Capitolo XXXV

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One foot in the grave
Other on the ground
I can't process what
I'm feeling now
-PVRIS


Avevano oltrepassato il confine che divideva il territorio mannaro dal regno da quattro giorni, erano praticamente alla mercé di qualsiasi soldato della regina, ma sempre meglio fuggire che andare nei campi. Ma l'iniziale adrenalina era ormai scemata, dando spazio alla preoccupazione e alla paura. I licantropi erano stati banditi per ordine della regina secoli addietro, dovevano per forza passare inosservati. Lo sconforto aumentò quando dovettero abbandonare il carro, troppo grande per attraversare la Foresta Della Sorte, l'unico posto dove nessuno avrebbe mai provato a cercarli. Era una foresta fitta e pericolosa che si allargava fino al confine del territorio dei Giganti Dell'Ovest. Era la loro unica opzione, non potevano semplicemente passare sulla strada sferrata sperando di non incappare in nessuno. Sapevano che Agrid aveva già mandato una lettera per avvertire della loro fuga, sapevano che presto le strade sarebbero state piene di soldati e se così non fosse stato, significava che avevano ingaggiato dei mercenari. Andavano molto in voga in quel periodo, come se fosse un mestiere rispettabile.

Passarono il loro primo giorno nella foresta con occhi spalancati, pronti a rispondere al minimo pericolo. Neanche la notte fu facile, nessuno dei tre riusciva a dormire e alla fine il compito di fare la veglia divenne futile.

"Potremmo fare delle tappe in piccoli villaggi."

"Sei matta Iris?!"

Da quando erano partiti Basil aveva assunto un atteggiamento più autoritario. Era convinto di essere l'unico in grado di prendere delle decisioni. Ma la pressione si faceva ormai sentire ed essere gentili era l'ultima cosa a cui pensava.

"Senti, qua non troveremo altro che delle bacche da mangiare. Non c'è cibo," disse la ragazza "non c'è nulla che possiamo cacciare qui."

Basil restò in silenzio, tentando di non pensare a quanto la ragazza avesse ragione.

"Anch'io ho fame." disse sottovoce Ciril, come se avesse paura di sfidare la volontà del fratello. "E non riuscirò mai ad addormentarmi in un posto come questo."

Il silenzio tombale non li stava aiutando affatto. Non c'era alcun suono intorno a loro, né un cinguettio né uno squittire. Anche i rami degli alberi erano immobili e nessuna foglia aveva intenzione di cadere.

Nessuna creatura oscura viveva lì, anche loro erano troppo intelligenti per viverci. Sapevano che quella foresta portava più morte di quanto loro avrebbero mai potuto.
Durante la Guerra dell'Offesa avvenuta centinaia di anni prima tra i potenti dell'ovest e l'armata della regina, milioni di soldati con l'ordine di conquistare quei territori furono uccisi. La guerra durò anni finché i Giganti Dell'Ovest, enormi creature, abomini ancora più orrendi dei Grim, non ne posero fine. Le scritture narrano che hanno diversi aspetti, ma il più conosciuto è quello di un essere antropomorfo, con il corpo e le corna simili a quelle di un cervo, affilate come lame. Il busto ricorda quello di un umano, ma il suo corpo è senza pelo, perché fatto di un metallo scintillante, ancora più bello e impenetrabile dell'argento. Il viso è privo di bocca e naso, solo due orbite bianche si intravedono nel suo enorme volto privo di espressione. Ma gli scritti ricordano solo lui, forse perché era stato il Gigante che aveva messo fine alla guerra, il martire che aveva impedito agli invasori di impossessarsi delle loro terre. Su ogni libro c'è scritto che con un affilato artiglio della mano si era reciso il viso, creando uno squarcio che assomigliava ad una bocca. Da lì uscirono dei miasmi che annientarono ogni forma di vita, piante, animali, ma soprattutto l'armata nemica. La leggenda dice che il suo corpo si trovi ancora lì, accasciato a terra e circondato da steppa. La Foresta Della Sorte confina proprio con quel territorio, la puzza del miasma è ancora così potente che ha costretto ogni essere vivente ad abbandonare la foresta.

𝕮𝖗𝖊𝖆𝖙𝖚𝖗𝖊 𝕯𝖊𝖑𝖑'𝕺𝖒𝖇𝖗𝖆 || GirlxGirl [Hiatus]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora