XI - ᴊᴜᴍᴘ ᴛʜᴇɴ ꜰᴀʟʟ

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Kenma si risveglió urlando e scalpitando come un forsennato.

Oikawa tentò di calmarlo cingendogli le spalle, ma fu del tutto inutile.

Il biondino scacció in malo modo la presa del mago e indietreggió terrorizzato fino a sbattere la schiena contro un albero.

Aveva la stessa espressione di qualcuno che aveva appena visto un fantasma.

-Kenma- Lo chiamó piano -Va tutto bene. Sei al sicuro adesso.-

Il ragazzo si guardò attorno irrequieto e Oikawa ipotizzó non avesse ancora realizzato di essere tornato nella foresta.

Non che avesse mai lasciato il bosco, in ogni caso.

Toru lo aveva tenuto d'occhio anche mentre la sua mente viaggiava a miglia di distanza.

-Kenma-chan?- Provó ancora, suscitando in lui una reazione di sorpresa.

-Stammi lontano.- Gli intimó il ragazzo, fissandolo con gli occhi spalancati. -Sei... sei un mostro.-

-Cosa?- Oikawa si strozzó con la sua stessa saliva -No!-

-Come hai potuto fargli questo?- Sussurró mentre ogni centimetro del suo corpo sembrava irradiare rabbia allo stato puro.

Oikawa scosse freneticamente la testa: - No! I-io...-

-Quello che mi hai fatto vedere... ciò che hai fatto vedere a Kuroo...- Era sul punto di scoppiare a piangere -Sei davvero crudele.-

-Ti avevo avvertito! Ti avevo detto che ci sarebbero state delle conseguenze!-

-Hai ucciso Kuroo davanti ai miei occhi!- Esplose l'altro -Quella notte sarebbe dovuto sopravvivere, e invece l'ho visto morire sotto le macerie!-

-Non è stata colpa mia! Non posso controllare le visioni degli incantesimi di stordimento!-

Kenma si bloccò di colpo. -Cosa?-

-Ogni scenario si adatta alla persona che è stata colpita dal sortilegio.- Spiegó Oikawa -L'incantesimo fruga tra i tuoi ricordi e riporta in vita momenti diversi in base al soggetto.-

Kenma deglutì a vuoto.
-Ma io non ho mai visto crollare la casa di Kuroo.-

-Questo perché la mia magia è capace di far risorgere anche gli scenari più profondi della tua immaginazione.-

Oikawa addolcì il tono di voce e si avvicinò con cautela al ragazzo.

-Non ha importanza che i fatti siano accaduti realmente, se la tua fantasia nasconde un terrore molto più profondo.-

-Quindi il tuo incantesimo consiste in questo. Stordisci gli avversari riavvivando le loro paure.-

Toru abbassó il capo e prese un bel respiro.

Si sentiva trafitto dallo sguardo di Kenma.

-Non esattamente.-

Non aveva bisogno di alzare la testa per sapere che l'altro lo stava squadrando con un certo sconcerto.

-Esistono diverse tipologie di magia e un mago è capace di manovrare incantesimi che richiedano solo la sua specializzazione. Ad esempio- Spiegó -Io non potrei mai dedicarmi a malefici che necessitino la magia Elementale.-

Kenma parve ancora più confuso di prima.

-Non riuscirei a controllare il flusso di un fiume o a muovere delle rocce senza anni di studio e pratica. È praticamente impossibile che uno stregone appartenente ad un'altra classe impari a gestire un tipo di magia diverso da quello attribuitogli alla nascita. Questo però non significa che non ci siano formule o malíe praticabili indipendentemente dal tuo rango.-

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