Quando arriviamo nella sala comune dei Serpeverde, l'atmosfera è carica di una tensione che sa di divertimento malizioso. Un tavolo molto ampio è circondato da ragazzi e ragazze, tutti con sguardi curiosi, pronti a giocare a obbligo o verità. Draco, con il suo solito sorriso sardonico, ci fa segno di avvicinarci. "Stiamo giocando a obbligo o verità," ci informa, come se fosse la cosa più normale del mondo.
"Con una piccola aggiunta," aggiunge una ragazza dal caschetto nero, lanciandoci uno sguardo intrigante.
"Una piccola aggiunta?" chiede Matheo, alzando un sopracciglio mentre si siede e mi fa segno di sedermi accanto a lui.
"Se ci rifiutiamo, dobbiamo togliere un indumento a nostra scelta," spiega un ragazzo con un sorriso malizioso, come se stesse aspettando di vedere chi si sarebbe lasciato coinvolgere.
"Perfetto, come se non fossimo già abbastanza a disagio," commento sarcasticamente mentre mi sistemo sulla sedia, già consapevole che la serata sta per prendere una piega molto più interessante di quanto avrei voluto.
"Ok, inizio io," dice Matheo, con quel sorriso da "sappiamo entrambi cosa sto facendo" che mi fa sempre un po' dubitare delle sue intenzioni. Fa girare la bottiglia, che si ferma su Theodore, il ragazzo che ha appena spiegato la "piccola aggiunta".
"Obbligo," annuncia Matheo con un sorriso beffardo. "Bacia la persona più bella in questa stanza."
La risata di Theodore è più che evidente quando si avvicina a me, ma io non sono affatto interessata a quel tipo di gioco. Quando però si avvicina, mi fermo, e Matheo interviene con uno sguardo infuocato. "Lei era automaticamente esclusa," dice con calma, e io gli lancio un colpo sul braccio, tentando di sembrare più indignata di quanto non sia. "Sei stato tu a dire di baciarmi," risponde Theodore ridendo, e la situazione diventa tanto assurda quanto ridicola.
Continuiamo a giocare, con la bottiglia che gira e le risate che riempiono la stanza. Ogni tanto qualche commento sarcastico sfiora le labbra di qualcuno, ma sono troppo abituata a queste dinamiche per sorprendermi davvero. Finalmente, quando la bottiglia si ferma su di me, so già che il mio destino è segnato. "Obbligo," scelgo con un sorriso che non lascia spazio a dubbi.
"Allora, Lilibeth," dice la Parkinson con un tono da regina malvagia, "bacia Matheo."
Un'onda di sarcasmo e confusione mi attraversa mentre guardo Matheo, che ha un'espressione che è una perfetta combinazione di divertimento e disturbo. Mi alzo senza troppi complimenti e mi metto sopra di lui, rendendo la situazione ancora più surreale. Lo bacio, e posso sentire le sue mani che mi afferrano il fondo schiena mentre io, con una serenità che non mi appartiene, metto le mani attorno al suo collo. La scena è surreale, quasi comica, e il fatto che lo stiamo facendo davanti a tutti i nostri compagni non fa altro che aggiungere un altro strato di assurdità.
"Riddle... potete anche smettere," ci richiama Pucey, interrompendo la nostra performance. Ci stacchiamo rapidamente, come se qualcuno avesse appena lanciato una pietra nello stagno, e ci guardiamo con un'espressione che è un mix di imbarazzo e disprezzo.
Matheo mi fa segno di alzarmi, e senza troppi giri di parole, mi prende la mano. "Ci vediamo domani," saluta con quel suo tono che suona più come un ordine che come un saluto, e poi ci dirigiamo verso la nostra camera. Non c'è bisogno di dire altro, visto che la serata è già abbastanza surreale da sola. Quando la porta si chiude dietro di noi, posso finalmente ridere a cuore aperto, sapendo che la giornata è stata, senza ombra di dubbio, una delle più strane della mia vita.
"Perfetto, stasera ci siamo davvero divertiti," commento, mentre ci sediamo sul letto. "Sarà difficile superarli." Matheo non dice nulla, ma il suo sorriso è di quelli che promettono altre "avventure" in futuro.
Mi abbassa lentamente le spalline e mi fa cadere il vestito. "Matheo siamo fratelli...non dovremmo" dico capendo cosa vuole fare.
"Fratellastri" mi corregge lui che mi bacia. Io gli levo violentemente la giacca e poi gli sbottono lentamente la camicia. Mi bacia lentamente il collo scendendo sempre di più.
Nota anche il mio tatuaggio che inumidisce con la lingua. Quando entra dentro di me mi esce un gemito. Matheo rallenta "Theo non rallentare" sussulto.
"Questa non è la tua prima volta?" mi chiede.
"No, ma anche se fosse?" gli rispondo baciandolo.
Quando finiamo ci mettiamo stanchi sotto le coperte. "Quando la tua prima volta?" mi chiede curioso.
"Quest'estate" gli riposando io che mi accuccio su di lui e mi addormento subito.
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Riddle's: stepbrother
Fanfic2°Riddle's: the stepbrother Dopo la fuga di Elisabeth Smith lei vive la sua vita da insegnante con la figlia di Tom Riddle nascondendola dal mondo magico e dai mangiamorte. Quando non potrà fare a meno di mandarla a Hogwarts, Lilibeth, incontrerà M...