▲voy a ser tuya▼

capitulo 1.

Lali
Ecco, un ultima specchiata e
sono pronta ad iniziare la mia giornata. Guardo i miei capelli finalmente di nuovo castani, è stato bello provare il brio d'essere bionda. Ho sempre pensato che le bionde avessero una marcia in più, e pensavo che non ci fosse niente di meglio che far debuttare il mio primo disco da solista con una vera marcia in più. Da quando sono tornata mora però è come se mi fosse stata restituita una parte di me e mi sono resa conto che la vera Lali è questa. Prendo le chiavi dell'auto ed esco dal mio appartamento.
Devo trovarmi alle ore 10.30 agli studi Pol-ka per rifinire le ultime pratiche burocratiche prima di iniziare le tanto attese riprese di 'Esperanza Mia', e non c'è niente che mi annoi di più.
Appena entro negli studi invio un messaggio a Benjamin che è in Venezuela per lavoro da già una settimana.
"Buongiorno mi amor,mi manchi tanto!!! Fammi sapere se ci sono novità,vorrei tanto rivederti per il fine settimana"
Da quando Benja è partito sembro una di quelle single disperate che fanno di tutto per distrarsi, ma fortunatamente oltre al lavoro che mi tiene occupatissima ci sono Cande e Mary che mi tengono sempre, o quasi, compagnia. Insieme non facciamo altro che pensare alle mille cose da comprare per l'arrivo del bebè di Mary, siamo così entusiaste che ci sembra ancora tutto un sogno!
~~~~~
Appena uscita dagli studi decido di fare una sorpresa a Vanessa, la,mia ex manager, prima di un altro appuntamento all'ora di pranzo. Lei mi informerà su tutte le novità e i pettegolezzi di Buenos Aires e mi farà sentire meno sola.
Arrivo nel suo piccolo studio appena fuori al centro della città, ormai saranno anni che ci conosciamo e anche se l'ho sostituita con una menager di maggiore esperienza,anche in campo internazionale, siamo rimaste ottime amiche. È stato grazie a me che ha intrapreso questa carriera, ed ora è la manager di quasi tutte le celebrità di Buenos Aires ed è davvero impeccabile nel suo lavoro.
-Ehy, ogni tanto ti ricordi di me, Lalu!- mi dice accogliendomi in casa.
-Oh Vane, ho proprio bisogno di te!
-Allora ogni tanto ti torno utile- mi dice ridendo.
-Tu sei sempre utile- le dico abbracciandola-Allora che si dice?
-Beh, uno degli scoop più clamorosi del momento è ovviamente la signorina Del Cerro e la sua gravidanza, ma tu sarai più informata di me su quest'argomento. Però c'è di nuovo che la China e Bisbal sembrano vogliano trasferirsi definitivamente in Spagna.
Sentire quella notizia mi fece arrivare un gelo nel cuore. Anche se le cose tra me e China erano cambiate da molto tempo, infondo al mio cuore desideravo che chiarissimo e tutto tornasse come una volta: quando eravamo due 16enni che recitavano la parte di due migliori amiche e che lo erano anche nella realtà. Pensare che si sarebbe allontanata così tanto per sempre mi rendeva davvero triste.
-E non è tutto-continua Vanessa -Sembra stiano tornando anche Peter e Martina dalla tournée di 'Violetta' e da quel che ho sentito sembra vogliano andar a vivere insieme.
Un'altra notiziona che tutto fa, tranne che mettermi di buon umore.
Nella mia vita non ho avuto molti partner, mi sono sempre ritenuta una ragazza che,quando si affeziona davvero a qualcuno, non lo lascia tanto facilmente.
Con Peter ho avuto la mia prima vera relazione. Il primo amore,insomma.
Tutto cominció quando ci presentarono e ci dissero che avremmo recitato insieme come una giovane coppia di innamorati. Non mi andava proprio di baciare uno sconosciuto o fingerci un feeling così vero e profondo, eppure non fu difficile diventargli amica.
Aveva quel garbo con le ragazze, che avevo visto solo in uomini come mio padre e mio fratello, garbo che riservavano sempre e solo a me,mia madre e mia sorella. I ragazzi della sua età che conoscevo erano tutti così pieni di sè stessi, così presuntuosi e scortesi con le ragazze e gli adulti, ma Peter era uno di quei ragazzi che non mancava di rispetto a nessuno e che anche se ti conosceva da poco ti faceva sentire davvero importante.
Recitare con lui non fu difficile, ci venne tutto molto naturale e l'imbarazzo sparí dal primo istante in cui i nostri sguardi si incontrarono. Occhi nocciola, che riuscivano a farmi sentire sempre a mio agio. Dalla recitazione alla realtà il passo fu breve, e stando sempre insieme anche nelle diverse serie in cui recitavamo, ci venne quasi naturale trasformare la finzione in realtà. Ero davvero felice con lui, insieme avevamo vissuto esperienze indimenticabili.
Non solo facevamo parte dello stesso cast, ma anche della medesima band, i "Teen Angels", e tutte le emozioni, tutti i viaggi, tutte le angosce, tutte le risate le condividevamo.
Forse fu proprio tutto questo condividere che dopo ben 4 anni ci portó alla rottura del nostro rapporto.
Fui io ad avere il coraggio di prendere in mano la situazione, lo amavo ancora, ma forse ero stanca. Avevo voglia di provare ad essere libera, capire se era possibile rinnamorarsi, non volevo che Peter fosse l'unico amore della mia vita, un amore che alla fine mi era sembrato un po' imposto da altri.
Eppure oggi, quando sento parlare di lui e della sua nuova ragazza non posso far altro che fingere. Fingere che non mi importi,fingere che io sia felice per lui e del fatto che lui non sia più mio.
Non la chiamerei gelosia, ma forse un piccolo rimpianto di averlo lasciato andare, nonostante lo amassi ancora.

-Sono secoli che non vedo Peter.-dico a Vanessa che sperava in una mia reazione gelosa.
-Beh, in effetti quest'anno non siete riusciti per niente a vedervi.-mi risponde con un aria leggermente triste.
Lei aveva sempre sperato in un nostro ritorno e infondo ci sperava ancora, ed essendo amica di entrambi non faceva altro che parlarci all'uno dell'altro, o almeno era quello che faceva con me!
-Ma dimmi una cosa...lo vedi felice, innamorato?-le chiedo facendo trapelare dalla mia voce solo una semplice curiosità.
-Io lo vedo sempre sorridente. Infondo lo conosci, è difficile togliergli quel sorriso dalla faccia. Però sento che...che in lui qualcosa è cambiato, come se avesse perso un non so che di importante. Spero davvero che lo ritrovi.
-Beh...lo spero anch'io.-le dico, mettendo da parte la malinconia che provo.
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La sera è arrivata in fretta, e tutti i miei impegni mi hanno portato a dimenticare la 'non-risposta' di Benjamin.
Sí, proprio così. Sono quasi le otto di sera e Benjamin ancora non risponde al messaggio che gli ho inviato stamattina, e la cosa più assurda è che io, diversamente dalle altre volte, non me ne sono quasi accorta.
Cosa avrà fatto di così importante da non potermi rispondere per tutta la giornata?
Non perdo altro tempo e lo chiamo subito.
Una, due, tre chiamate ma niente, neanche una risposta.
Sono stufa, non ho intenzione di diventare isterica aspettando di sentirlo. Afferro la mia borsa, le chiavi ed esco, senza una meta, senza qualcuno da incontrare. Sola con me stessa e con i miei pensieri. Vado a godermi la mia solitudine come meglio si può!