Capitolo 34

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Kendall 's Pov
Scendiamo le scale e nel salotto troviamo una scena al quanto insolita.

"Paige." Richiamo l'attenzione della mulatta, che sta parlando con la madre di April. La mia ragazza sbuffa e si va a sedere al fianco di Lauren sul divano. Adesso io e Paige abbiamo gli sguardi di Lauren, Rue, April e Giulia, che non capisce nulla della situazione, puntati addosso.

"Oh eccola, vi lascio ragazze. Corro fuori." Michelle scappa fuori come una furia.

"Kendall, volevo darti gli auguri." Sorride la corvina guardandomi. Infilo le mani nelle tasche del pantalone e abbasso la testa. Quando sto per parlare April mi precede.

"Non hai un telefono?" Commenta acida.

"April." La guardo male e lei rotea gli occhi al cielo.

"Posso parlarti da sola?" Paige ignora April e si avvicina. Automaticamente mi allontano senza guardarla. "Non farò nulla, per favore." Deglutisce. Alzo lo sguardo e quando vedo i suoi occhi mi sento morire. Sono così...vuoti.

"Si." Sussurro.

"No." April si alza dal divano.

"Ci metteremo oltre la vetrata, così potrai controllarmi." Propone Paige. April ci riflette un po' e annuisce. Usciamo fuori restando in silenzio per alcuni minuti.

"Che succede?" Domando, avendo sempre lo sguardo basso, e avrei davvero voluto non farlo.

"Sto morendo." Alzo piano la testa e quando incrocio il suo sguardo triste, alcune lacrime cominciano a scendere. "Tadaaan." Scuote le mani mentre piange. Guardo verso April, che sta in piedi a braccia conserte con uno sguardo sospetto. Contraggo la mascella e tra le lacrime l'abbraccio.

La stringo forte mentre riversa tutte le sue lacrime su di me e i suoi gemiti di dolore vengono ovattati dal mio corpo. Le accarezzo i capelli delicatamente, sperando di rassicurarla anche se in queste situazioni c'è poco da fare. 

"Quando l'hai saputo?" Sussurro staccandomi appena così da poter parlare con lei guardandola negl'occhi.

"Stamattina. Il dottor Martin è venuto a casa e mi ha dato questa sorpresa di Pasqua." Ridacchia asciugandosi le lacrime come una bambina. Sorrido portando una mano sulla sua guancia asciugandole al posto suo.

"Il mio organismo non risponde più alla chemio e ai medicinali, pensano mi restino 2 mesi." Chiude gli occhi cacciando altre lacrime.

"Perché sei venuta da me?" 

"Perché sei la prima persona che mi è venuta in mente quando me l'hanno detto." Riapre gli occhi sorridendomi.

"Non so cosa dirti Paige, io non...non . . ." 

"Non voglio che tu dica qualcosa. Voglio solo abbracciarti." E mi abbraccia ma stavolta, April viene verso di noi come una furia.

"Paige penso che sia arrivato il momento che tu te ne vada." Ordina acida.

"April, Paige..." Mi stacco ma prima che possa dire tutto, Paige mi blocca.

"Me ne stavo per andare." Sorride salutandomi e se ne va. Si volta guardandomi e mi sento morire di nuovo.

"L'hai abbracciata." Dice April.

"Era solo un abbraccio." Rispondo senza guardarla perché il mio sguardo è ancora puntato su Paige che se ne va.

"Kendall." Mi gira la faccia. "Che ti ha detto? Sembra che tu abbia visto un morto." Mi guarda preoccupata.

"Nulla, voleva scusarsi per l'altra sera." Contraggo la mascella e torno dentro. Sorpasso Lauren e Rue e salgo sopra. Prendo il telefono e mando un messaggio a Paige buttandomi sul letto.

L'amore oltre la malattiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora