Capitolo XXIII

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Our love is six feet under
I can't help but wonder
If our grave was watered by the rain
Would roses bloom?

(Six Feet Under - Billie Eilish)

Stordita, poggiò le mani in avanti cercando di alzarsi. Vide Iris che veniva portata via in lacrime, ma non poteva fare nulla, la struttura era piena di guardie, sarebbe stato impossibile per lei aggirarle tutte.

Rabbia, rancore e angoscia la colpirono tutta insieme, lasciandola senza respiro. Le guardie l'avevano circondata intente a bloccarla. I ricordi più dolorosi lentamente affioravano, la morte del padre Naeder, la scomparsa del fratello Aruel, gli abusi da parte di Agrid, Skye quasi giustiziata a morte e adesso Iris. Iniziò a piangere come un torrente in piena, travolta dal dolore. Piegata a terra, aveva le mani intrecciate al petto e la fronte appoggiata al pavimento. 

"Thalia," la chiamò preoccupata l'Alpha.

Non appena senti la sua voce, diede l'impressione di essersi calmata, ma in realtà era tutto il contrario. Smise di singhiozzare e alzandosi lentamente disse "Ti odio." la pupilla si espanse così tanto che coprì tutto l'occhio, adesso completamente nero.

Le guardie si guardarono tra di loro sconcertante, mentre la madre le si avvicinò. "Thalia?"

"Ti odio!" esclamò nuovamente la ragazza mentre un'aura negativa cominciò a circondarla.

"Uscite tutti!" gridò la donna agli Omega. Poi si girò alla sua destra e ad una giovane guardia disse, "Vai chiamare il Gran Maestro e porta il maggior numero di cacciatori, veloce!". Il ragazzo annui e cominciò a correre svelto. Lupa non lo fermò, non era lui il suo obiettivo.

"Mi hai portato via tutto." disse lei. "TUTTO!" gridò con voce demoniaca.

"Preparatevi!" urlò la donna ai suoi uomini.

"Questa è una questione tra me e te!"
La lupa scattò in avanti con un salto ritrovandosi davanti alla madre. "TI UCCIDO!" gridò.

L'Alpha non fece neanche in tempo a spostarsi che la lupa spalancò la mano e la colpì in pieno viso. Con tutta la potenza che aveva in corpo la spinse  facendole schiantare il capo a terra. Le guardie basite, non riuscirono a muovere un muscolo. La ragazza, adesso sopra la donna, si preparò a colpirla nuovamente, ma un delle guardie le puntò la spada dietro il capo. "Ferma!" la intimò. Ma non ebbe  neanche il tempo di inalare un'altro respiro che la ragazza si girò di scatto, colpendo con un calcio la spada dell'uomo. L'arma gli volò dalle mani e con un altro calco lo colpì alla testa facendolo cadere a terra.

Furiosa si girò verso le altre guardie.
"Non sono affari vostri!" gridò.

Ormai era fuori di sé, la ragione l'aveva abbandonata lasciando spazio ai sentimenti più tetri. Un istinto omicida si fece largo in lei, mentre la donna che più odiava al mondo si rimetteva in piedi pronta a combattere.

"Thalia calmati, non voglio farti del male."

"Sarò io farti male!" le sue unghie si trasformarono in artigli affilati e i suoi canini si allungarono.

Qualcosa cominciò ad affiorare in lei, mentre combatteva violentemente con l'Alpha. Dei ricordi, offuscati, incoerenti, che si scontravano con ciò che la lupa credeva vero e indubitabile.

Mentre la donna parava i colpi della figlia, questi pian piano si indebolirono e gli occhi di Thalia si riempirono nuovamente di lacrime e le sue pupille tornarono ad essere umane.

"Io..." disse sconvolta.

Agrid, non appena la ragazza si fermò, fece un grande respiro, stremata dalla fatica. Intanto nella struttura irruppero i cacciatori e il Gran Maestro, che scese dalla groppa di un lupo.

𝕮𝖗𝖊𝖆𝖙𝖚𝖗𝖊 𝕯𝖊𝖑𝖑'𝕺𝖒𝖇𝖗𝖆 || GirlxGirl [Hiatus]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora