Capitolo 28

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Kendall 's Pov.

"Ce la faccio da sola, tranquille." Sbuffo spostando la mano di  Madison mentre esco dall'auto.

 Sono passate due settimane da quel episodio con Paige in ospedale, abbiamo continuato a parlare come se nulla fosse ma a ogni suo movimento di troppo, mi allontanavo. Fortunatamente lei ha finito quella stessa settimana il ciclo di chemio e io ho potuto avere del tempo per pensare; pensare se dire ad April dei sentimenti di Paige oppure no.

Adesso tra me e April va tutto bene anzi benissimo, abbiamo passato tutti i pomeriggi e quasi tutte le notti insieme invece i fine settimana stava con me dalla mattina fino al pomeriggio mentre la sera obbligavo Lauren e Rue a farla uscire per non farle passare 2 settimane piene in ospedale. Madison ha provato più volte a farmi dire ad April di Paige ma non volevo metterle in testa paranoie inutile, senza capo ne coda.

Il giorno in cui Paige se ne stava andando è venuta a salutarmi. E' rimasta con me e April per più o meno mezz'ora ed è stata una mezz'ora di fuoco. April stava sdraiata con me nel letto mentre Paige dall'altro lato seduta sulla poltrona. Ogni volta che Paige sfiorava o giocava con la mia mano, sentivo April sbuffare e ciò creava parecchio disappunto da parte della corvina. Poi se n'è andata salutandomi con un abbraccio e un bacio sulla guancia e allontanandosi è rimasta a fissarmi per un millesimo di secondo.

Prima di uscire dalla stanza mi ha lasciato il suo numero così da poterci sentire ma in realtà ancora devo mandarle un messaggio. Quando Paige ha varcato la porta andandosene April ha cacciato un urlo stridulo ma poi si è calmata, per modo di dire, cominciando a mandare frecciatine a ogni minima cosa che le dicevo, facendomi sorridere e ridere per il suo lato innocentemente geloso.

Ma adesso sono qui, sul mio divano mentre April e Madison preparano il pranzo. Sono parecchio stanca, il vomito ogni tanto torna mentre la stanchezza è talmente forte che certe volte cado in catalessi.

"Sai pulcino-" Mi raggiunge April sedendosi al mio fianco. "-a Pasqua verranno i miei parenti dall'Italia e mi chiedevo se vi andasse di unirvi." Sorride mentre accarezza i miei capelli. La guardo per poi socchiudere gli occhi mentre mi sdraio sulle sue gambe.

"Per me va bene." Sussurro mentre mi metto a pancia in su. Lei porta una mano sulla mia faccia e inizia ad accarezzare la mia guancia. "Hai la mano fredda." Sorrido per la bella sensazione.

"Non sembra infastidirti la cosa." Sussurra a sua volta.

"Infatti non m'infastidisce anzi mi rilassa." Chiudo completamente gli occhi godendomi le sue carezze.

"Sei stanca?" 

"Si." Respiro più lentamente quando inizia a segnare i bordi delle mie labbra con l'indice.

"Vuoi andare a dormire?" Domanda ancora ma faccio segno di no con la testa.

"Sto bene qui grazie." Apro gli occhi e la guardo mentre sorride.

"Dai piccioncine, venite a mangiare." Si affaccia dalla finestra Madison. Mi alzo lentamente a sedere lasciando libera April, che dopo poco si alza in piedi e mi aiuta ad alzarmi. Faccio una smorfia di dolore ma cerco di nasconderla fallendo.

"Non fare la dura piccolo pulcino." Mi da un bacio a fior di labbra sorridendomi ancora.

"Non ti sfugge nulla eh." Ridacchio, lei fa segno di no con la testa e mi aiuta ad andare in cucina.  Mangiamo tra battutine e risate varie e Madison mi mette al corrente che domani partirà per L.A e ci starà per una settimana perchè ha delle faccende da sbrigare.

"Quindi...andrai da April." Esordisce mia sorella d'un tratto facendomi quasi affogare e ciò fa apparire dell'espressioni crucciate da parte di entrambe.

L'amore oltre la malattiaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora