34) 𝘰𝘩 𝘯𝘰, 𝘪 𝘤𝘢𝘯'𝘵 𝘧𝘶𝘤𝘬 𝘸𝘪𝘵𝘩 𝘺'𝘢𝘭𝘭.

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Louis's pov.

"Che cazzo ci fai tu qua? Dove cazzo è Harry?"
"È questo il modo di salutare tuo fratello? Andiamo, raccontami un po' di te." Sorrise felicemente mentre si aggiustava il cappotto, era circa un anno che non lo vedevo, forse pure di più.
Notai con disprezzo che tutto aveva imparato in carcere, tranne come comportarsi in maniera adeguata in certe situazioni.

"Non hai risposto alla mia domanda. Che gli hai fatto? Gli hai parlato? Come ha reagito?" Era inutile nascondere la mia preoccupazione per Harry, non avrebbe avuto senso.
"Da quello che vedo, noto che ci tieni tanto a lui. È proprio una bella persona, non credi?" Altri cinque secondi e gli avrei restituito il pugno che mi diede.
"Vaffanculo Jake! Vuoi che ti pesti? Rispondi alle mie cazzo di domande!" Dalla preoccupazione alla rabbia fu un attimo. Le persone intorno a noi iniziarono a lanciarci brutte occhiate, di tutta risposta Jake mi prese per il braccio facendomi spostare in un vicolo più isolato.
"Abbassa la voce. Non dimenticarti che sono appena uscito, non posso farmi notare."
'capirai che cazzo me ne frega di te.'

E fu in quell'esatto istante, in quella precisa frazione di secondo, dopo aver elaborato quel pensiero, che capii di essere innamorato seriamente di Harry Styles.
Avevo passato gli ultimi anni della mia vita a spiarlo, seguirlo, conoscerlo e affezionarmi a lui così tanto da dimenticare la motivazione per cui tutto ebbe inizio.
Io dovevo vendicarmi di lui, non innamorarmi.
Io dovevo odiarlo per quello che aveva fatto alla nostra famiglia, per quello che mi aveva fatto portandomi via Jake.
Io dovevo disprezzarlo, farlo soffrire così tanto da renderlo pazzo.
Io dovevo stare dalla parte di mio fratello, ingiustamente accusato da Harry per attirare la sua attenzione.
E invece, era accaduto l'esatto opposto.
E in quel momento provai rabbia, una furia atroce da stordirmi i sensi. Sentii i nervi stringersi e offuscai il suono delle parole di Jake, non riuscivo ad ascoltarlo.
Non era possibile che dopo tutto quello che avevo fatto fossi io ad essere innamorato.
Avevo fatto un giuramento a mio fratello, e dovevo rispettarlo. Di fatti, assieme all'amore c'è sempre l'odio, e quello che provavo per Harry di certo non era sparito.

"Louis, mi stai ascoltando?"
"Ero distratto. Mi vuoi dire cosa cazzo è successo sì o no?"
"Volevo parlargli. Con una scusa l'ho fatto uscire fuori, stavo per attraversare la strada ma è scappato subito"
'porca troia. può essere dappertutto.'
Però non riuscivo a spiegarmi una cosa, perché era scappato? Per paura di non riuscire ad affrontarlo dopo averlo accusato ingiustamente?
Se c'era una cosa sicura e certa che avevo capito di Harry quando lo conobbi, era che non sarebbe mai scappato di fronte ai problemi.
'e se fosse un codardo? forse ha fregato tutti con il suo comportamento.'

Mi allontanai da Jake per provare a chiamare il mio investigatore, dovevo trovarlo subito.
"Louis ti sto parlando. Dove vai? Devo dirti-"
"Fottiti tu e le cose che hai da dirmi Jake. Da questo momento in poi, non cercarmi più. Non voglio sapere più niente di te né della nostra famiglia. Ma forse questo già l'avevi capito, o sbaglio?"
"Era questa la motivazione per la quale non volevo che ti vendicassi Louis. Non te ne accorgi? Quel ragazzino è particolare, problematico. Non vedi che ci sta allontanando? Vuoi addirittura abbandonare la tua famiglia? Che, tra l'altro, non è una cosa fattibile visto che sei tu a capo di tutto. Non puoi tirarti indietro Louis, è questa la vita che devi condurre, non puoi farci niente."

Aveva in parte ragione, era stato il primo a dirmi di non vendicarmi, ma lui, anzi loro erano la causa delle mie sofferenze. Sapevo che Jake si divertiva a fare delle foto, ma giurò davanti a me che non le aveva mai diffuse, mentre Harry l'aveva accusato solo perché voleva sue attenzioni, aveva una stupida cotta. Non mi fu permesso di partecipare al processo di Jake, il tutto venne risolto in un caldo giorno primaverile, con un giudice corrotto dalla mafia che riuscì a scontare la pena di qualche anno. E poi la storia venne insabbiata.
Ma a causa loro, io non avevo più una vita.
Forse non l'avevo mai avuta davvero.
Avrei amato studiare giurisprudenza, laurearmi, aprire uno studio di avvocati in un qualsiasi continente che non fosse l'America.
E invece mi ritrovavo e gestire affari loschi, rischiando di mettermi in seri guai se non fossi stato più che attento.

𝐈𝐥 𝐬𝐚𝐩𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐭𝐮𝐚 𝐚𝐧𝐢𝐦𝐚 |𝐥𝐚𝐫𝐫𝐲|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora