Capitolo XLIX

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Things aren't always what they seem to be
Do you understand the things that you've been seein'?
Come on, come on, come on
Do you understand the things that you've been dreamin'?
Come a little closer, then you'll see
- Cage The Elephant


"Se me lo avessi detto non ti avrei assecondata."

"Suvvia, non facciamone un dramma."

Thalia era in piedi, tenuta ferma contro un albero con la magia di Jamilah. La sua testa pendeva verso il basso, l'effetto soporifero sarebbe durato per qualche altro minuto. A qualche metro di distanza, Skye era seduta, incosciente, a terra, con la schiena appoggiata ad un tronco, libera da restrizioni.

"Tutto questo," disse trattenendo la rabbia, "sta mettendo a rischio la possibilità di ricreare un rapporto con lei. Mia figlia vuole conosce sua zia e sono costretto a dirle di no, ogni volta!"

Aruel fece un respiro profondo. Molte volte si era dovuto confrontare con la durezza di Anaan, con il suo ben nascosto cinismo. Nessuno la conosceva meglio di lui, ma nonostante tutto, la donna continuava a stupirlo, e cadeva sempre nei suoi imbrogli.

"Devi aiutarmi con una cosa," gli aveva detto la vecchia. "Vai da Hector, digli di preparare i lupi, devono nascondersi nel bosco, ah, e devi bere questo, ci rincontreremo qui." Quando il ragazzo aveva cercato di chiedere spiegazioni, Anaan lo aveva zittito con in gesto del dito. "E' per aiutare Thalia e Skye. Ora muoviti."

Cercando di mantenere un tono di voce calmo, Aruel cercò di infierire oltre. "Anche tua nipote non approva."

"Jamilah sta ancora imparando a capire ciò che è importante e ciò che non lo è, i sacrifici necessari e quelli che possono essere evitati. Questa per lei è una lezione di vita."

"Mia sorella non è un esperimento, questo bosco non è una classe, e tu tanto meno una maestra."

"Non sto giocando con la vita di nessuno, Aruel. Tua sorella starà bene, non sto cercando di punirla, questa è una lezione anche per lei," dopo qualche secondo di pausa aggiunse: "e per me."

Aruel alzò un sopracciglio. La donna che era stata il braccio destro della regina dimenticata, la donna che aveva costruito questo posto, colei che è sempre stata un punto di riferimento per tutti, aveva appena ammesso di non essere in controllo della situazione.

"Costa stai cercando di capire?" chiese il ragazzo con curiosità, ma la rabbia era ancora lì.

"C'è una cosa che voglio verificare. Forse, anche più di una," disse senza aggiungere altro, tenendo come sempre i suoi pensieri per sé.

Aruel guardò la sorella muta ed immobile contro quell'albero, e l'unica cosa che riuscì a pensare fu quanto tempo avessero perso, non solo durante tutti quegli anni di separazione, ma anche ora che erano insieme, nello stesso villaggio. Sembrava che il loro cuori non riuscissero più a risonare, e forse, dopo quello che sarebbe accaduto oggi, non l'avrebbero mai più fatto. 

"E' davvero necessario?" Tentò di scacciare via le lacrime sbattendo le palpebre più volte, ma la sua voce si era incrinata, e i tentativi di nascondere il suo malessere erano falliti. Anaan lo guardò con dispiacere, forse per la prima volta da quando fratello e sorella si erano rincontrati.

"Skye deve imparare a controllarsi," disse la vecchia sospirando, "Thalia deve imparare a respingerla. Lo comprendi? Questo posto potrebbe diventare un cumulo di macerie se una delle due non impara a controllare l'altra."

Aruel rimase in silenzio, voltandosi a guardare i suoi stessi simili. Su disposizione di Anaan i lupi avevano circondato tutto il perimetro, così se si fosse scatenato il caos sarebbero riusciti a limitare i danni. Se solo non avesse rifiutato il titolo di Alfa, forse adesso avrebbe avuto un minimo di potere decisionale, ma questo non lo potrà mai sapere, quello di cui era convinto, però, è che quella scelta da oggi lo avrebbe tormentato.

𝕮𝖗𝖊𝖆𝖙𝖚𝖗𝖊 𝕯𝖊𝖑𝖑'𝕺𝖒𝖇𝖗𝖆 || GirlxGirl [Hiatus]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora