Cap. 30

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Eris pov
Camminavamo nei lunghi corridoi, i miei tacchi battevano sul pavimento e Thor brontolava.
-Potevi evitare quelle bestie!
-Santo Odino Thor, smettila di lamentarti e cammina- lo ammonì io.
-Perché voi super fratellini non vi calmate e cerchiamo quella gemma prima che il robot si arrabbi poi con noi?- sbraitò Rocket. Camminammo ancora per un po' quando sentì dei passi sospetto.
-Shh!- li zittì io trascinando i due dietro una colonna. Vedemmo passare la me di quell'anno che camminava velocemente verso la sala del trono.
-Dove stavi andando così di fretta?- chiese Rocket.
-Alla riunione; a breve sarebbe scoppiata la guerra contro gli elfi neri- spiegai io velocemente - Forza muoviamoci!-

Aprimmo la porta dove si trovava Jane e ci imbattemmo in nostra madre che appena si accorse di noi, ci guardò stupita poi sorrise.
-Ragazzi miei, sapevo sareste venuti- si alzò dalla sedia e accarezzò la mia guancia.
-Siete cresciuti benissimo-
-Voi lo sapevate madre?- chiese Thor.
-Si tesoro-
-C'è la faremo madre?- chiese nuovamente mio fratello mentre appoggiò la fronte alla sua.
-Si figlio mio, c'è la farete- sorrise, poi ci porse la gemma della realtà.
-Riportatela il più presto possibile- parlò lei severa.
-Va bene madre, grazie- le sorrisi io abbracciandola. Mi accarezzò i capelli come faceva sempre e la tristezza sembrò attenuarsi.
-È il momento che voi andiate, sapete bene cosa succederà a breve- sorrise tranquilla mentre calde lacrime solcavano il mio volto.
-Vi vogliamo bene madre- sorrise Thor poi afferrò il mio braccio, ignorando le mie proteste, e mi trascinò via mentre la figura di mia madre si faceva più lontana e le mie lacrime si moltiplicavano.

Ci fermammo oramai fuori dal castello di Asgard e Thor riuscì a recuperare anche Mjolnir.
-Eri proprio antipatico fratellino- commentai io mentre indicai il Thor di quel periodo.
-Molto divertente Eris- alzò gli occhi al cielo.
-Penso sia il momento di andare oppure mister America si arrabbierà- propose Rocket ed io annuì. Afferrai i polsi di entrambi e una nube nera ci avvolse per poi riportarci ai giorni nostri, il 2023. Arrivammo per primi, subito dopo seguiti dagli altri. Corsi da Steve che mi strinse in un abbraccio.
-Per fortuna sei vivo!-
-Super vivo!- rise lui.
-Non scherzare! Ho avvertito un bel po' di movimento da voi-
-C'è stato un piccolo problema che però abbiamo risolto ragazza- si intromise Tony mostrando il tesseract. Passai in rassegna tutti, e mi accorsi della mancanza di Natasha.
-Clint, dov'è Nat?-
-Oh...è morta Eris... si è sacrificata per la gemma dell'anima- sussurrò lui con voce rotta. Io rimasi pietrificata, Steve spalancò la bocca, Thor rimase in un silenzio tombale mentre Tony scuoteva la testa per scacciare via quella notizia. Il cuore cominciò a battere lentamente mentre osservai il vuoto. Natasha era morta, l'unica amica che avevo era morta ed io non avevo fatto niente per salvarla. Volevo urlare eppure trattenevo il mio dolore. Volevo piangere eppure restavo ferma, ad occhi chiusi. Di slancio abbracciai Clint. Anche nei suoi occhi lèssi il dolore per la perdita di quella che era più di un'amica per entrambi. Natasha era  la sorella che non avevamo mai avuto e il suo ricordo sarebbe restato vivo dentro di noi. Mi asciugai le poche lacrime e strinsi la mano di Clint.
-Natasha non vorrebbe questo, dobbiamo compiere la missione per cui lei è morta-
-Hai ragione Eris- sorrise Clint.

Bruce finì le ultime modifiche al guanto e cominciò ad inserivi le gemme dell'infinito. Osservavi Nebula di sottecchi. Da quando era tornata mi sembrava davvero strana. Improvvisamente sentimmo un rumore ed una grossa navicella arrivo dritta nel quartiere generale colpendoci. Osservai fuori e scorsi l'ordine nero e Thanos. Osservai tutti e vidi Nebula scappare di sottecchi mentre Bruce si toglieva il guanto che lo aveva messo in ginocchio. Mi tolsi di dosso alcune macerie aiutata da Steve.
- Dannazione! Quella era la Nebula del passato!- sbraitai -Thor, Tony, Steve andiamo noi sul campo- loro annuirono e afferrarono le armi -Clint e Scott , voi portate fuori il guanto e Bruce- detto ciò corsi tra le macerie seguita da mio fratello.

Thor, Steve e Tony erano nello spaziale già entrati in battaglia. Il primo a cadere fu Tony, sbalzato via dal riflesso dei suoi stessi raggi. Poi fu il turno di Steve ed infine toccò a Thor. Stufa, tagliai la testa ad un mostro che non mi dava tregua, presi la rincorsa e mi alzai in aria per poi atterrare al suolo con Enjel che, a contatto con la terra creò un terremoto. La rabbia crebbe dentro me ed i miei occhi divennero neri come la pece; sulle braccia apparvero strano marchi scuri e un sorriso maligno diede un tocco finale al mio volto da brivido. Mi voltai verso i tre che mi osservarono con faccia stupita poi mi avvicinai a Thanos e sorrisi.
-Guarda un po'!- risi -Ci rivediamo-
-Non ho la più pallida idea di quando ci siamo visti l'ultima volta prima di questa Eris- sorrise.
-A breve non avrai più idee- lui rise mentre alle mie spalle apparvero i portali e da lí uscirono tutti. Appena scorsi Aron sorrisi commossa ed i miei occhi ritornarono normali per poi riprendere nuovamente il colore della pece mentre Aron asciugava qualche lacrima.
-Mi dispiace per te Thanos-
-Non potrete farcela-
-Ah no?- scontrai Enjel nuovamente al suolo e delle scariche elettriche arrivarono ai miei soldati che cominciarono a emanare un'aura scura e potente.
-A noi due- sorrisi sinistra mettendomi in posizione, lui fece lo stesso e lo scontro partí.

Mi accorsi con felicità che Steve e Thor si passavano Mjolnir tra loro. Finalmente Steve ne era degno anche se, a mio parere, avrebbe dovuto alzarlo molto prima grazie al suo cuore puro. Oramai stavamo combattendo da un po' e Thanos non demordeva.
-Non sei stanco? L'età avanza mio caro- lo punzecchiai.
-Sto benissimo- disse lui. Decisi di allontanarmi di soppiatto e lasciare Wanda a combatterlo per un po'. Corsi da Steve e ci mettemmo spalla contro spalla.
-Come stai tesoro? Sai che ti rende irresistibile quel martello?- ridacchiai io.
-Molto divertente- alzò lui gli occhi al cielo -Anche i tuoi marchi sono da paura-
-Oh si, sono un regalo del Caos; spariranno appena finirò di usare tutti i poteri- spiegai io mentre infilzavo un mostro.

Aveva il guanto dannazione.
-Sono ineluttabile- esordì provando a schioccare le dita ma non successe nulla; questo mi avvantaggiò. Gli corsi incontro e con un salto lo spinsi al suolo e mi ritrovai sopra di lui con Enjel puntata alla gola.
-Non lo farai-
-Non sfidarmi Thanos, anche i miei occhi non hanno più un briciolo di anima per te-
- Riflettici Eris! Saremmo invincibili e ti darò tutto ciò che ti serve-
-Non ne ho più bisogno! Ho già tutto qui con me; sei solo un ricordo!- urlai io. Poi mi voltai verso la direzione dove lui stava osservando. Ecco Tony con il vero guanto dell'infinito. Sentivo che le forze lo stavano abbandonando.
-Io....so...no...Iron man- detto ciò schioccò le dita nel momento in cui tranciai la testa di Thanos.

Il miliardario era steso al suolo. Thanos e tutto ciò che aveva portato con se era sparito, mentre la popolazione era ritornata. Mi avvicinai a Tony seguita da Steve e Thor. Ci osservò tutti mentre Pepper lo stringeva a sé, lui mi fece cenno di avvicinarmi.
-Hai...vi...sto? Ti...ho...per...mes...so di tranciar...gli la...testa- io sorrisi amara mentre i miei occhi ritornarono del loro grigio naturale e i marchi sparirono.
-Grazie Tony- mi alzai, tolsi la corona e mi inginocchiai, seguita da Aron che mi aveva affiancato ed il mio esercito.
-Tony Stark, io ed il mio regno ti siamo grati per il tuo sacrificio. Che gli dei possano guidarti nell' aldilà migliore- lui sorrise. Poi vidi la luce nei suoi occhi spegnersi definitivamente e alcune lacrime caddero dai mie occhi. Steve si inginocchiò al mio fianco, seguito da Thor e tutti altri. Pepper mi affiancò e mi strinse in un abbraccio sussurrandomi così tanti ringraziamenti per tutte le volte in cui fui vicina a Tony per proteggerlo, che dovetti fermarla e sorriderle rassicurante.
Tutto era tornato come prima ma per noi non fu così. Avevamo perso due leggende.
La spia russa dal cuore d'oro.
Il miliardario più divertente e leale.
Entrambi avevano salvato il mondo ed entrambi erano morti da eroi lasciando incuoro che avrebbe segnato la storia.

La dea maledetta //anime perse//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora