cap. 6

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" Quindi tu e Sebastian state assieme?"
Giulia si trovava a casa di Chiara ma si era fermata con il bicchiere in mano non appena l'amica le aveva fatto quella domanda.
" No...nel senso usciamo assieme ma non stiamo assieme " rispose Giulia istintavamente volgendo il suo sguardo verso la grande finestra dal quale poteva tranquillamente vedere Sangio Deddy e Abe parlare tra di loro.
E istintivamente si perse a guardare con attenzione Sangio.
Era una giornata frescosa e il ragazzo indossava una felpa scura.
Il cappuccio nonostante indossato faceva  intravedere i suoi ricci biondi, scompigliati dal vento....il naso e la mandibola, ricoperta da un po' di peluria che lo rendeva ancora più uomo, ancora più bello.
Chiara seguì lo sguardo dell' amica e sorrise triste....lei sapeva tutto o almeno aveva visto che i 2 ragazzi non si parlavano proprio.
E aveva visto come Giulia, nei suoi modi, cercava di evitarlo in tutti i modi, quando Sangio si avvicinava a lei...ma in realtà entrambi si cercavano.
Con lo sguardo, con il corpo, con i sorrisi nascosti.

" Non vi parlate ancora ?" Domandò infatti Chiara posando il piatto e sedendosi su una delle tante sedie della cucina.
" No "rispose semplicemente la ballerina mora  seguendo lo stesso gesto di Chiara e sedendosi di fronte all'amica.
" Lui mi sembra veramente pentito " sospirò la bionda che aveva visto il fratello girarsi verso di loro per fissare il suo sguardo su Giulia, girata di spalle, e guardarla con un sorriso malinconico.
" Non hai provato nemmeno a fargli spiegare ?" Chiara sorrise triste quando Giulia scosse la testa negativamente.
" So che lo perdonerei subito se lo guardassi negli occhi.
E mi ha fatto male tanto " Sospirò la ragazza abbassando lo sguardo.
" Lo so Giù...non lo giustifico.
Ma lo conosciamo entrambi e sappiamo tutti che ha un cuore d'oro.
Voi due avete sempre litigato eppure questa volta sta durando da più settimane questo silenzio. " Giulia non rispose mantenendo lo sguardo basso e tremendamente triste.

" non vi parlate da quanto tu esci con Sebastian", Sussurrò Chiara
"Sebastian qui non c'entra nulla " disse subito Giulia.
" Lo so ma sappi che Sebastian non è Sangio." Iniziò lei mentendo....in realtà aveva capito fin troppo bene.
"Tu e Sangio non riuscirete ancora a stare lontano.
Vi mancate troppo e si vede da ogni piccola cosa che fate.
Tu hai bisogno di lui e lui ha bisogno di te.
E non troverai mai il suo affetto in  Sebastian.
Sangio è unico per te.
Non potete stare tanto lontani voi due "
Chiara uscì richiamata dalla madre  lasciando Giulia sola e più confusa di prima.

Quella sera pioveva.
E Giulia amava sentire la pioggia...goccioline d'acqua picchiettare nei vetri creando una melodia che lei molto volentieri avrebbe coreografato
L'avrebbe fatta questa pazzia....avrebbe ballato sotto la pioggia.
La rendeva di buon umore e quando era triste la aiutava a sfogarsi, piangendo insieme a lei.
Era la sua compagna di vita.
Amava la pioggia e amava il freddo.
La sensazione di avere la coperta sopra il proprio corpo ,qualcuno da abbracciare per riscaldarsi.
Amava semplicemente l'idea di potere stare sdraiata a letto con il tè caldo fumante, con la coperta di sopra, i suoi peluche attorno e Netflix.
La serata perfetta.
Quella sera però Giulia teneva la tv spenta.
Guardava fuori dalla sua finestra cercando di memorizzare ogni minimo  movimento  delle piccole goccioline di pioggia, delineando con il dito, sopra il vetro bagnato il loro percorso.
Era in sovrappensiero e sperava che il tempo la aiutasse.
Da un lato voleva parlare con il ragazzo...dall'altro le sue parole continuavano a rimbombarle in testa.
Pensò di stare accusando tutte quelle notti insonnie quando le parve di vedere una figura sotto il nubifragio che si stava imbattendo fuori, avanzare verso casa sua.
Chiuse e rinchiuse gli occhi, pensando che la sua immaginazione le stesse giocando brutti scherzi ma quella figura continuava ad avanzare verso di lei.
Le sembrava di conoscere quell'andatura ... chiunque fosse là fuori anche se nel profondo del suo cuore sperava in una persona, stava sicuramente morendo dal freddo.
Scese le scale velocemente, saltando a due a due alcuni gradini.
I suoi genitori erano fuori per lavoro.
Erano famosi imprenditori e molto spesso passavano intere giornate fiori, impegnati in viaggi in tutta Italia ed Europa.
Il suo cuore balzò fuori dal petto quando riconobbe lui...dal piccolo spioncino della porta d'ingresso.
" Sangio ?" Giulia riuscì a malapena a prendere il ragazzo che si buttò tra le sue braccia, affondando la testa nel suo collo.
"Scusami Giulia " riuscì a sussurrare lui mentre Giulia richiudendo la porta con un piede, si trascinò insieme al ragazzo fino al divano del suo salone.
" Mio dio Sangio, sei congelato.
Sei pazzo ?
Esci con questo tempo ?
Ti potrebbe venire una brutta febbre " disse subito la ragazza toccandoli la fronte e sentendola calda al suo tocco.
" Scusami " Sangio continuava a stringersi alla ragazza, affondando la testa ancora di più sul suo petto, mentre Giulia lo stringeva ancora più forte a sé cullandolo.
Seguirono minuti di silenzio, in cui nessuno disse nulla.
Solo i loro respiri mentre i loro corpi si stringevano come attratti da una grande forza di gravità.
" Non ce la faccio più Giù" singhiozzò Sangio stringendo con le sue braccia la vita della ragazza mentre ogni piccola cellula del suo corpo veniva invasa dal suo calore e dal suo profumo.
Era arrivato congelato ma ora stava bene.
Aveva trovato il calore di cui aveva bisogno.
Quel calore inconfondibile.
" Shhh....sfogati.
Butta tutto fuori.
Ci sono io.
Non ti lascio solo " e Giulia sentì la maglia del suo pigiama bagnarsi sempre di più ma non le importò più di tanto.
Continuava a cullare il ragazzo come una madre fa con il proprio bimbo.
Alternando carezze sulla schiena e baci in testa mentre si dondolava sentendo il suo fiato sul suo collo.

°E se mi guardi così °Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora