Cap.33 lettera

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"Amore mio, cosa mai posso dirti per spiegare la mia decisione? Nulla, se non che il destino ha scelto per noi.

Inesorabile e implacabile ha tracciato con la penna il percorso da seguire, non siamo nulla nelle sue mani di burattinaio.

Quante volte hai detto che la tua vita era stata segnata del destino? Che non potevi nulla contro di lui, non opporti ma accettare che vada nel modo da lui scelto.

La vita ti ha inviato la possibilità della felicità e non sono io, mio malgrado.

La famiglia, l'unione che non hai mai conosciuto da piccolo ti si è svelata ora con un bambino in arrivo, non sprecarla, non essere così presuntuoso da poterla rifiutare, noi non possiamo farlo.

Parlo al plurale dicendo non possiamo, perché la tua felicità è anche la mia, penso che in questo modo tu la possa realizzare.

Un figlio ti cambia la vita, l'ho sempre pensata così e continuerò a farlo.

I giorni a Las Vegas sono stati meravigliosi, mi hanno rivelato il nostro amore, ma hanno anche scoperto che non è possibile costruire la propria felicità sull'infelicità altrui, sembra una frase fatta ma non è così.

Forse mi manca il coraggio, ma voglio che non ti sia negato il diritto di essere pienamente padre e non voglio necessariamente toglierla ad un figlio.

La mia vita sarà lontana da te, ma il mio cuore ti apparterrà sempre, voglio che tu lo sappia, non rinuncio a te così facilmente come potresti credere ma non riesco a capire le tue scelte passate e mi manca il coraggio di capirle.

La tua angoscia spero venga sollevata con la costruzione di una famiglia, e la nascita di un figlio che trasformi anche te.

Questo è il potere che hanno i figli.

Non ci sarà un attimo della mia vita in cui il mio pensiero non sarà rivolto a te, ma giuro a me stessa che sarò serena perché so che tu sarai felice così."

Questa lettera l'ho letta centinaia di volte e ogni stramaledetta volta non la riesco a capire.

Si è seduta sul podio della verità assoluta asserendo che io sarei stato felice con Carrie e il bambino.

Se fosse qui davanti a me le direi che è pazza, completamente pazza a pensarla in questo modo, non mi ha fatto spiegare nulla sulle accuse lanciate da Paul e nemmeno sulla versione che immagino, sia stata esaustiva di Lora.

Ma doveva ascoltare me e il mio cuore, quello che avevamo da dirgli.

Non riesco più a mettermi in contatto con lei, ha cambiato il numero del cellulare,  risulta disattivato e sua madre è un muro invalicabile.
È una sua scelta tagliarmi completamente fuori dalla sua vita.

Con Paul ci evitiamo, adesso lui passa più tempo alla sede di Chicago e abbiamo poche occasioni di vederci.

Non che lo volessi.

È passato un mese esatto dall'ultima volta che l'ho vista, un mese che non sento la sua voce e la sua risata, un mese da quando non vedo i suoi occhi verdi.

Non ci credevoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora