cap 26

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Giulia posizionò meglio il suo marshmallow sul bastoncino davanti a lei prima di risedersi tra le gambe di Sangio che la avvolse tra la sue braccia, lasciandole un bacio alla base del collo, dopo averle spostato leggermente il maglione.
"Non vedo l'ora che sia domani sera " Sussurrò Chiara accocolandosi meglio a Deddy che la strinse più forte a sé, passandole un braccio attorno alla spalla.
" Anche noi sorellina " scherzò Sangio facendo ridere le ragazze.
Tutti sapevano quanto i 2 ragazzi odiassero mettersi in tiro, con camicie, giacche e cravatte.
" Eddai...sarete sicuramente bellissimi" Chiara si scambiò uno sguardo eloquente con Giulia prima di riprendere parola.
" Poi, non potere fare sfigurare due come noi.
Pensa fratellino....se ti vesti male o peggio...non vieni proprio ci sarà qualcun'altro che ballerà o peggio guarderà Giulietta".
Giulia sentì la stretta attorno al suo corpo ancora più forte e un calore ancora più denso la invase.
" Bhe, Deddy mi sa che dovremmo imparare ad annodarci la cravatta"
La risata dei 4 ragazzi risuonò tra il rumore delle foglie d'autunno che ricadevano sul suolo, tra il vento che accarezzò i capelli di Giulia, provocandole brividi sulla pelle.
Brividi che scomparirono al tocco delle labbra di Sangio che accarezzò con la sua bocca quella porzione di pelle.
Pelle che si riscaldò, l'anima di Giulia che divenne fuoco.
Fuoco come quello che scoppiettava davanti ai 4 ragazzi....

" E poi si va a Parigi " Sussurrò Chiara con un sospiro sognante.
Lo stesso di Giulia che iniziò a giocare con le dita di Sangio che circondavano il suo ventre.
" Voi fate shopping e noi andiamo alla ricerca delle parigine " Deddy e Sangio si scambiarono uno sguardo malizioso.
Un sorriso che divenne subito una smorfia di dolore a causa del pizzicotto sul loro braccio da parte delle due ragazze.
" Domani io e Chiara andiamo a prendere i biglietti, venite pure voi ?
Entrambi i ragazzi si accorsero subito del cambiamento d'espressione nei volti di Giulia e Sangio.
Giulia abbassò lo sguardo triste, Sangio invece le accarezzò la guancia delicatamente, ma dai muscoli tesi del suo corpo, evidenti nonostante il maglione che indossava, traspariva la rabbia che provava.
" Noi domani mattina abbiamo quell'impegno" sia Chiara che Deddy subito si pentirono di aver riaperto quella ferita nella loro amica, di esserselo dimenticato.
"Però..." Iniziò Sangio ma fu interrotto subito da Giulia
" Però siccome andrà tutto bene, poi ti raggiungo e ci prepariamo assieme " disse Giulia lasciando sorpresi tutti.

Nemmeno lei poteva sapere quanto Sangio, Chiara e Deddy fossero orgogliosi di lei.
Era la ragazza più coraggiosa e forte che avessero mai visto.
Aveva dentro di lei una ferita profonda e aperta, eppure aveva fatto tutto da sola.
Certo, per lei erano stati fondamentali la vicinanza dei suoi amici, di Sangio, e della famiglia Damian.
Ma il grosso l'aveva fatto lei.
Aveva dimostrato a tutti che dietro a quella ragazza apparentemente dolce, tranquilla e piccolina, c'era una leonessa coraggiosa e forte.
Più forte di quanto pensava di essere.
Ed erano tremendamente fortunati ad averla nella loro vita.

" Sicura di voler entrare ?" Domandò Sangio con un suo braccio sulla spalla della ragazza quando entrambi si ritrovarono davanti la porta della casa dove Giulia era cresciuta.
Non si era minimamente avvicinata dopo la morte dei suoi genitori.
Ma quella sera, per il ballo di fine anno all'accademia aveva deciso che avrebbe indossato un abito di sua madre.
I suoi genitori erano sempre state delle persone molto eleganti e raffinate, ma sua madre era qualcosa che andava oltre la solita eleganza.
Risplendeva sempre e Giulia avrebbe tanto voluto essere come lei.
Aveva deciso che l'avrebbe portata con lei quella sera.
Indossando la collana che le aveva regalato il padre e un abito della madre.

" Ti fa ancora male la caviglia ?" Giulia alzò lo sguardo dal libro posato sopra le sue gambe "orgoglio e pregiudizio ".
Non lo sapeva nessuno, ma era il suo libro preferito.
" No, per ora no " Giulia sorrise quando suo padre si sedette di fronte a lei, sul suo letto.
" Menomale che c'erano Sangio e Deddy con te " Giulia quel pomeriggio durante gli allenamenti aveva avuto un brutto infortunio.
Inutile dire che la voce della sua caduta si era sparsa alla velocità della luce e che i suoi due migliori amici le erano stati vicini come una cozza fino a 2 minuti fa, quando Giulia fu costretta a cacciarli via di casa rendendosi conto dell'ora tarda.
" Cos'è quello papi ?" Domandò curiosa lei quando si accorse di una piccola scatolina nascosta nella mano di Carlito
" Hai fatto un regalo alla mamma ? Che bello!!
Cosa le hai comprato ? Vediamo dai" continuò a raffica, entusiasmandosi come una bimba davanti ai tanti regali il giorno di Natale.
" in realtà non è per mamma...
Ma è per te " Carlito vide sua figlia fermarsi di botto con un'espressione stupita sul volto, espressione che a poco a poco lasciò spazio a quel sorriso che lui amava alla follia
" Posso aprirlo vero ?
Ma papà non è ancora il mio compleanno, perché questo regalo ?" Carlito pensava di avere davanti a sé una Giulia di 5 anni, saltellava con tutti i capelli che le finivano davanti , comprendo gli occhi dai quali però era impossibile non notare la felicità che emanavano.
Proprio come quando molti anni prima suo padre ritornava dal lavoro e le portava un lecca lecca o le dava il bacino sulla guanciotta rossa e morbida.
" Mica deve essere per forza Natale o il tuo compleanno per farti un regalo.
L'ho visto e ho subito pensato che fosse perfetto per te " e lui capì che ci aveva azzeccato quando vide l'espressione di Giulia.
Davanti ai suoi occhi, custodita in quella piccola scatolina c'era una bellissima collana, con un ciondolo a forma di rosa.
Era tutto oro, ma al centro della rosa c'era un piccolo e raffinato punto luce blu.
Blu, come il suo colore preferito.
Blu come il colore del mare,
Il colore della libertà
Blu come gli occhi di Sangio.
Blu, il suo colore preferito.
Ma la sorpresa più bella apparve ai suoi occhi quando toccò quel punto luce e i petali della rosa piano piano si aprirono, portando alla luce una piccola ma bellissima foto.
Era Giulia con i suoi genitori.
Era la sua preferita.
Era il compleanno di Carlito che cercava di scappare dalla torta in faccia da parte della ragazza, mentre Susi l'aveva raggiunta.
Il tutto circondato dalla felicità, dall'amore di una famiglia che si amava incondizionatamente.

" Si, voglio indossare un vestito di mamma stasera " e aprendo la porta d'ingresso Giulia fu invasa dai ricordi e dal profumo di casa sua

Da quanto non lo sentiva...

" Certo che tua mamma aveva ottimi gusti " mormorò Sangio con la faccia infilata dentro l'armadio.
Giulia si era soffermata sulla fotografia del giorno del matrimonio dei suoi genitori, posizionata sul comodino della camera da letto.
Una lacrima scese incontrollata sulla sua guancia davanti al sorriso, alla felicità impossibile da non notare negli occhi dei suoi genitori quel giorno.

Almeno anche ora sono felici assieme.

Lacrima che subìto lasciò posto a una dolce risata quando sentì il rumore delle grucce cadere a terra e Sangio imprecarci contro.
Il ragazzo se n'era accorto...della tristezza di Giulia e stava per abbracciarla quando, non si accorse di essere inciampato contro un vestito.

" Sono bellissimi questi vestiti ma antipatici...e tu smettila di ridere " ultimò lui contagiato però anche lui stesso dalla stessa risata della ragazza.
" Allora di questo che ne dici ?" Sangio prese dall'armadio un vestito color pesca. Corto ma molto, fin troppo scollato
" Ehm no...troppo scollato" Sangio corrugò la fronte e ne prese un altro.
Dorato,dalle maniche lunghe e trasparenti, ma forse fin troppo corto
" Questo amore, quando ti inviterò a cena e saremo solo io e te " constatò Sangio riposando anche questo.
" Non vorrei passare l'intera serata ad uccidere gli uomini con lo sguardo " concluse lui, girandosi quel poco per vederla felice, seduta a gambe incrociate sul letto grande.
" Con questo il figlio di un collega di mio padre mi ha fatto la proposta di matrimonio ".
Giulia non poté non scoppiare a ridere all'espressione schifata con cui Sangio posò velocemente anche quel vestito.
" Ok...ora ci penso io " Osservò attentamente tutti i vestiti a disposizione fino a quando non trovò quello perfetto.
" Questo... è perfetto "
Giulia si alzò osservando attentamente quel vestito di seta lungo, di un celeste pastello, che scendeva lungo tutto il corpo arriciandosi al collo e lasciando la schiena scoperta.
Aveva ragione Sangio.
Quel vestito era perfetto.
Semplice ma che lasciava senza parole.

" Sarai incantevole " Sussurrò il ragazzo avvicinandosi alla ragazza abbracciandola, incustodendola tra il suo petto.
" No...ci sono ragazze che saranno alla loro quinta ora nel centro benessere più ricco e popolare della città.
Avranno la pelle liscia e morbida e saranno truccate divinamente." Mormorò lei senza guardarlo in faccia.
Il viso nascosto contro il suo petto.
Viso che Sangio alzò delicatamente, incastrando così i loro occhi.
" A me non interessa...non interessa a nessun ragazzo.
L'importante non è quanto trucco hai addosso o quante ora hai passato per farti bella.
A me piace la semplicità, la tua purezza, la tua bellezza così angelica, così cristallina.
Mi piace soprattutto cosa c'è qua dentro " e Sangio le toccò la testa
"...e cosa c'è qua dentro " e le loro mani si incontrarono all'altezza dei loro cuori.

" Tu sei bellissima Giulia.
Lo sei sempre stata.
E voi saperla una cosa ?
Ora ti faccio una promessa.
Davanti ai tuoi genitori"....Sangio si spostò leggermente, quel poco per prendere la fotografia,.prima posata sul comodino,.tra le mani e portarla davanti ai suoi occhi.
" Vi prometto che mai e poi mai, farò sentire brutta questa ragazza.
L'aiuterò a fare capire il suo valore, quanto bella è e quanta bellezza ancora deve fare uscire.
Mi prenderò cura di lei e l'amerò proprio come avete fatto voi " Giulia sorriso tra le braccia di Sangio acarrezzandogli i capelli.
" Ah e Susi...grazie per aver lasciato questi bellissimi vestiti a Giulia...hai ottimi gusti.
Carlito, tranquillo...la proteggerò io da ogni sguardo indiscreto "

" Cretino " Giulia scherzosamente gli diede un leggero colpo sul petto, ridendo, prima di essere avvolta tra le braccia del ricciolino.
" Ti amo,.ricordatelo sempre " mormorò lui, mani sulle sue guance, sguardi incastonati.
" Ti amo da morire " rispose di rimando lei prima di suggellare in un bacio profondo quelle parole. 

 



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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 11, 2022 ⏰

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