T/n Pov
Dopo non molto mi ritrovai seduta sulla scrivania mentre Keigo esplorava con le mani ogni centimetro del mio corpo ancora coperto.
Lo afferrai per il colletto e dopo esserci guardati negli occhi, dopo aver visto una scintilla nascere in essi, feci finalmente scontrare le nostre labbra.
Prese i lembi della mia maglia e me la sfilò delicatamente.
Mi guarda e in poco tempo mi sgancia anche il reggiseno rivelando così i miei seni.Con una mano giocava con essi mentre l'altra stava accarezzando la mia intimità ancora coperta dalle mie mutande.
Gli sfilai la maglia e gli circondai il collo con le mie braccia avvicinandolo a me, facendo riscontrare i miei seni scoperti con il suo marmoreo torace.Tolsi la cintura che circondava i suoi pantaloni ed abbassai la cerniera in modo da poter finalmente liberare il suo membro.
Finalmente mi penetra lentamente facendo aumentare la presa che avevo su di lui.Inizialmente i suoi movimenti erano lenti e delicati, posò la sua testa sulla mia clavicola come appoggio, potevo sentire i suoi respiri scontrarsi su di essa.
Dopo tutto questo tempo siamo diventati una cosa sola.
Nonostante lui sembrasse contento di vedermi, io non potevo dire lo stesso.
Dopotutto da quel che avevi scoperto, per lui non significavo niente ma fare il lavoro che faccio io comporta anche a questo, continue delusioni e scoperte di nuove verità.
Non potevo farmi abbattere da un uomo, ne sarebbe valso il mio orgoglio.La velocità delle sue spinte cominciava ad aumentare sempre di più, mi tappò la bocca con la sua mano in modo da non rischiare di farci sentire.
Non ci mise molto a perdere l'autocontrollo e cominciò a succhiare appassionatamente ogni lembo della mia pelle scoperta.Non pensavo che nonostante fossi arrabbiata con lui, potessi provare piacere nel farlo ancora.
Ormai ero giunta al limite, le gambe facevano male.
"T/n" disse tra un sospiro e l'altro "mi sei mancata"
"Pure tu" risposi fiondandomi sulle sue labbra.
Le ultime spinte erano lente ma più violente.
Raggiunto l'orgasmo, gemetti rumorosamente,buttai la testa all'indietro ma la scomodità di quella scrivania si stava facendo sentire, perciò raccolsi le ultime forze che avevo in corpo e mi distesi sul divano."Ti amo" disse raggiungendomi e avvolgendomi tra le sue enormi braccia.
Non risposi.
Non volevo rispondergli.Feci finta di essermi addormentata e quando se ne accorse mi coprì con la sua giacca.
"Io devo andare, hanno bisogno di me" lasciò un biglietto vicino alla mia mano e prima di uscire mi diede un bacio in fronte, spostando delicatamente le ciocche di capelli che ricadevano sul viso dietro le orecchie.
Una volta uscito dall'ufficio mi alzai e mi vestii di fretta.
Perché faceva il dolce quando dormivo?
Se non significo nulla per lui perché avete tanta premura di me?Presi il bigliettino che aveva lasciato per me e lo lessi
ti sei addormentata subito e nonostante ora voglio stare abbracciato a te non posso, mi hanno chiamato dalla commissione.
Pare che la l'unione voglia vedermi. Magari riusciamo ad incontrarci alla base.
Ti amoMi affrettai a cercare un accendino e diedi fuoco a biglietto in modo che nessuno potesse leggerlo oltre a me.
Dovevo affrettarmi a raggiungere la base, Tomura odiava Keigo e molto probabilmente a causa del suo orgoglio non lo avrebbe accettato all'interno della lega.
I nostri sforzi non potevano andare a puttane a causa dei sentimenti.Presi una moto dall'agenzia e raggiunsi in poco tempo la base.
Entrai di corsa, avevo il fiatone ma ne era valsa la pena: Keigo non era ancora arrivato."Com'è andata" domandò Tomura che si trovava dietro di me.
Non potevo vederlo in viso ma sapevo che era infastidito, ogni volta che tornavo dall'agenzia lo era.
Come biasimarlo, dopotutto lui provava qualcosa per me, qualsiasi cosa fosse però non era ricambiata.
Dovevo rimanere imparziale e ciò significava niente sentimenti."È andata bene non ti preoccupare" dissi voltandomi verso di lui accennando un sorriso.
"Mi da fastidio"
"Cosa?" chiesi
"Perché devi continuare ad andare da lui?"
"Perché, come mi hai chiesto tu, dobbiamo raccogliere informazioni dagli heros ed utilizzarle a nostro vantaggio"
"Non voglio che tu ci vada più"
La situazione stava prendendo una brutta piega, non potendo più vedere Keigo non sarei più riuscita ad informarli sulle mosse dell'Unione.
"Tomura" dissi avvicinandomi a lui e accogliendolo in un abbraccio "non possiamo rinunciare a tutto solo per la tua gelosia" cercavo di mantenere il tono della mia voce dolce.
Non rispose ma ricambiò l'abbraccio.
"Oh ma cosa abbiamo qui? Anche un villain del tuo calibro" squadrò Shigaraki "riesce ad intraprendere relazioni sentimentali allora! Aaa che sorpresa e a quanto vedo non è nemmeno male la tua ragazza" disse dandogli una pacca sulla spalla.
Potevo vedere il fastidio nel volto di entrambi.
Keigo era geloso per il fatto che passavo più tempo con Tomura rispetto che con lui ma sapeva che questo non dipendeva da me.
Shigaraki invece, anche lui era geloso, sapeva che stavo con Keigo prima di mettermi con lui, sapeva anche che non appena potevo ci vedevano.La tensione stava aumentando, la rivalità tra i due era così evidente che mi sentivo in soggezione.
"Finalmente sei arrivato, Number Two" parlò Dabi.
Non pensavo sarei mai stata così contenta di vederlo, aveva spezzato la tensione.
"Si ho avuto un piccolo imprevisto ma ora sono qui" disse rivolgendomi un'occhiata fingendo di non aver colto la frecciatina.
"Scusatemi se mi intrometto" dissi "cosa ci fa lui qui?" dissi indicando Keigo.
Angolo me
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e fatemi sapere che ne pensate
A presto <3
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Fireside || Hawks x Shigaraki x Reader
FanfictionNata in una società di Hero senza un quirk, una persona normale avrebbe intrapreso una vita normale ma T/n non vuole rinunciare al suo sogno: poter essere una hero. Per realzizzarlo è disposta a lavorare per la Commissione degli Heros come agente s...