T/n Pov
"C-cosa ci fai tu qui?"
"Che domanda, io ci abito qui, anzi, noi ci abitiamo qui"
Si avvicinava a me con passo lento e un sorriso sulle labbra, sembrava non fosse mai successo niente, niente lega, niente Unione dei supercattivi, niente falsa relazione, niente di niente!
Quando ormai mi fu vicino, cercò di accarezzarmi la testa ma io mi spostai di scatto, non volevo più essere toccata da lui, non volevo più essere toccata da nessuno.
Sul mio volto si stampò un'espressione di dolore, il braccio ancora mi faceva male."Ho cercato di fare il possibile per quello, non appena ti ho vista tra le braccia di Dabi-"
"Braccia di Dabi?" lo interruppi
In effetti prima mi trovavo insieme a lui in quel vicolo, ora che ci facevo qui con Keigo?
"Eri priva di sensi tra le sue braccia, il tuo braccio chiedeva pietà, la tua espressione addolorata chiedeva pietà. Quindi l'ho messo a riposare per un po' e ti ho portata qui, volevo che ti risvegliassi in un luogo famigliare, e volevo anche curarti le ferite"
Da come si comportava, dalle sue espressioni, dalla sua voce, capii che qualche giorno fa non stava mentendo, probabilmente stava realmente cominciando a provare qualcosa per me.
I suoi modi di fare erano, anche se di poco, diversi da quelli che aveva prima di tutto questo casino."Keigo"
"Dimmi principessa"
"È tutto finito, giusto?"
Il suo volto si rabbuiò e dalle sue labbra uscì una risata sarcastica.
Mi allontanai ancora, quel suo cambiamento non stava a significare nulla di buono."Lo vorrei anch'io " non stava mentendo "ma quando ti sarai ripresa ti riporterò da loro"
"Keigo"
"Mh"
"Perché mi devi riportare da loro, tu mi ami no? Ora che siano entrambi liberi possiamo stare assieme. Abbiamo un sacco di soldi da parte, perché non ce ne andiamo?"
"No. Non possiamo essere egoisti."
"Egoisti?!"
"Abbiamo entrambi ricevuto un incarico, dobbiamo rispettarlo, per il bene di tutti"
"E al mio di bene non pensi?!"
"Secondo te per me tutto questo è semplice? SECONDO TE A ME FA PIACERE?!"
Era la prima volta che alzava il tono della voce con me.
Si capiva che ci teneva a me, ma si capiva anche che non riusciva a non pensare al lavoro, per lui la sua missione era un qualcosa di assoluto, o completava la missione o niente."Va bene, come vuoi tu. Ora però voglio riposarmi ok?"
"Certo principessa, ora ti lascio, quando sarà ora ti sveglierò" disse chiudendo la porta.
Aspettai di sentire i suoi passi allontanarsi, senza fare rumore mi alzai dal letto, misi a caso dei vestiti all'interno di una borsa.
Presi soldi e documenti.
Al minimo rumore sarei stata fottuta.
Fortunatamente alla camera da letto era collegato il bagno, e dalla finestra del bagno si poteva accedere alla scala antincendio.Non appena posai il piede sul primo gradino della scala, un rumore metallico interruppe il silenzio che c'era fino a poco prima.
Smisi di respirare, mi immobilizzai e cominciai a sudare freddo.
Se mi avesse scoperta?
Cosa mi avrebbe fatto?Aspettai qualche minuto e quando constatai di avere via libera, scesi le scale il più velocemente possibile.
Era la seconda volta che cercavo di scappare, nulla mi poteva assicurare che questa volta ci sarei effettivamente riuscita.
Non appena toccai il marciapiede non persi un secondo di più e cominciai a correre.Correvo lungo quei vicoli che avevo percorso svariate volte.
La prima volta mi avevano catturata mentre percorrevo queste strade, ora non dovevo starci tanto, non mi servivano per nascondermi ma come scorciatoie.
Dovevo raggiungere la stazione il più velocemente possibile, poi raggiungere l'aeroporto ed andarmene da qui il prima possibile.Il sole illuminava quelle strette e maleodoranti strade, non faceva caldo ma i raggi solari riscaldavano la mia schiena e mi accompagnavano mentre scappavo.
Nonostante il braccio mi facesse male, cercavo di ignorarlo.
Non appena sarei atterrata chissà in quale località me lo sarei fatta visitare.
Non vedevo l'ora di andarmene da qui.Correvo guardando per terra, ero stanca, non riuscivo a tenere la testa sollevata.
Ad un certo punto un'ombra mi fece venire i brividi.
Sul cemento era riflessa l'ombra di un uomo che stava sopra di me, se fossi stata una persona qualunque avrei pensato fosse un angelo, invece quell'ombra apparteneva alla mia rovina."T/n! Principessa! Dove pensavi di andare?" disse atterrando davanti a me.
Cercai di indietreggiare, ma era del tutto inutile, ormai mi aveva già circondata con le sue dannate piume.
Si alzò in piedi e cominciò ad avanzare verso di me, più lui avanzava più io indietreggiavo, indietreggiai fino a venire in contatto con le mura che limitavano quei vicoli.
Ebbi una sensazione di dejavu, mi trovavo nella stessa situazione in cui ero prima con Dabi, ero nuovamente nella merda.
Ero terrorizzata, non volevo che finisse così."T/n non avere paura di me"
E come faccio io a non averne?!
"Non ti succederà nulla, stai tranquilla"
Molto probabilmente morirò!
"Non preoccuparti ci sarò io con te"
È questo che mi preoccupa!
"T/n"
Cosa vuoi adesso?!
"Amami"
Eh? Che aveva appena detto?
"Amami, per favore"
Ma non era quello che avevo fatto fino a tempo fa!
"Keigo, ti supplico, lasciami andare" sulle mie guance stavano cominciando a scorrere calde gocce salate.
Non so quante volte ho implorato sia lui, che Tomura e Dabi di lasciarmi andare, ero disperata, no volevo morire...
"Te mi ami?" continuó a dire.
Posò una mano sulla mia guancia e la libero dalle lacrime che la stavamo percorrendo.
Sorrise lievemente, anche lui era esausto, era la prima volta che cercava di non svolgere una missione ma nonostante cercasse di opporsi ai suoi ideali, non ci riusciva.
Non mi restava che assecondarlo."Si Keigo, ti amo."
"Ma ami anche Shigaraki" disse.
I suoi occhi stavano cominciando a diventare lucidi, come mai pensava ad una cosa del genere?
"No Keigo, non amo Tomura"
"Allora perché te lo sei portato a letto?!"
E lui come faceva a saperlo?
"Chi te lo ha detto?"
La sua mano si spostò dalla mia guancia al mio collo, mi guardava dritta negli occhi e nel frattempo la presa sul mio collo aumentava, facevo fatica a respirare.
"Secondo te non vi ho sentiti mente lo FACEVATE?!"
Avevo paura di lui in quel momento e come se non bastasse il respiro cominciava a mancare.
"Keigo, n-non respiro"
"S-scusami" nonostante si fosse scusato non lasciava la presa, mi sentivo la testa pesante.
Sapevo che quando mi sarei svegliata di nuovo mi sarei ritrovata alla base, molto probabilmente all'interno di quel laboratorio, collegata a macchinari vari.
"Keigo...io ti ho amato" dissi prima di perdere completamente i sensi.
Angolo me
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto e fatemi sapere che ne pensate
A presto <3
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Fireside || Hawks x Shigaraki x Reader
Fiksi PenggemarNata in una società di Hero senza un quirk, una persona normale avrebbe intrapreso una vita normale ma T/n non vuole rinunciare al suo sogno: poter essere una hero. Per realzizzarlo è disposta a lavorare per la Commissione degli Heros come agente s...