cap. 21

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" Ciao Giulietta" Giulia stava camminando tra i corridoi dell'accademia.
Le braccia ricoperte di libri, il borsone cadente pesante sulla sua spalla e la testa china tanto da non accorgersi di essere arrivata vicino alla porta della segreteria dove una sorridente Maria la stava guardando.
" Ciao Maria " Giulia cercò in tutti i modi di mascherare tutta la sofferenza che provava in quel momento con un sorriso spento.
Un sorriso finto persino agli occhi della donna che ormai aveva imparato a conoscere fin troppo bene la ragazza.
Era spenta, gli occhi non le brillavano nonostante le labbra curvate in un flebile sorriso.

" Tutto bene ?" Domandò Maria Accorgendosi subito che Qualcosa non andava stringendola in un abbraccio affettuoso, quasi materno.
Giulia annuì contro la spalla della donna, stringendosi ancora di più contro quell'abbraccio, come a volere nascondere tutta la sofferenza tra quelle braccia e quel calore.
Quando una lacrima però prepotentemente cadde, strisciando velocemente sulla sua guancia, le due donne furono interrotte dall'arrivo di una terza persona....Alessandro.

Giulia si asciugò velocemente quella lacrima, pensando che fosse passata inosservata, ma Maria aveva notato tutto, con sguardo scettico e interrogativo, pensando anche di sapere chi fosse la causa di quel stato d'animo.

" Dammi questi libri...pesano il doppio di te " Dopo qualche minuto Maria era stata richiamata da Raffaella, lasciando così Giulia e Alessandro da soli.
Giulia gli sorrise cordiale, sospirando leggermente quando sentì le braccia più leggere, tolto il peso di tutti quei libri.
" Tutto apposto ? Sembri così triste, stanca ..." Giulia sorrise stanca, alle parole di Alessandro, sentendosi leggermente a disagio, quando alzando lo sguardo vide che lui la stava già osservando.
In realtà non le aveva tolto gli occhi di dosso da quando l'aveva vista da lontano.
E quello sguardo da pesce lesso davanti alla ragazza non era passato inosservato ai due ragazzi che si stavano avvicinando verso di loro.
Uno dei due in particolare, aveva gli occhi ridotti a due fessure e le mani rinchiusi in pugni.

" Penso che dovresti levare la tua mano dal suo volto "
La mano di Alessandro che stava accarezzando delicatamente il volto di Giulia, si tolse in uno scatto spaventato dal tono della voce di Sangio che si trovava proprio davanti ai due ragazzi.
Leggermente indietro, alle sue spalle, un Deddy, guardava in silenzio la scena, consapevole che non sarebbe finita per niente bene.
E ne ebbe la conferma quando vide le nocche delle mani di Sangio diventare pericolosamente bianche cadavere e goccioline di sangue cadere dalla pelle graffiata dalle sue stesse unghie.

" Penso che non debba essere tu a dirmi cosa fare o meno "
(" Aiaiai")" pensò Deddy, vedendo il fumo fuoriuscire dalle orecchie di Sangio e le sue guance diventare rosso pomodoro.
Sangio avanzò con sguardo duro, tenendo i suoi occhi, ormai neri e rossi, incollati a quelli del povero Alessandro, che capì di aver sbagliato a rispondere al ragazzo.

" Ci vediamo in biblioteca Alessandro " Giulia che per tutto il tempo era rimasta in silenzio, aprì bocca, abbassando il suo sguardo non appena sentì lo sguardo di Sangio addosso.
Alessandro la guardò, indeciso se lasciarla o meno da sola, poi rivolse il suo sguardo su Deddy che apparentemente sembrava tranquillo, anche se con gli occhi gli gridava di ascoltare le parole di Giulia.
Ed infine incrociò gli occhi  di Sangio, e quelle fiamme che vide al posto delle solite e uniche pozze azzurre, lo smossero ad allontarsi da loro, sempre dopo aver lasciato un ultimo e intenso sguardo a Giulia che gli sorrise amichevole.
Un sorriso che seppur innocente non piacque a Sangio.

Giulia si girò puntando il suo sguardo solo verso Deddy, anche se il suo corpo era stato attraversato da numerosi brividi, al sentire gli occhi di Sangio addosso.
Non poteva farci nulla, poteva anche essere incazzata con lui, delusa, ma il suo corpo, lei stessa, davanti a tutta quella bellezza e perché no...anche stronzaggine, avrebbe reagito sempre allo stesso modo.

°E se mi guardi così °Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora