cap. 11

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Quella mattina Giulia si svegliò accarezzata dalle luci del sole fin troppo insistenti, forti per essere solo le prima ore della giornata
Con ancora gli occhi chiusi, tastò il materasso su cui riposava, pensando di ritrovarsi ancora sul divano della cucina.
Si sorprese, alzandosi di scatto, come a non crederci quando capì di trovarsi in camera nel suo letto.

" Mamma ?" Domandò ancora più stranita quando vide sua madre entrare in camera con un vassoio in mano.
" Oh buongiorno amore ...
Ecco qui c'è la colazione " Sussurrò sua madre sorridendole e sedendosi accanto a lei, dopo aver appoggiato il vassoio sul comodino
" ....hai dormito bene ?" Continuò la madre accarezzandole una guancia.

Giulia le sorrise, guardandola stranita. 
Susi era una madre molto dolce, amava riempire la figlia di coccole ma a causa del lavoro non aveva mai tempo.
" Mamma che ore sono ?" Domandò infatti la ragazza stringendosi tra le coperte e assaporandosi le dolci carezze di sua mamma.
" È mezzogiorno "
" Cosa ???
Oh Dio devo andare a danza.
Sono in ritardissimo...mi uccideranno...anche Deddy e Sangio " disse frenetica Giulia cercando di alzarsi dal letto, sotto lo sguardo divertito di sua madre che se la stava ridendo alla grande

"Stai tranquilla...stai lavorando tanto per ora e oggi è un giorno di riposo." Susi la tranquillizzò con una carezza sul viso.
" E poi guarda chi sono venuti a trovarti" Giulia seguì lo sguardo di sua madre e sulla soglia della sua camera da letto c'erano Deddy e Sangio, quest'ultimo con un pacchettino bianco in mano.
" Eccola la bella addormentata " Sussurrò Deddy entrando in stanza seguito da Sangio e sedendosi ai due lati del letto.

" Vi lascio soli " a Giulia però non passò inosservato lo sguardo che Susi e Sangio si scambiarono prima che la donna uscisse dalla stanza
" Perché quello sguardo?" Domandò infatti lei mettendosi seduta tra le coperte mentre Sangio la raggiungeva
" Nulla...abbiamo fatto solo una bella chiacchierata .
Tu come stai ?" Domandò lui sorridendo e a Giulia ritornarono in mente tutti i ricordi della sera precedente.
Il calore che aveva provato nel stare così stretta tra le sue braccia, il suo profumo che l'aveva cullata fino ad addormentarsi contro il suo petto, la delicatezza con cui l'aveva adagiata sul suo letto.
Si ricordava tutto...tutto tranne quelle parole che il ragazzo si era lasciato sfuggire.

" Sai che si sente la tua mancanza ?" Iniziò Deddy scambiandosi un veloce sguardo furbo con Sangio.
E Giulia capì che non l'avrebbero lasciata in pace nemmeno in quel momento.
" A voglia...Non avevamo nessuno che ci diceva cosa fare....nessuno che ci rompeva le palle..." Continuò Sangio con sguardo furbo e scherzoso.

" Stronzi...vi odio " rispose anche Giulia fintemente offesa e divertita lanciando un cuscino a Sangio che lo prese a volo grazie ai suoi ottimi riflessi.
" Mi dovete un gelato..." Continuò lei sotto lo sguardo furbo dei due migliori amici.
" Ma guardarla...."
" Poverina...ora pretende anche il gelato "
" Non solo ci ha lasciato soli..."
Giulia continuava a guardarli mentre piano piano i due ragazzi si avvicinavano a lei e troppo tardi capì di essere in trappola.
Infatti i due ragazzi saltarono sopra di lei, iniziando a torturarla con il solletico
" Basta vi giuro..." Li supplicò Giulia mentre Deddy le teneva ferma le braccia sopra le testa e Sangio le solleticava il fianco e la pancia.

"Ehm ehm " a quel suono, tutti e 3 si bloccarono e i ragazzi saltarono completamente fuori dal letto.

" Papà " gridò leggermente isterica Giulia, cercandosi di dare una sistemata.
Aveva i capelli disordinati, il pigiama era salito fino a metà coscia e due bottoni si erano aperti....
Inoltre stava supplicando di smetterla a  due ragazzi sdraiati sopra di lei...
Perfetto...bel tempismo Papi.

" Ragazzi potreste venire un attimo con me ?" Sangio e Deddy che erano come pietrificati seguirono in silenzio Carlito fino a lasciare Giulia da sola in camera.
Conosceva suo padre e non aveva mai avuto dei grossi problemi di gelosia.
O magari perché non c'era mai stata occasione.
Ma di certo trovarsi la figlia, con due ragazzi sul letto, seminuda non era la cosa migliore.

Scese velocemente le scale, indossando velocemente la vestaglia.
" Mamma dov'è finito papà ?" Domandò frettolosamente lei preoccupata per i suoi due migliori amici.
Non ci fu bisogno però di una risposta di Susi perché vide suo padre sbucare dalla porta dello studio di casa.

" Giulie che ci fai qui ?" Domandò Carlito sorridendo tranquillo...Giulia però non lo guardò.
I suoi occhi vagarono oltre le spalle di suo padre dove c'erano Deddy e Sangio, zitti e pietrificati come prima.
" Ehm forse ora è meglio che andiamo Giù" sussurrò Deddy davanti la ragazza.
Giulia li guardò stranita ma non disse nulla...anzi avanzò leggermente verso di loro per salutarli con un bacio sulla guancia, come facevano normalmente ma i due ragazzi arretrarono.
" Ciao Giulia " la salutò Sangio serio ponendoli la mano che Giulia strinse cercando di non scoppiare a ridere quando anche Deddy la salutò con una semplice stretta di mano.
Li vide andare via dietro suo padre e quando entrambi uscirono definitivamente dalla porta d'ingresso Giulia non poté non scoppiare in una fragorosa risata.

" È una nuova melodia questa " Sussurrò Giulia entrando in sala dove ad aspettarla c'era già Sangio, seduto a terra, appoggiato allo specchio intento a scrivere qualcosa che la ragazza non riuscì a leggere.
" Sto preparando una cover" rispose di rimando lui, sorridendo ancora di più quando Giulia lo salutò con un bacio sulla guancia e il suo sorriso inimitabile.
" No...non è la melodia della cover.
Quella la conosco.
Stavi canticchiando una nuova canzone " rispose lei arrotolandosi la maglietta, fin troppo lunga, rimanendo così a pancia scoperta.
" Ma non senti mai freddo tu ?" Domandò Sangio fermandosi fin troppo a lungo nell'osservare la pelle di Giulia bianca come un gelsomino e candida come la neve.
" Ballando no.
Appena mi fermo per un po' di tempo si, ma nel caso ho la tua felpa " rispose sorridendo lei prendendo una felpa grigia dal suo borsone.

" Non ci credo...ancora ce l'hai ?" Sangio non poté non sorridere.
Ora a lui quella felpa sicuramente non veniva più ma solo sapere che lei la teneva ancora lì, gli riscaldò il cuore.

Era una felpa che Sangio le aveva regalato quando entrambi avevano 15 anni.
Era una giornata frescosa e piovosa e Sangio le aveva prestato questa felpa per ripararla.
Giulia inizialmente aveva obiettato vedendo soprattutto come Sangio privandosi di quell'indumento, era  rimasto solo con una leggere maglietta di cotone.
Ma lui aveva insistito, chiudendole persino la zip e alzandole il cappuccio, per ripararla il più possibile.
Giulia, inconsapevolmente era arrossita a quel gesto e tutt'ora pensava che era  stata la cosa più romantica che qualcuno aveva mai fatto per lei.
Sangio di certo non credeva che l'amica l'avrebbe conservata per così tanto tempo.
" Certo e ancora mi viene " Sussurrò Giulia indossandola facendo notare come in realtà quella felpa continuasse a venirle leggermente larga.

"Riesco a sentire il tuo profumo...a infondermi calore nelle serate più buie... "

"Quant'è adorabile "

" Questo perché rimani sempre piccolina" rispose Sangio pizzicandole il naso, ridendo per la linguaggio divertita dell'amica...
" Proviamo...così riesci a sfruttare quella boccaccia per cantare ", le rispose lei dandoli un buffetto sul braccio e  posizionandosi al centro della stanza.

Da lontano, due persone, uno accanto a l'altro li guardavano attentamente

" Loro sono i migliori " Sussurrò il ragazzo di destra
..." Insieme a Deddy e Chiara.
Fanno una bella squadra " continuò lo stesso ragazzo tenendo lo sguardo fisso sulla ballerina.
" Sono migliori solo quando stanno assieme.
Lui sarebbe perso senza di lei." Ripose l'altro dalla voce più profonda, più roca.
" Io provo a separarli...ma guarda come si guardano ?" Continuò l'atro con una smorfia di disgusto quando vide entrambi i ragazzi sorridersi con occhi che spiegavano tutto
" Tu continua a fare finta che lei ti interessi...poi ci pensiamo al dopo "

L'unico problema era che per quanto i due ragazzi si separavano, si allontanavano, ritornavano sempre l'uno tra le braccia dell'altro.
E questo sarebbe successo sempre e per sempre.
Nessuno sarebbe mai riuscito a separarli definitamente.

°E se mi guardi così °Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora