Mamma mi chiama per farmi scendere. A malincuore, obbedisco.
Nel salone, gli scagnozzi di papà sono tutti riuniti, sparsi con la loro solita aria di superiorità. Alcuni chiacchierano sottovoce, altri mi osservano con curiosità, come se fossi un fenomeno da baraccone. E, in effetti, per loro probabilmente lo sono.
Una donna si avvicina a me e a mamma. Capelli neri, occhi febbricitanti e un sorriso che è più un ghigno malefico. Bellatrix Lestrange, l'ossessionata numero uno di mio padre.
"Così tu sei Lilibeth," dice con voce dolce come vetri rotti, avvicinandosi pericolosamente. "Ricordo quando eri nel pancione di Elisabeth... È riuscita a nasconderti per tutta la gravidanza." Fa una pausa teatrale, poi aggiunge, con un sorrisetto compiaciuto: "Sono certa che sarai perfetta per aiutare Matheo."
Sorrido con tutta la falsità di cui sono capace. "Mi dispiace, signora Lestrange, ma io non mi unirò ai Mangiamorte."
Bellatrix inclina leggermente la testa, quasi divertita. "Ed è d'accordo?" chiede a mamma, come se io non fossi nemmeno presente nella conversazione.
"No, ma ci ho già parlato," risponde mamma, con una calma glaciale.
"Lily, vieni. Ti presento qualcuno."
Mi volto verso Matheo, che mi fa cenno di seguirlo. Mamma mi lancia un'occhiata e sussurra appena: "Sorridi." Ah, certo. Fai finta di essere a tuo agio tra assassini e fanatici. Nessun problema.
Mi avvicino a Matheo, che mi introduce a chi ancora non conosco.
Draco Malfoy, Theodore Nott, Adrian Pucey e i fratelli Parkinson li ho già visti. Poi ci sono Tiger e Goyle, che mi stanno sulle antipatici per principio. Ma le due nuove aggiunte alla sfilata dell'orrore sono Audrey Dolohov e Marcus Lestrange.
"Marcus è il mio fratellastro," specifica Matheo con naturalezza, come se la mia vita non fosse già abbastanza incasinata.
Sorrido, perché devo sorridere. "Piacere di conoscervi. Lilibeth Riddle."
Dolohov mi guarda con un'espressione di malcelato disgusto. "La figlia della babbana?"
Oh, adorabile. Non sono nemmeno passati due minuti e già qualcuno sta cercando di ricordarmi il mio peccato originale.
"Sì," rispondo con voce piatta. "Mia madre è una babbana."
Draco, in un raro momento di intelligenza, sussurra alla ragazza: "Audrey, ti ricordo che è anche sua figlia."
Ma non serve. Dolohov ha già deciso di giudicarmi. Sorrido con la dolcezza più ipocrita che riesco a fingere.
"Non preoccuparti, Malfoy," dico, senza staccare gli occhi da Audrey. "Sono certa che Dolohov lo sappia già. E se pensa che io sia inferiore solo perché mezzosangue, vorrei ricordarle che anche l'uomo di cui esegue gli ordini è un mezzosangue." Faccio una breve pausa, giusto per godermi il momento. "E questo rende anche Matheo un mezzosangue. Visto che lo stai fissando da quando sei arrivata, penso sia opportuno che tu lo sappia."
Silenzio. Audrey è diventata rossa in faccia, e io posso quasi sentire il fumo uscire dalle sue orecchie.
"Vado a bere," annuncio con leggerezza, posando un bacio sulla guancia di Matheo prima di allontanarmi.
Mamma è vicino al tavolo delle bevande, sorseggiando il suo martini con una soddisfazione palpabile. Appena arrivo, mi sussurra con un sorriso compiaciuto: "L'hai messa a tappeto."
"Spero che non siano tutti come lei," borbotto, afferrando un bicchiere.
Mamma mi fulmina con lo sguardo. "Posa immediatamente quel bicchiere."
Oh, avanti. "Dai... ho bevuto di peggio, e ho proprio bisogno di bere qualcosa."
Lei sospira e cambia argomento. "Con tuo padre abbiamo preso una decisione. Matheo dovrà fare qualche missione in Germania. Tu starai qui quando ci sono i Malfoy e i Lestrange, gli altri giorni andrai dai nonni."
Trattengo a fatica un sospiro. "È davvero così brutto essere una mezzosangue?"
Mamma abbassa lo sguardo nel bicchiere. "Secondo loro, sì. Anche secondo i Malfoy e i Lestrange, ma fanno parte della nostra famiglia, e io e le sorelle Black siamo amiche. Non faranno troppi problemi."
Oh, che conforto.
Finalmente gli ospiti indesiderati iniziano ad andarsene. Restano solo i Malfoy e i Lestrange, il che significa che la vera riunione di famiglia sta per cominciare.
Ci sediamo tutti in salotto. Mamma e suo marito (rido per non piangere) su un divano, i genitori di Draco e Marcus su un altro. Io mi ritrovo stretta tra Draco e Theo, con Marcus alla sua sinistra.
Padre inizia a parlare con la sua solita voce calma e autoritaria. "Matheo, tu partirai domani mattina per la Germania. Marcus verrà con te."
Matheo annuisce. Io, invece, resto impassibile.
"Lilibeth, penso che Elisabeth te l'abbia già detto, ma tu starai qui solo quando ci saremo noi. Passerai diverse settimane dai tuoi nonni."
Perfetto. Un'estate tra i fanatici suprematisti e i nonni che mi guardano come un esperimento mal riuscito.
Padre mi lancia un'occhiata severa. "Non drogarti e non farti altri tatuaggi."
Ah. Quindi questo è il problema.
Draco si schiarisce la voce, trattenendo una risatina. "Io terrò d'occhio tua figlia, mio Signore."
Oh, meraviglioso.
Voldemort mi fissa, il suo sguardo gelido come sempre. "Voglio che tu stia al sicuro. E fino a quando non ti unirai a noi, i Mangiamorte saranno sempre titubanti, anche se sei mia figlia."
"Che peccato," mormoro, sorseggiando la mia acqua come se fosse champagne.
Mamma mi lancia uno sguardo d'avvertimento. "Lily, è meglio che non inviti più le tue amiche."
Ah, certo, perché non vedo l'ora di organizzare tè pomeridiani con gente che mi considera una sporcizia genetica.
La riunione finisce, e io posso finalmente alzarmi.
Raggiungo Matheo e lo abbraccio. Lui parte domattina presto, ed è la prima volta in tanto tempo che saremo separati così a lungo.
"Mi mancherai," sussurro, stringendolo forte.
"Anche tu, sorellina," risponde, baciandomi sulla fronte.
Mi allontano e salgo in camera mia.
Solo due mesi, Lilibeth. Poi tornerai a Hogwarts, dove nessuno può farti del male.
Nessuno.
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Riddle's: stepbrother
Fanfiction2°Riddle's: the stepbrother Dopo la fuga di Elisabeth Smith lei vive la sua vita da insegnante con la figlia di Tom Riddle nascondendola dal mondo magico e dai mangiamorte. Quando non potrà fare a meno di mandarla a Hogwarts, Lilibeth, incontrerà M...