DAL DIARIO DI CAN
Quando ho visto il capanno andare a fuoco non ci ho pensato due volte a gettarmi tra le fiamme.
Lì dentro c'era qualcosa di importante...
Lì dentro c'era tutto il mio mondo...
Lì dentro c'era la bandana di Sanem...Può un piccolo pezzo di stoffa rappresentare la mia intera esistenza???
Si. Può.
Io sono vivo grazie a quel prezzo di stoffa che mi ha aiutato a non affondare in quel mare di solitudine solo per il meraviglioso profumo di Sanem...Sentivo le urla di mio padre, di mio fratello mentre iniziavo a respirare quell'odore acre...
"Cerca Can... Cerca... Non puoi perderla... Non puoi farla bruciare come il diario..."
Mi ripetevo questo mentalmente mentre cercavo la bandana e mi maledicevo per averla lasciata in un cassetto.
Ed ora ero qui che la cercavo disperatamente e non sarei uscito finché non l'avessi trovata...Ho stretto forte tra le mani quella stoffa come se stessi stringendo la sua mano.
Una volta fuori mi sono affrettato a nascondere nella tasca posteriore del jeans la bandana.
E mentre tutti mi chiedevano come stessi io ho incrociato i suoi occhi neri colmi di lacrime incatenando il mio sguardo al suo.<<Stai bene?>> sussurra.
<<Sto bene...>> rispondo senza smettere mai di guardarla.
<<Hai perso tutto...>> mi dice dispiaciuta la signora Mihiriban.
<<Ho preso quello di cui avevo bisogno...>> le dico.Ed era la pura verità: tutto quello che mi serve è lì, nella tasca posteriore del mio pantalone.
<<Ti sei ustionato... Hai dolore?>>
Ah Sanem ah... Che sensazione bellissima il tocco delle tue mani...
<<Devi metterci su qualcosa...>>
La guardo: sembra molto scossa ancora.
E non so se trema per il freddo o per la mia mano stretta tra le sue...La raggiungo nella sua cucina.
È intenta a preparare un rimedio naturale.
Le chiedo se c'è del miele nel composto e inizia a parlare come solo lei mi incanta.
Non posso crederci!
Io e Sanem parliamo e ci scrutiamo con dolcezza!
Mi spalma l'unguento e mi benda il braccio.
Trema. Ancora.
La saluto. Non voglio approfittare della sua disponibilità.
Vorrei tanto abbracciarla.
Però vado via sereno.
Sanem ha visto cosa ho preso.
Sanem sa perfettamente cosa ho nascosto e cosa significhi questo.Ho incontrato Emre al molo.
Abbiamo parlato: ho ribadito a mio fratello che voglio assolutamente che Sanem capisca che non sono stato io a bruciare il suo diario perché quel diario era molto importante per lei...Sono seduto sul ponte della barca a guardare questo cielo stellato che mi ha fatto compagnia nel mio viaggio fatto di solitudine e dolore, che mi ha portato ancora a scegliere te, il tuo, il mio, il nostro amore.
Perché io comunque ho scelto di amare te.
Ho scelto di amare te nonostante la distanza e con la paura di non vederti mai più.
Ho scelto di amare sempre e per sempre te perché il tuo sorriso non riesco a trovarlo sul volto di nessuna altra.
Seni seviyorum Sanem...
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LONTANO DA TE...
Fanfiction"Addio Sanem..." Il dolore di Can affidato ad un diario...