Cap. 22

414 12 2
                                    

Eris pov
Quella mattina aprì gli occhi di scatto nel preciso istante in cui Ester aprì le tende.
-Buongiorno!- esordì io ricevendo un dolce sguardo.
-Altezza, siete già sveglia?-
-Si Ester, oggi ho molte cose da fare-
-Bene... forza allora- dettò ciò mi alzai e dopo la mia solita routine, indossai un vestito scuro, tacchi a spillo, i capelli intrecciati con dei gioielli e come tocco finale la mia corona.
-Altezza-
-Si Ester cara?-
-Buona giornata- ricambiai il sorriso ed uscì dalla stanza dirigendomi a far colazione.

Entrai nella sala e trovai già Aron e James intenti a chiacchierare tra loro attorno ad una tavola ben imbandita. Mi avvicinai e accomodandomi li salutai.
-Buongiorno ragazzi miei-
-Buongiorno Eris- risposero i due in coro.
-Cosa c'è da far stamane James?-
-Nulla di importante...ma c'è il giovane Clermont che ti attende nel salone-
-Si, giusto... allora ti saluto- conclusi io il discorso alzandomi di corsa mentre lo sguardo di James mi scrutava ed Aron, invece, mi seguì sorridendo maliziosamente mentre io alzai gli occhi al cielo.

Appena varcammo il salone, Aron si nascose nell'ombra, una cosa che faceva sempre quando non voleva disturbarmi, poteva sembrare inquietante ma, in realtà, era estremamente normale per me.
-Buongiorno Daniel- esordì io avvicinandomi al giovane che ricambiò il saluto simulando un piccolo inchino.
-Buongiorno a voi Eris, spero abbiate passato una notte tranquilla-
-Abbastanza, e spero che lo stesso sia per voi-
-Assolutamente; la villa in campagna di mio padre è estremamente tranquilla- io sorrisi mentre dinanzi ai miei occhi si formò l'immagine della grande struttura.
-Si, la ricordo benissimo, sono stata ospitata diverse volte assieme a mio fratello-
-E non ho mai notato una donna così bella?- continuò lui mentre le mie guance si coloravano di rosso -Forse in quel periodo ero nell'esercito-
-Siete stato nell'esercito?- chiesi stupita.
-Si, per quasi tre anni- concluse lui il discorso sorridendomi, poi riprese -Andiamo?- mi chiese ponendomi il braccio che io accettai di buon grado e ci dirigemmo fuori dalle mura del castello mentre, dietro di me senti Aron seguirci e sorrisi mentalmente.

Camminavamo oramai da un ora, tra scherzi, sorrisi , saluti e tante cose di cui chiacchierare. Daniel era davvero divertente e, passare del tempo con lui, alleviò il dolore che Rogers aveva lasciato nel mio cuore oramai frantumato per l'ennesima volta. Stavamo osservando una ragazza giovane tirare con l'arco e sorrisi ripensando a quante volte io ed il dio dell'inganno ci sfidavamo.
-Altezza, un onore avervi qui! Scusate, ero concentrata ad allenarmi e non mi sono minimamente accorta della vostra presenza- esordì la ragazza avvicinandosi a noi salutando con un inchino prima me -  signor. Clermont, un piacere rivederla- continuò lei spostando lo sguardo su Daniel che le rivolse un sorriso di cortesia.
-Siete davvero portata a tirare con l'arco- commentai io.
-Mi lusingate Altezza. Mio padre, fin da bambina, mi ha indirizzato verso quest'arte- mentalmente sorrisi ricordando Barton e le sue frecce.
-Voi sapete tirare con l'arco?- chiese improvvisamente Daniel risvegliandomi dai miei pensieri.
-Si; da ragazzina ero sempre pronta a sfidare mio fratello-
- Che ne pensate di provare?-
- Vi presto il mio arco Altezza!- si propose la giovane porgendomi l'arco di un metallo raffinato ed una freccia dalla punta sottile ma affilata. Io lo afferrai sorridendo e mi diressi di fronte al bersaglio; molti cittadini si erano radunati per osservare cosa stesse succedendo. Tesi l'arco ed un ricordo si ripresentò dinanzi ai miei occhi.

Flashback
-Dai Loki, usa più forza e calma!- esordì la giovane dea rivolta al fratello che la guardò annoiato.
-Tanto lo sappiamo entrambi che sei tu quella più portata per quest'arte-
-Non è vero! - rispose lei ridacchiando mentre il fratello abbandonò l'arco per avvicinarsi a lei mimando il gesto di afferrarla.
-Scappa perché ti prendo!- urlò lui con tono divertito mentre la dea cominciò a correre ridendo a voce alta seguita dal dio dell'inganno
Fine Flashback

Scoccai la freccia che centrò il bersaglio senza sbagliare di un millimetro. Fui fiera di me e, degli applausi riecheggiarono mentre la giovane ragazza si avvicinò a me per congratularsi.
-Sublime Maestà!- sorrisi porgendogli l'arco.
-Troppo gentile-
-No, dico davvero... non ho mai visto così tanta precisione e stabilità-
-Ti ringrazio di cuore e mi auguro, un giorno, di vederti nell'esercito come capo degli arcieri-
-Davvero? Sarebbe un sogno- rispose lei con lo sguardo colmo di sogni.
-Continua ad impegnarti ed andrai lontano- detto ciò ci salutammo ed, insieme al nobile, mi allontanai.

-Siete davvero brava Eris-
-Non ho fatto nulla di eclatante Daniel- cercai di non mostrare il mio imbarazzo.
-Cosa dite! Avete teso l'arco con una sicurezza impressionante e quella freccia era imbevuta di leggiadria- continuò lui.
- Nulla di che !- esclamai io sorridendo. Continuammo a chiacchierare per molto ancora finché, l'ora di pranzo  arrivò e Daniel mi riaccompagnò al castello.
-Sono stato davvero bene oggi con voi Eris-
-Per me vale lo stesso Daniel- sorrisi
- Buon  pomeriggio a voi Eris- concluse lui il discorso puntando le sue iridi nelle mie.
-Altrettanto caro Daniel- lo salutai io di rimando e lo vidi sorridere prima di uscire dal salone.

Aron apparve improvvisamente facendomi sorridere.
-Sempre il solito mio Aron!- lui ridacchio divertito.
-Devo osservarti sempre Eris-  io alzai gli occhi al cielo.
-Quel Clermont sembra simpatico-
-Aron, non ricominciare-
- Non sto ricominciando,  sto solo constatando- spiegò lui - E poi, sicuramente meglio di quel Midgardiano... Vorrei torturarlo-
Io sorrisi al suo modo di proteggermi.
-Lascia perdere Aron, meno ci penso e più ne giovo- lui sorrise e varcammo la grande sala da pranzo dove prendemmo posto e cominciammo a conversare con James che, con sguardo curioso, seguiva tutti i nostri discorsi mentre addentava il suo pranzo.
-Alla fine non è poi così male- sentenziò James.
-Ho espresso lo stesso anch'io-
-Lo so ragazzi, ma non mi sento pronta in questo momento, per me molto difficile- James accennò ad un si  con la testa ed un  sorriso di comprensione gli comparse in volto.
-Per ora goditi la pace per un po' e non pensare ai due baldi giovani... sono sicuro che ne verrai a capo-
- Lo spero davvero James- conclusi il discorso pensierosa.

La dea maledetta //anime perse//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora