XV - ᴛᴏᴅᴀʏ ᴡᴀꜱ ᴀ ꜰᴀɪʀʏᴛᴀʟᴇ

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Kenma non aveva mai sospettato di soffrire di aracnofobia, almeno fino a quel momento.

Un aculeo ricurvo delle stesse dimensioni del suo pugnale si piantò nel terreno, seguito a ruota da sette zampe deformi.

Le mandibole lucide protendevano dalla bocca come zanne e gli occhi privi di palpebre sembravano infervorati all'idea di banchettare con tutti i presenti.

Il ragazzo era convinto di aver raggiunto il limite massimo del terrore alla vista dell'Auhiztol, ma si dovette ricredere.

Il mostro, che aveva risalito il pendio, si mosse in avanti con la stessa innocenza di un gatto pronto a saltare sulla sua preda.

Valutò due opzioni possibili: la creatura si stava prendendo tutto il tempo del mondo, oppure era molto lenta.

Kenma si augurò che fosse molto lenta.

Il primo a trovare il coraggio di fare un passo in avanti fu Kuroo.

-Bene. Uh.- Deglutì a fatica e fissò terrorizzato la bestia ripugnante. -Qualcuno ha paura dei ragni? Perchè io ho paura dei ragni.-

-Come ho già detto, non è un semplice ragno.- Intervenne Oikawa. -Fa parte dei demoni Yokai.-

Gli occhi assassini scintillarono come se il mostro avesse riconosciuto quella parola.

-Ho letto di loro quando ho studiato le apparizioni e gli spettri maligni.- Proseguì il mago, allargando le braccia e richiamando una scintilla di magia rossa su entrambi i palmi. -E' un Tsuchigumo.-

Quel nome non disse assolutamente nulla a Kenma, ma il ragazzo venne ugualmente percorso da un brivido.

Essere attaccati da un essere mitologico scomparso centinaia di secoli prima? Sfortuna.

Essere attaccati da due esseri mitologici nell'arco di una settimana? Andava ben oltre la semplice coincidenza.

Oikawa roteò il polso con destrezza e scaricò parte dell'incantesimo sul volto agghiacciante del ragno.

La sfera impregnata di energia color rubino si infranse sulla guancia dell'essere senza recargli il benchè minimo danno.

Il Tsuchigumo sibilò infastidito e Oikawa barcollò all'indietro.

-Proprio come sospettavo.- Disse, senza mai distogliere lo sguardo dall'avversario. -Al contrario dell'Ahuiztol, i demoni non si possono battere con incantesimi del mio livello.-

Kenma sentì Kuroo imprecare un istante prima che il ragno decidesse di rispondere all'attacco impiantando una zampa a meno di una spanna da Iwaizumi.

La guardia si scansò giusto in tempo e ne approfittò per tranciare di netto la zampa anteriore.

L'aculeo non si spostò mentre la spada rimbalzò con un forte clangore.

-Non è possibile...- Momorò il ragazzo.

-Sparpagliatevi!- Ordinò Oikawa e, per una volta, Kenma fu felice di obbedire ai suoi comandi.

Suna si tramutò in volpe e, dopo essersi scambiato un'intesa con Osamu, prese a correre lontano dal sentiero.

Atsumu zoppicò fino ad un piccolo avvallamento e si lasciò cadere oltre esso.

Vide Akaashi rifugiarsi dietro un tronco e pensò di fare lo stesso, ma un sentimento di appressione lo inchiodò sul posto.

Il cuore gli batteva a mille mentre tutte le sue sicurezze vacillavano.

-Kenma!- Sentì urlare, ma i suoi piedi erano pesanti quanto il piombo.

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