Harry's pov
"Ma che razza di gioco è?" chiesi a Louis quando mi portò davanti ad uno stand rosso dove il titolo diceva "Kiss or Cake."
C'erano delle lattine ammaccate e una specie di fucile giocattolo, non capivo il titolo se era un semplice tiro al bersaglio e non capivo nemmeno perché tutti i premi erano dei semplici ciondoli rossi a forma di cuore.
"Ah non lo so, mi ispirava"
"Buonasera signori, lasciate che vi spieghi. A primo impatto una persona qualunque può pensare che sia un noioso tiro con il bersaglio, e invece è più di questo. Infatti, chi tira e riesce a far cadere la lattina, non vincerà uno di questi ciondoli che vedete appesi, bensì il bacio della persona accanto. In caso contrario, se nessun colpo riesce a far cadere la lattina, riceverete una torta alla panna in faccia, perciò si chiama 'Kiss or Cake.' Avete a disposizione 5 colpi a ciascuno, ma non è un gioco per semplici coppie, è aperto a tutti!"
Non sapevo se essere meravigliato o scettico.
"Wo Harry, io lo provo." Disse Louis dando venti dollari a quella ragazza mora.
"Lo sai che non ti bacerò, vero?"
"Mi dispiace caro, è il gioco che ha le sue regole"
"Scusate l'interruzione ma il ragazzo ha ragione!" disse la mora indicando Louis che sorrideva con una punta di malizia.
Sospirai e alla fine mi arresi. "Va bene, tanto non vincerai mai e ti scatterò un intero book fotografico quando la torta ti finirà in faccia" eravamo di nuovo in competizione.
"Senti bello, puoi essere bravo in molte cose, ma non in tutte. Ho una mira perfetta e da piccolo ho praticato tiro con l'arco, quindi fatti da parte." Rispose lui.
"Staremo a vedere" mi guardò leccandosi le labbra senza rispondere più alle mie provocazioni e iniziò.
"Uno...due...tre!...L'ho colpito! meno quattro Harry, meno quattro. Preparati a perdere." disse facendo l'occhiolino sperando di scoraggiarmi.
Mi resi conto che avrebbe vinto per forza lui visto che la mia mira faceva letteralmente pena.
Almeno speravo che dio mi facesse la grazia mentre aspettavo il mio turno.
"L'ho fatta cadere! Beh, ora tocca a te. Sono curioso di sapere cosa sai fare" quella era più di una semplice provocazione.
"Devo impugnarlo così?" lui rise.
"Non ridere! È una semplice domanda!"
"Sì, va impugnato così. Lo sai che il bersaglio è quello, giusto?"
"Sei super divertente giuro."
Dopo i primi quattro colpi mancati e Louis che aveva gli occhi lucidi per trattenere le risate, iniziai a concentrarmi di più. Non potevo sbagliare l'ultimo per nessuna motivazione al mondo.
Nell'esatto momento in cui il quinto colpo mancò la lattina, guardai Louis con la coda dell'occhio e mi accorsi che stava facendo un video.
"LOUIS- TU NO-AHHH" successe tutto in una frazione di secondo, e mi ritrovai la faccia ricoperta di torta.
Fu in quell'attimo che Louis scoppiò a ridere senza riuscire più a contenersi, quasi piangeva dalle risate.
"Louis, smettila di-"
"HAHAJAHAHJHAAHAHHAJHAAHHA"
Era inutile, avrebbe riso fino al giorno dopo.
Lo guardai girandomi completamente, e mi accorsi di quanto fosse bello quando rideva, aveva le labbra all'insù e la sua risata era così simpatica e contagiosa che mi lasciai sfuggire un sorriso. Lui dovette appoggiarsi allo stand per non piegarsi in due dalle risate.
"Oh dio, mi fanno male le costole e i fianchi" riuscì a dire con sforzo dopo il quarto minuto della sua interminabile risata.
"Se magari smettessi di rider-"
"AHJKAHAJAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA"
"Ok io ci rinuncio."
Faceva letteralmente così: rideva, poi si fermava, mi guardava, scoppiava a ridere di nuovo e continuava in questo ordine senza fermarsi.Rimasi lì a cercare di pulirmi con mezzo pacchetto di fazzoletti mentre aspettavo che smettesse, poi andai a comprare velocemente una cola che alla fine bevve anche lui.
"Okay okay, ci sono. Beh Harry, hai perso. Devi pagare, no?"
Il cuore iniziò a battere più velocemente.
"Non...non penso che- Insomma siamo in-" mi baciò senza lasciare che concludessi la frase.
Le sue labbra erano fredde e sapevano di cola, ma non per questo gli proibii di continuare a baciarmi, anzi.
C'era calma, tranquillità e allo stesso tempo passione in quel bacio che mi travolse inducendomi a lasciarmi andare.
La punta della mia lingua incontrò la sua e portò le mani sul mio viso avvicinandosi sempre di più. Era un bacio esigente.
Non ci prendemmo nemmeno un secondo per respirare perché era come se uno bastasse all'altro, ed era una sensazione strabiliante oltre che bellissima.
Ma era in momenti come quello, che dimenticavo cosa stesse facendo o cosa volesse davvero da me.
Quando ci staccammo non ebbi il coraggio di non guardarlo e incontrai i suoi occhi dove mi dichiarai perso in quelle iridi blu che con la neve di febbraio creavano un contrasto favoloso.
"Andiamo in Hotel?" chiese all'istante.
"Certo." Risposi senza pensare, anche se avevo già capito cosa intendesse quando mi portò davanti a quello stand, che sia stata la sua cosiddetta ispirazione o meno.
"Aspetta, prima di andare voglio togliermi una curiosità" mi avvicinai alla ragazza che ci aveva spiegato le regole del gioco, cercando di evitare gli sguardi delle persone intorno a noi che avevano assistito al nostro bacio.
"Scusami, vorrei chiederti una cosa" Louis nel frattempo ascoltava attento.
"Sì certo, dimmi pure!" rispose la mora in modo entusiasta.
"Se il premio di chi vince è il bacio della persona con cui si gioca e la penalità è la torta in faccia, a cosa servono quei ciondoli?"
"Ottima domanda! Vedi, qui questo stand è famoso perché a volte nascono delle nuove storie o dei nuovi amori tra amici, ma non sempre il gioco va a buon fine. Per esempio, c'è chi dopo che ha vinto non riceve il bacio della persona accanto, così può prendere uno di questi ciondoli"
"E perché allora non lo dite prima?"
"Perché se l'avessi saputo prima, avresti baciato quel ragazzo?" mi chiese sorridendo.
Quella ragazza era un genio.
"A volte le cose devono andare in un determinato modo, senza troppe spiegazioni, non credi?"
"Ha ragione, grazie"
"Di nulla, torni pure a trovarci!"
"Se non gliel'avessi chiesto non te ne saresti andato, vero?"
"Già" risposi a Louis girando il viso e focalizzando lo sguardo su una bancarella di caramelle e snack tostati che emanava un profumo paradisiaco.
"Taxi!" disse lui quando uscimmo dal parco.
"Prima lei, signorina" continuò scherzando e quando feci per entrare mi strinse il gluteo sinistro spingendomi dentro. Arrossii violentemente per quel gesto inaspettato.
"Non lo fare mai più." Sussurrai una volta entrati tutti e due.
"Non farmi ridere. Sappiamo benissimo entrambi che ti è piaciuto."
In quel momento realizzai che avrei potuto mascherare le mie emozioni in modo impeccabile, ma lui avrebbe sempre intercettato qualcosa.
E non era affatto un bene.~Spazio Autrice~
Ciaoo, wo due capitoli in due giorni, miracolo!
Comunque volevo dirvi che la storia sta per concludersi, non ne sono sicura ma saranno circa 40 capitoli o non so, si vedrà!
Cosa succederà in hotel ora?
Ci vediamo al prossimo capitolo!
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𝐈𝐥 𝐬𝐚𝐩𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚 |𝐥𝐚𝐫𝐫𝐲|
Fanfiction"ᴛʜᴇ ᴛᴀꜱᴛᴇ ᴏꜰ ʏᴏᴜʀ ꜱᴏᴜʟ" \𝙡𝙖𝙧𝙧𝙮/ {𝙗𝙤𝙮𝙭𝙗𝙤𝙮} ~𝙨𝙢𝙪𝙩~/𝙛𝙡𝙪𝙛𝙛/[+18] 𝙃𝙖𝙧𝙧𝙮 𝙎𝙩𝙮𝙡𝙚𝙨, 𝙪𝙣 𝙧𝙖𝙜𝙖𝙯𝙯𝙤 𝙘𝙤𝙣 𝙪𝙣 𝙥𝙖𝙨𝙨𝙖𝙩𝙤 𝙨𝙘𝙤𝙣𝙫𝙤𝙡𝙜𝙚𝙣𝙩𝙚 𝙘𝙝𝙚 𝙘𝙚𝙧𝙘𝙖 𝙞𝙣 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙞 𝙞 𝙢𝙤𝙙𝙞 𝙙𝙞 𝙙𝙞𝙢𝙚𝙣𝙩𝙞𝙘�...