Cap.18

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Eris pov
Quella mattina fu una delle più traumatiche. La testa mi pulsava e la stanchezza si faceva sentire. Decisi di modificare i miei piani e restare a letto. Dovetti però parlare con James per avvisare Isak della mia indisposizione per quel giorno. Richiusi la porta a chiave cacciando James a calci nel sedere con tanto di "muoviti e vai a lavorare".

Rovistai nello zaino e, nel disordine estremo, riuscì a trovare un libro che mi fece sorridere: "Manuale magia temporale " sorrisi al ricordo del giorno in cui lo sottrassi all'enorme biblioteca di Asgard.

Flashback
Era dinanzi all'enorme parete di legno. In confronto ad essa, lei era molto più piccola. Prese una scala e salì spedita verso la categoria dei libri vietati. Ovviamente lei non rispettava i divieti ma quelli erano dettagli. Adagiò la mano sulle vecchie copertine e fece scorrere il dito finché non trovò ciò che stava cercando. Lo prese velocemente e saltò giù dalla scala pronta a correre verso camera sua. Mentre a passo spedito attraversava gli immensi corridoi con il manuale nascosto nello zaino, si scontrò con qualcuno che, constatò tristemente, era suo fratello Thor che le sorrise.
-Sorellina scusami non ti avevo visto! Stai bene?- le chiese lui allarmato
-Si Thor tranquillo, ora scusami ma sono di fretta, devo correre ad allenarmi- detto ciò salutò il fratello, stranito dal suo comportamento anomalo, e sparì dietro ad una colonna appoggiandosi ad essa e tirando un sospiro di sollievo.
Fine Flashback

Sorrisi aprendo la prima pagina e trovandola bruciacchiata ed un altro ricordo si fece vivido.

Flashback
Finalmente erano giorni che leggeva quel libro, i viaggi nel tempo erano un argomento scottante e nella casa del dio della guerra non se ne parlava. Fin da bambina le era stato severamente vietato indagare e persino sua madre che era sempre permissiva con lei, le aveva vietato di prendere quel manuale. Ma lei oramai era una ragazza adulta e poteva prendersi le sue responsabilità e leggere quel maledetto libro. Quella mattina si sedette alla sua scrivania pronta a riprendere la lettura del manuale quando qualcuno bussò alla porta. Nascose "l'arma del delitto" sotto il ripiano del tavolo e si diresse velocemente alla porta; aprendola si trovò dinanzi suo fratello Loki che le sorrise.
-Ciao sorellina, dormito bene?- chiese lui entrando nella stanza mentre la giovane dea si torturava le dita.
-Ciao a te fratello, dormito benissimo, credevo che fossi indaffarato- azzardò lei cercando di distogliere l'attenzione del dio dell'inganno dalla scrivania.
-Infatti sto lavorando, è sparito un libro estremamente delicato e nostro padre mi ha delegato per ritrovarlo. Tu per caso hai notato qualcosa?- riprese lui spostando lo sguardo nella stanza.
-Io, assolutamente no, non so di cosa stai parlando-
-Non puoi mentire al dio dell'inganno Eris- la ammonì il fratello estraendo il libro dal suo nascondiglio. La dea glielo strappò dalle mano e la prima pagina si incenerì a causa della candela accesa lí vicino a cui la giovane non era stata attenta.
-Non ti avevamo forse severamente vietato questo libro?!- alzò la voce il dio mentre la sorella lo scrutava con sguardo di sfida.
-Dannazione Loki, non sono così sprovveduta da fare viaggi nel tempo!-
-Non avresti dovuto sottrarlo lo stesso!-
-Ti prego fratello non dirlo a nostro padre- Loki la osservò per un po' ed il suo sguardo si addolcì.
-Non dirò nulla ma tu dovrai rimettere al suo posto questo manuale- sorrise il dio dell'inganno - e se vorrai leggerlo potrai farlo- concluse lui il discorso scompigliando i capelli scuri della sorella ricevendo una sua occhiataccia infastidita.
Fine Flashback

Sorrisi a quei molti ricordi che si susseguirono uno dietro l'altro, come un treno che sfrecciava sui binari. Loki non era mio fratello di sangue ma eravamo legati da un rapporto di affetto e protezione. Continuai a sfogliare il manuale, non seppi perché lo presi, forse per passare il tempo e mandar via quel tremendo mal di testa o semplicemente perché avevo bisogno di sentire odore di casa, Asgard, o forse perché avrei voluto invertire il tempo e ritornare dai miei Avenger. Qualcuno bussò e senza pensare aprì. Dinanzi a me si palesò una guardia con il respiro affannoso e un viso stravolto.
-ma che diavolo..-
- Signore... abbiamo bisogno di te, il dio del tuono è qui...- non finì la frase che mi guardò stupito, io gli sorrisi.
-Stupito vero? Acqua in bocca...-
-Aron altezza, chiamatemi Aron e stia tranquilla, il suo segreto è in buone mani, vi stavo aspettando da tanto- ci scambiammo un sorriso.
-Bene Aron, ora è meglio se andiamo, evitiamo una strage- detto questo presi le sembianze di Einar e insieme ci dirigemmo nella sala del trono.

Aron spalancò il grande portone e dinanzi a me notai una scena estremamente divertente; Thor adirato puntava il suo martello verso il tiranno che lo osservava impaurito.
-Ciao Thor- esordì io, mentre gli occhi furenti del dio del tuono si piantarono su di me.
-Einar, sei anche tu qui? Bene! Voglio sapere dov'è mia sorella!-
-Perché non ti dai una calmata e andiamo fuori e parliamo da persone civili?- dissi io tranquillamente e sbattendo ripetutamente le palpebre cercando di far comprendere qualcosa a Thor che, come pensavo, non aveva capito assolutamente nulla.
-Va bene Einar, ma giuro che se fai qualche tuo giochetto ti sfracello il cranio!-
-Si...si ragazzino, farai tutto ciò che vuoi, ma prima parliamone- detto ciò, ci dirigemmo fuori.

Appena fummo lontani, tirai mio fratello in un vicolo cieco pieno di fiori e ripresi la mia vera forma sotto il suo sguardo stupito.
-Sorellina....ma che...-
-È uno stratagemma Thor, sono sotto copertura, James mi ha dato quest'idea-
-Credevo ti fosse successo qualcosa! Sono tornato su Midgard ma non eri lì e per fortuna azzarderei...-
-Cosa intendi con "Per fortuna"?-
-Ecco, vedi Eris....dopo che sei tornata qui, su Midgard è scoppiata una guerra civile e gli Avenger sono gli uni contro gli altri-
-Per via di quei dannati patti di Sokovia? Sapevo dei diversi punti di vista ma non credevo si potesse arrivare fino a questo punto-
-Ho avuto la tua stessa reazione. Steve è un ricercato... è scappato via assieme a Bucky Barnes-
-....Il famoso soldato d'inverno, nonché suo migliore amico...ha fatto la scelta giusta, ne sono sicura-
-Gli manchi molto Eris-
-Lo so, anche a me manca.....molto, ma il destino è pur sempre il destino-
-Hai ragione.... Io ora devo andare Eris, sicura tu riesca a cavartela o vuoi che ti serva la sua testa su un piatto d'argento?-
-Frena l'impulsività Thor, non posso stravolgere la vita di tutti...molti nobili gli sono favorevoli, devo avanzare con i piedi di piombo. Sta tranquillo, me la caverò- ci sorridemmo, mi strinse in un abbraccio e uscimmo dal nascondiglio e dovetti rimettere la maschera che oramai si era adatta benissimo.

-Allora siamo d'accordo Thor- conclusi io il discorso rientrando nella sala del trono sotto lo sguardo rispettoso di tutti.
-Assolutamente, mi scuso per i miei modi- si rivolse il dio del tuono ad Isak che gli mostrò un mezzo sorriso spaventato. Salutò tutti, mi rifilò un'occhiata da "non sono d'accordo sulla tua scelta ma devo accettarla" roteò il martello che lo trasportò via.

La dea maledetta //anime perse//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora