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T/n Pov

"Fammi restare con te"

Quelle parole uscirono così spontaneamente dalle mie labbra che non mi resi nemmeno conto di averle pronunciate.
Lo sguardo di Tomura era puntato sui miei occhi, non riusciva a capire perché glielo avessi chiesto, dopotutto avevo la possibilità di essere nuovamente libera, perché scegliere di ritornare da loro?

"Ma T/n...cosa stai dicendo?" domandò mentre tirava su con il naso.

"I-io non lo so. So solo che voglio rimanere con te"

Esatto, non volevo ritornare alla base, mi bastava rimare vicina a lui, dove mi sentivo al sicuro.
Al sicuro dalle bugie di Keigo.
Al sicuro dalla commissione.
Al sicuro da Doctor.
Al sicuro da tutto.

"E perché mai lo vorresti? Perché mai vorresti rimanere con uno come me?"

"Uno come te?"

"Un criminale. Uno scarto dell'umanità. Con me."

Cercai di alzarmi dal lettino, posai i miei piedi nudi sul pavimento, una serie di brividi percorse il mio corpo.
Sentii le mie gambe cedere ma nonostante ciò cercai di rimanere in piedi.
Trascinai la mia gamba destra in avanti cercando di fare un passo, ancora un altro e sarei stata vicina a lui.

Posai una mano sul suo viso sulla quale una lacrima stava percorrendo una breve discesa lungo la sua guancia.

Lui non era un criminale, non era nemmeno uno scarto dell'umanità.
Era diventato una vittima della società di oggi, in fondo, riuscivo a vederlo, era una persona buona.

"Ti prego" sussurrai.

"Sei sicura?"

"Sono sicura"

Sentivo il ticchettio dell'orologio presente nella stanza, era calato un silenzio profondo, si riuscivano ad udire i passi degli infermieri provenire dall'altra parte della porta. L'odore di disinfettante pervadeva le mie narici.
I raggi del sole penetravano dalle tapparelle socchiuse e il suo respiro, calmo, riusciva a tranquillizzarmi.

"Sta sera ti verrò a prendere, al calare del sole."

"Perché non possiamo andarcene ora?"

"Stanno arrivando quelli della commissione e con loro, Hawks" si voltò nuovamente e cominciò ad avvicinarsi alla porta "oggi ritornerai da me..." uscì.

Rimasi in piedi al centro della stanza per qualche minuto, il tempo di elaborare quello che era successo e che sarebbe successo più avanti, ma quei minuti non bastavano per realizzare. 

Toc Toc

Sono già arrivati?

Mi distesi velocemente sul letto e portai la coperta all'altezza del mio collo.

"Avanti" dissi a voce bassa e rauca in modo da sembrare che mi fossi appena svegliata.

Entrarono due uomini entrambi vestiti con dei completi neri, dietro di loro c'era la stessa donna che avevo visto il giorno in cui sono partita per la missione.
Cavolo, non mi ero accorta che fosse così brutta.
Infine, ad entrare per ultimo, fu Keigo.
Entrò tenendo la testa alta e sulla sua faccia era stampato il solito sorrisetto da bambino.

"Christine" si presentò la donna avvicinandosi gradualmente al mio lettino "sai non avrei pensato di poterti parlare nuovamente, beh dai, saresti dovuta essere uccisa ieri ma mi fa piacere averti qui" disse con un tono di voce era divertito.

"E invece sono qui" dopotutto era un mio superiore, dovevo trattarla con riguardo.

"Per colpa tua adesso ci toccherà trovare qualcun altro o rinunciare completamente...ti rendi conto di che cosa hai fatto vero?"

Fireside  || Hawks x Shigaraki x ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora