I wanna hold you
till the break of dawn
Hear the crickets sing a
riverside love song-Randy Houser
Si svegliò al suono dei passi dietro la sua porta. Era confusa inizialmente, poi si ricordò che Anaan l'aveva informata che il gruppo di guerrieri, dopo un giorno libero con le proprie famiglie, sarebbero tornati ad occupare le camere. La vecchia donna le aveva raccontato che erano stati via per più di due settimane alla ricerca di un gruppo di ribelli nell'est, ma una volta trovati erano già stati tutti uccisi.
Stava dormendo di fianco, con il viso rivolto verso la finestra. C'era così tanta luce nella stanza che le ci volle un minuto per abituarsi ai fasci di luce che le colpivano gli occhi. Quando provò a girarsi dall'altra parte non ci riuscì. Aveva un braccio intorno alla vita che la teneva stretta, e che quando si muoveva leggermente la stringeva di più. In quel momento realizzò e sorrise chiudendo gli occhi nuovamente. Poteva sentire la sua fronte contro il collo e il suo respiro caldo sulla pelle, il suo petto nudo contro la schiena e le sue gambe intrecciate con proprie. Non voleva alzarsi, non voleva muoversi affatto. Ma poi sentì un lieve cambiamento nel respiro di Thalia, che si lasciò sfuggire un lieve mormorio. Aveva appena alzato leggermente la testa. Era sveglia. Skye smise di fingere e si voltò velocemente per guardarla. Thalia sbatté le palpebre ancora e ancora come se il suo corpo le stesse dicendo di addormentarsi ma lei glielo stava impedendo. Skye sorrise per la faccia scontrosa e assonnata che stava facendo, e premette un veloce e leggero bacio sulle sue labbra.
"Svegliati!" esclamò.
"Zitta!" protestò, serrando gli occhi e premendo metà faccia contro il cuscino, "Sono stanca," mormorò con voce roca, "ed è colpa tua."
"Sì, dai la colpa a me," le disse per poi darle un debole pugno sullo stomaco. Lei si raggomitolò su se stessa per il dolore ma aveva comunque un sorriso sul volto.
"Grazie, ne avevo davvero bisogno."
"Non esagerare," rise, "o sei davvero così rammollita?"
"Smettila di provocarmi!" si lamentò, "Stai diventando una stronza,"
"Mi dispiace," disse sarcastica.
"Fottiti," replicò, ma se ne pentì subito dopo. Skye alzò un sopracciglio e le sorrise con una tale malizia che capì subito cosa stava per dirle. "SMETTILA!" le urlò spingendola via. "Da quand'è che sei così? Diamine!"
"Va bene, va bene," si riavvicinò, "non dico niente."
Si guardarono per un attimo, Thalia con il suo viso ancora segnato dal sonno, e Skye con i suoi occhi vispi. Le mise un braccio intorno alla vita e con un sorrisetto iniziò a tracciare con le dita la pelle. Poteva sentire ogni cicatrice e ferita che non era ben guarita, ogni muscolo. Fece tutto questo mentre la guardava chiudere gli occhi e addormentarsi di nuovo.
"Ti amo," sussurrò. "Sei stata brava, grazie."
La teneva stretta, con entrambe le braccia intorno alla schiena. Appoggiò la testa contro il suo petto e si riaddormentò con i rintocchi del suo cuore.
Si svegliarono entrambe con il persistente bussare della porta. Si guardarono disorientate, ancora mezze addormentate. Si girarono verso la porta che sembrava pronta a cadere giù sotto la forza di quei pugni che la colpivano.
"E' ora di pranzo," gridò Anaan con la sua voce raschiosa.
Thalia si lasciò scappare un lamento disperato affondando di nuova la testa nel cuscino, "Voglio dormireeee..."
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𝕮𝖗𝖊𝖆𝖙𝖚𝖗𝖊 𝕯𝖊𝖑𝖑'𝕺𝖒𝖇𝖗𝖆 || GirlxGirl [Hiatus]
FantasyDurante l'ennesima fuga dettata da un senso di libertà, la nobile Skye Carter si inoltra per la prima volta in un bosco, senza sapere che l'incontro che farà le cambierà la vita. Ritrovatasi in un mondo a lei sconosciuto, dettato da nuove regole e m...