cap. 13

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" sai che non è per niente carino lasciare gli invitati da soli? " Disse Sangio raggiungendo Giulia che era uscita fuori, nel balcone, non sopportando più tutta quella gente che aveva reso soffocante l'interno di casa sua.
" Scusa...e scusami se stai passando una delle serate  più noiose della tua vita " rispose Giulia rannicchiandosi contro il suo corpo.
Svampita com'era, era uscita fuori senza portarsi nessuna giacca e stava completamente congelando dato che l'abito che indossava lasciava scoperte le sue spalle.
" Scherzi ?
È una delle serate più divertenti della mia vita.
Tuo nonno mi ha detto dei trucchetti per risolvere quel cubo " disse lui sorridente, raggiungendo la ragazza appoggiandosi alla ringhiera del balcone tanto da strusciare il suo braccio con quello di Giulia.
" In realtà io ho il foglio con tutte le soluzioni " Sangio si girò guardandola stupito mentre Giulia cercava di non scoppiargli a ridere in faccia.
" Brutta...."
" No, non si dicono le parolacce ", sussurrò lei divertita bloccandoli la bocca con la sua mano, ricevendo un'occhiataccia da parte del ragazzo.
" Sei congelata tieni " continuò lui quando sfiorò il braccio della ballerina, che in quel preciso istante fu percorso da brividi.
Brividi che aumentarono quando sentì il tessuto della sua giacca appoggiarsi alla sua spalla... il suo profumo sulla sua pelle.
" Ma così tu muori dal freddo " Sussurrò lei arrossendo davanti a quel gesto così semplice ma che le aveva scaldato il cuore.
Amava le piccoli attenzioni.
E Sangio era uno che di attenzioni a Giulia ne riservava tantissime.

" Nha...non voglio avere sulla coscienza una Giulia raffreddata e con la febbre " Giulia lo spintonò ridendo.
Una risata a cui si aggiunse anche quella di Sangio.
Una risata che giunse alle orecchie di sua nonna che avendo l'accortezza, a differenza di Giulia, indossò il giubbotto, prima di uscire nel balcone per raggiungerli
" Eccovi ragazzi... lì ci sono stati dei baci tra le bellissime coppiette eppure la più bella mancava all'appello " Sangio e Giulia si guardarono interrogativi sotto il sorriso smagliante della nonna della ragazza.
Solo dopo i due ragazzi notarono una piccola scatolina, scoprendo subito in seguito, ciò che nascondeva...un piccolo vischio.
" Quando ero piccola, il primo bacio l'ho dato sotto il vischio" iniziò la nonna mentre Giulia inghiottiva la saliva, capendo subito di essere nei guai.

Guai che provocarono un certo calore in tutto il suo corpo.

..." So che non è il vostro primo bacio "...

E qui c'ha azzeccato pensarono assieme Giulia e Sangio, sorridendo incosciamente.

Sorriso che non passò inosservato alla nonna.
" Mancate solo voi a baciarvi sotto il vischio " e qui Giulia guardò istintavamente Sangio che però sorrise tranquillamente.
" E voglio vedervi...siete così carini " ultimò la donna mentre Giulia la guardava imbarazzata.
" Nonna " gridò lei quasi isterica mentre Sangio se la rideva.
" Eddai Giulia non fare la timida " continuò l'anziana  con sguardo maliziosa facendo arrossire ancora di più la ragazza.
" Tranquilla non la deluderemo " la mascella di Giulia toccò quasi terra alle parole del ragazzo, quasi inconsapevole di ciò che aveva provocato.
" bravo ragazzo, così si fa " la nonna sorrise vittoriosa, battendo persino le mani,mentre dava il vischio a Sangio.

Il ragazzo si avvicinò a Giulia che continuava a stare ferma, stupita, da quella presa di potere da parte dal ragazzo.
Divenne ancora più seria, sentendo il suo cuore battere all'impazzata quando Sangio, la prese possessivamente tra le sue braccia, cingendole la vita con un braccio, tenendola talmente vicino a lui tanto da fare scontrare i loro respiri e sentire battere i loro cuori.

Sangio sembrava ubriaco.
Era ubriaco di Giulia...della sua bellezza, del suo calore, del suo profumo, della sua risata, del suo sorriso.
Era semplicemente ubriaco di Lei.
E desiderava baciarla sempre... soprattutto in quel momento.
Più bella di sempre.
Ormai aveva perso la testa..ne era consapevole.

Accarezzandole la guancia, si avvicinò ancora di più a lei, tanto da sentire già il sapore delle sue labbra.
Erano infuocati entrambi e nessuno avrebbe mai creduto che in realtà non erano veramente fidanzati.
Perché sembravano una di quelle coppie che stavano assieme da anni.
E non capirono più nulla entrambi quando le loro labbra si incontrarono, scatenando come la prima volta che era successo, un tornado di scintille.
Non si accorsero nemmeno che la nonna se ne era andata via, lasciandoli soli in quel turbine di emozioni, di amore esistente ma a loro ancora sconosciuto.
Eppure entrambi non poterono fare altro che pensare ad una cosa....

L'anno nuovo  era iniziato nei migliori dei modi.

" Oddio mi hai fatto spaventare" gridò Giulia quando si ritrovò intrappolata al muro, contro il corpo di Sebastian.
" Ti ho vista da sola.... è da tanto che non ci vediamo " continuò il ragazzo guardandola malizioso.
Giulia però si allontanò leggermente da lui, sorridendogli cortesemente.
" Ho un notizia da darti..." Iniziò lui, accarezzando un braccio della ragazza.
" Cosa ?" Domandò lei, legandosi i capelli dopo una estenuante ora di danza classica.
" Per tre mesi  dovrei andare a Milano.
E mi chiedevo se nel caso volessi venire anche tu con me. " Giulia si fermò a guardarlo.
" Sempre per questioni di danza...e sono sicuro di potere trovare un posto anche per te.
Sei una bravissima ballerina e molto ambita " continuò lui ma Giulia non lo stava ascoltando già da un bel po'.
Stava pensando ad altro o meglio dire a qualcun'altro....
" Così nel frattempo posso farti conoscere la mia famiglia..." A quelle parole Giulia si fermò a guardarlo.
Non se lo spiegava nemmeno lei, ma aveva pensato, fin dall'inizio sempre e solo a Sangio.
C'era qualcosa che la bloccava da rispondere al ragazzo.
" Ti faccio sapere...ora devo andare " disse Giulia non curandosi nemmeno di sistemarsi.

Indossava una felpa, non abbastanza grande da poterle colpire le gambe ricoperte da semplici collant, un body nero e una gonna bianca e leggera che però non copriva assolutamente nulla, soprattutto le sue forme, fin troppo accentuate.
Non fece caso agli sguardi dei passanti, che la guardavano straniti, come se fosse impazzita e forse era proprio così....e sfuggì ad alcuni sguardi malizioso, facendo finta di non sentire alcuni fischi di apprezzamento.
Non rispose nemmeno a Chiara che parlando con alcune amiche la richiamò.
Solo entrando in palestra, dove sapeva che ci avrebbe trovato il diretto interessato, si sentì leggermente osservata.

" Ehi Esa ma che hai visto ...?" Domandò Sangio quando colpi facilmente il suo amico.
Capì subito dopo, girandosi verso la direzione di Esa cosa o meglio chi lo aveva imbambolato.
Era Giulia e stava camminando dritta verso la sua direzione.
Senza dirgli nulla, arrivata dritta davanti a lui, lo guardò seria,lo tirò per il braccio, trascinandolo verso il bagno, sotto lo sguardo sbigottito di tutto e soprattutto quello di Sangio che nel frattempo stava fulminando chiunque osasse guardarle il fondoschiena.
E senza pensarci più di tanto si spostò leggermente indietro la ragazza, coprendola così con il suo corpo.

" Dammi un motivo per cui non dovrei accettare di trasferirmi per 3 mesi a Milano con Sebastian " Sussurrò d'un fiato Giulia, davanti a Sangio appoggiato al muro del bagno deserto
" Cosa ?" Domandò lui isterico captando  solo le parole  Milano e Sebastian di quella frase.
" Dammi un motivo per cui non dovrei andare con Sebastian. A Milano. Per 3 mesi" Scendi bene questa volta Giulia continuando a perforarlo con gli occhi.

" Sei libera di scegliere tu cosa fare della tua vita " rispose Sangio dopo qualche minuto con voce dalla quale non traspariva nessun sentimento.
Lui non avrebbe voluto... assolutamente.
Giulia gli mancava perennemente...anche quando non si vedevano per mezz'ora... pensiamo per 3 mesi.
Poi solo il pensiero di saperla vicino a Sebastian e lontano da lui, gli fece ribollire il sangue nelle vene.
Ma non ebbe il coraggio di dire nulla...non tutto ciò che provava realmente.
In quel momento, se solo fosse stato coraggioso, l'avrebbe sbattuta al muro  per baciarla e farla sua...per sempre.
E invece vide Giulia uscire da quel bagno , trattenendosi le lacrime.

E di nuovo quella quiete che avevano trovato, era andata via scemando...

°E se mi guardi così °Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora