tutti noi di questo stupendo giardino-
-Ne sono contenta; quanti anni avete signor. Clermont?-
-Ventuno Altezza.... E, ve ne prego, chiamatemi soltanto Daniel- sorrise lui.
-Daniel, nome singolare qui su Hrongl-
-Abbastanza e ne vado fiero-
-Assolutamente, le nostre diversità, sono i nostri punti di forza- sorrisi con sguardo mite mentre i suoi occhi scuri mi osservavano insistenti. Continuammo a chiacchierare per un po' e dovetti ammettere a me stessa che Daniel Clermont fosse un ragazzo interessante molto più degli altri.
-E meglio che vi lasci andare, sarete stanca...spero di rivedervi per una passeggiata in città- propose Daniel.
-Certamente- risposi io mentre riflettevo sugli impegni - Domattina non avrei nulla di rivelante da svolgere-
-Bene, allora l'indomani vi attenderò nello stupendo salone-
-Serena notte Daniel-
-Ricambio l'augurio Altezza- rispose lui ricevendo un mio sguardo di ammonizione - volevo dire Eris- detto ciò ci lasciammo e mi diressi dentro pronta a sopportare tutti i saluti ed i ringraziamenti.Mi lasciai cadere sul comodo divano dell'anticamera mentre Aron sorrideva.
-È stato divertentissimo!- esordì lui ricevendo un mio sguardo interrogativo.
-Se ti sei divertito a quella noiosa cena, allora non conosci cosa sia il vero divertimento mio caro Aron- lo canzonai io ricevendo un suo sguardo malizioso.
Io gli regalai un'occhiataccia -Perché fai quello sguardo?-
-Ho notato che tu e Clermont eravate affiatati...-
-È un ragazzo a modo ed interessante, nulla da dire ma... Aron, seriamente, non ho nessuna intenzione di dar via a qualcosa di serio-
-Va bene..., ora ti lascio riposare, serena notte- mi sorrise schioccandomi un bacio sulla fronte.
-Altrettanto Aron- lo vidi uscire dall'anticamera mentre mi diressi nella stanza con gli occhi ormai chiusi.SPAZIO AUTRICE
Scusate se il capitolo è breve ma spero vi piaccia!
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La dea maledetta //anime perse//
Action"O Caos, tu mio maledetto, Hai seminato discordia e disastri sulla terra. Tu, O caos, hai mandato la tua erede a prender vendetta, con spada tratta taglia via la testa dei nemici. O dea maledetta, sei un'anima persa cerchi la pace invece sei obbliga...