cap 14

2.4K 125 25
                                    

"mio fratello è un cretino " Sussurrò Chiara nel giardino di casa sua insieme a Deddy.
Fortunatamente tutti gli altri stavano già dormendo.
Sangio era fuori casa ma nessuno sapeva dove fosse andato
" Dico io...una cosa doveva fare e non l'ha fatta ?
Ma perché ?
Io sono stanca di vedere Giulia soffrire per colpa sua che sembra uno che non abbia le palle.
Sono così carini assieme " ultimò Chiara distendendosi sulla sdraio nel giardino, accocolandosi ancora di piu a Deddy che la strinse più forte.
" Perché pensi che si piacciano ? "Domandò il ragazzo  mentre Chiara alzava lo sguardo per guardarlo.
" Non mi dire che tu non hai notato nulla ?
Dai si desiderano talmente tanto che nemmeno loro sanno da dove iniziarci... Ecco spiegato il motivo per il quale non stanno ancora assieme "disse lei contenta.
Fin da sempre ha sempre pensato che Giulia fosse la ragazza perfetta per suo fratello.
Ma questo no perché fosse la sua/loro migliore amica.
Semplicemente perché li guardava.
E dentro di sé lo sapeva che fin da subito erano legati da qualcosa che andava oltre la semplice amicizia.
Anche dal modo in cui si cercavano e il modo in cui litigavano in continuazione.
In realtà era un modo per reprimere i tanti sentimenti forti e sconosciuti che volevano nascondere e a quali non sapevano dare un nome.
E anche Deddy lo aveva capito.
" Secondo te non ho visto il modo in cui si mangiano con gli occhi a vicenda?
Non ho visto come ogni volta che possono si sorridono o si toccano. ?
Non ho visto come Sangio vorrebbe ammazzare chiunque la tocchi, la guardi per troppo tempo o faccia dei commenti fin troppo apprezzabili su di lei ?
Anche io sono protettivo, ma non come Sangio, perché io lo sono come un fratello, lui come altro, molto di più.
Un molto di più che cresce sempre. " Sussurrò Deddy osservando il cielo nuvoloso ma ricco di stelle.
" Allora perché non mi sembri contento quando si parla a loro come donna ?" Chiese Chiara sedendosi sulla sdraio quando il ragazzo fece la stessa cosa.
" Perché non li vedi? Litigano troppo ! " Disse lui con gli occhi bassi, mentendo.
E Chiara lo notò tanto da costringerlo ad alzare lo sguardo.
" Deddy " sussurò lei con tono autoritario, cercando di convincerlo.
" Perché se mai dovrebbero esserci dei problemi non vorrei che ci separassimo o che rimanessi solo.
Poi magari mettendosi assieme potrebbero pure scordarsi di me..." Ora a Chiara fu tutto più chiaro.

E sorrise teneramente pensando che le paure di Deddy non avevano nessuna senso.
" Non ho mai conosciuto un'amicizia così bella e duratura come quella vostra.
All'inizio ero un po' gelosa...quando vi vedevo seduti sul divano del salone, o in camera di mio fratello a parlare e divertirvi.
Poi diventando grande ho capito che voi 3 siete fatti per essere amici.
Create un mondo tutto vostro quando siete assieme.
Ed è qualcosa di bellissimo e indistruttibile.
Ci siete sempre l'uno per l'altro.
E continuerete a essere sempre così.
Anche quando Sangio e Giulia staranno assieme...se si metteranno assieme.
Pongono fine alle loro litigate quando tu ne hai bisogno.
E loro ci saranno sempre per te.
Tutti e 3 ci sarete sempre...pronti ad aiutarvi e a sostenervi sempre. "

" Ma sapete se per caso Giulia ce l'ha con me ?" Domandò Sangio prima di sedersi vicino a Deddy e Chiara e vedendo Giulia ,che dopo averlo visto, si allontanò da loro.
Chiara lo guardò torta e Deddy invece sorrise sconsolato.
" Certo che un fratello più intelligente me lo meritavo "disse Chiara iniziando a fulminarlo con lo sguardo.
" Davvero mi chiedi se Giulia ce l'ha con te ?
Ti rispondo io....ovvio che sì.
Sei proprio un cretino. " Continuò lei cercando di non tirargli la mela che stava mangiando in testa.
" Guai se ti sento lamentare quando vedi Sebastian e Giulia assieme perché ti fucilo".
" Ma io non ho fatto nulla..." Sussurrò Sangio scandalizzato dal modo in cui Chiara gli stava parlando e lo stava guardando.
" Il problema è questo.
Tu non hai fatto nulla, non hai detto nulla.
Io non ti capisco proprio " continuò Chiara cercando di mantenere la calma
" Ma mica posso vietarle qualcosa..."

" Ho seri dubbi se tu capisca o meno l'italiano" si intromise Deddy ricevendo un'occhiataccia da parte di Sangio.
" Sangio, Sebastian le ha chiesto di andare a convivere con lui per tre mesi a Milano...
E tu le hai detto che può farlo.
L'hai portata tra le braccia di quello.
Ora ti è chiaro ?" E senza aggiungere altro, Chiara si alzò e dopo aver lanciato un'occhiata anche a Deddy, entrambi lo lasciarono da solo, tra i suoi pensieri.

" Che coglione che sono  " gridò lui, sbattendo forte i pugni sul tavolo, alzandosi subito dopo, sotto gli sguardi sconcertati di tutti i presenti.
Proprio mentre correva via, riuscì però a scorgere in un angolo Sebastian e Raimondo.
Sembravano non volessero essere visti, ma Sangio si avvicinò quel poco per riuscire a sentire...il poco ma il giusto.

" Giulia che ti ha risposto ?" Domandò Raimondo, sussurandolo, cercando di non farsi sentire, guardando a destra e a sinistra.
" Ancora nulla...ma so che lei e quel Sangiovanni hanno litigato...come volevamo noi.
Per cui ci sono alte probabilità che mi dica di sì "
" Perfetto Sebastian...così un ballerina ce la portiamo da noi.
Poi la costringeremo a rimanere a Milano e la nostra scuola avrà un prestigio tutto nostro, diventando più famosa di questo scafascio."
" Stasera ci divertiamo con le ballerine ?"
Domandò Raimondo con il volto malizioso.
" Vi raggiungo dopo.
Purtroppo devo uscire con Giulia....giuro non la sopporto ...ha un risata rompi-timpani, e dei modi davvero bambineschi.
Peccato che è una gran ballerina con un fisico assurdo" Sussurrò Sebastian con un viscido sorriso malizioso.
" Ancora nulla ?"  Domandò Raimondo con sguardo allussivo
" Nha ma ben presto si. "
Entrambi sorrisero con un espressione viscida tanto da aumentare ancora di più la voglia di Sangio di spaccare a entrambi la faccia.
Ma non lo fece...doveva parlare con lei.

" Giulia c'è Sangio " Giulia si girò quando sua madre entrò in camera sua accompagnata dal ragazzo.
Non lo guardò nemmeno, continuando a guardare dentro l'armadio.
" Ehi" Sussurrò Sangio cercando di essere il più cordiale possibile,  avvicinandosi piano al letto per sedersi sopra ad esso.
" Che vuoi ?" Giulia continuò a non puntare i suoi occhi su di lui, per non cedere.
Perché il suo unico desiderio era quello di prenderlo a schiaffi.
" Volevo parlarti..." Continuò lui incerto avanzando con la mano verso il morbido materasso.
C'erano vestiti sparsi di qua e di là, un disordine che non le apparteneva.
Si fermò però quando, tra le sue mani si ritrovò qualcosa che lo fece arrossire terribilmente.
" Ma che cavolo è questo ?" Domandò lui isterico guardando con occhi fuori le orbite un perizoma di pizzo nero.
" Ma che fai ! " Giulia gridò con le guance rosse strappandogliele completamente d'in mano e nascondendole dietro la sua schiena.
" Tu indossi queste cose ?" Boccheggiò Sangio dopo qualche minuto di silenzio, ancora rosso in faccia, cercando di fare passare dalla sua mente l'immagine di lei con quel coso addosso.
" Questi di certo non sono affari tuoi...e comunque si.
Stasera ho deciso di fare il passo in avanti con Sebastian " Sussurrò lei cercando di mantenere il tono freddo mentre dentro di lei un fuoco divampava ardente.
Ma non per l'idea di Sebastian...anzi era leggermente in ansia e per niente sicura.
Sentiva calore per Sangio, perché solo la sua presenza, quella piccola scoperta, l'avevano scombussolata.

" Non puoi farlo!" Disse il ragazzo seriamente preoccupato, cercando di convincere Giulia a non andare, non con quel maiale.
" Non te l'ho chiesta la tua opinione.
Non mi interessa cosa pensi tu " disse lei gelida trascinandolo fuori dalla stanza e sbattendoli la porta della stanza in faccia, senza permettergli di rispondere.

Sangio capì che si riferiva a ciò che era successo tra i due qualche giorno prima e per la milionesima volta in 5 minuti si pentì di non aver fatto nulla.

" Giulia ti supplico...non puoi " continuò lui a battere i pugni forti contro la porta, con forza e tono supplicante.
" Non ti voglio né vedere né sentire.
Vattene " gridò lei e lui non poté fare altro che sprofondare ancora di più nella tristezza quando sentì un singhiozzo...
Quella notte due cuori infranti piansero a dirotto, separati da un'unica e sottile porta.

°E se mi guardi così °Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora