Capitolo XXXIV

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Can anybody hear me
I'm hidden under ground
Can anybody hear me
Am I talking to myself
-Melanie Martinez


1 anno prima circa

Quella mattina Talema tornò in camera sua con un umore decisamente positivo.
Trovò Emily che faticosamente stava sistemando il proprio letto, quasi con affanno.

"Ehi" la salutò la succube. "Ti serve una mano?" chiese preoccupata.

"Oh!" si girò sorpresa. "Ciao Taly!" esclamò per poi voltarsi nuovamente e sistemare la coperta. "Allora com'è andata?"

"Molto bene," disse sorridendo.

La bionda lo notò con la coda dell'occhio e la guardò con un ghigno. "Cos'è quel sorrisino?" disse sbattendo le mani l'una contro l'altra, indicando che aveva finito.

"Nulla," disse guardando al cielo con un piccolo sorriso.

"Tu non me la racconti giusta!" disse avvicinandosi e raggiungendo le sue mani. Ma nel momento in cui le sfiorò la Succube si scansò con un violento scatto. "Che c'è?" chiese perdendo il sorriso. "Ho fatto qualcosa..."

"No," si affrettò a dire. "È che..."

È che ho ancore le monete in mano!

"Cosa?" chiese agitandosi. "Ti hanno fatto male?" la Succube non rispose. "Fammi vedere," le ordinò pensando che avesse qualche problema ai polsi, ma quando guardò più attentamente vide che la ragazza stringeva qualcosa nella mano destra. Il suo sospetto si ingrandì quando l'amica la nascose dietro la schiena. "Talema." la richiamò, gli occhi dell'altra spaventati. "Fammi vedere," ordinò quasi con rabbia. "Adesso."

Talema finalmente dopo le pressioni dell'Elfa, mise in vista la mano, ancora restia nell'aprirla. "Perdonami," disse mostrando le monete. Abbassò lo sguardo per paura di fronteggiare lo sguardo dell'altra. Ma quando ci fu solo silenzio, si decise a guardarla negli occhi, in quel momento si rese conto che la guancia era in fiamme e che aveva perso l'equilibrio. Tutte le monete caddero a terra sul pavimento in legno. Talema alzò di istinto la mano e si toccò la mandibola, scioccata dalla reazione di Emily.

"Sai che cosa hai fatto?" gridò l'Elfa. "Che cosa hai in testa?" continuò a rimproverarla. "Tu-" soppresse un lamento diventando tutta rossa in viso.

"Mi dispiace," disse mortificata. "Me le ha messe direttamente in mano, non sapevo cosa fare." disse giustificandosi, ma Emily non sembrava essersi calmata.

" 'No' dovevi dire!" esclamò, "Un semplice, stupidissimo 'no'!"

Era la prima volta che la vedeva così arrabbiata, non pensava che avrebbe fatto suscitare in lei una tale reazione.

Ma prima che facesse altro raggiunse la porta e la chiuse a chiave, così avrebbe potuto inveire contro la ragazza più che poteva. "Se sanno che hai preso dei soldi, sai cosa ti faranno? Lo sai?!" la rimproverò con ancora più foga.

"Lo so!" esclamò. "Ho capito, basta!" disse guardando sempre verso terra.

Emily sbuffò e si piegò a terra intenta a raccogliere le monete, seguita subito dopo da Talema. "Faccio io!" le disse, prima ancora che mettesse mano a terra. "Quante sono?" chiese ancora china.

"Sei," rispose e Emily continuò a cercare.

"Ne manca una," disse guardando per l'ultima volta sotto il letto. "No, non c'è. Sicura che non sono cinque?" 

La Succube annui, dando un'occhiata anche lei sul pavimento. "Merda!" esclamò con sconforto.

"Senti, se non la troviamo noi, nessun altro la troverà," le disse fiduciosa la bionda. "Okay?" Ma la sua espressione preoccupata la tradiva, le mani sudate, il respiro veloce e gli occhi che continuavano a scrutare insistentemente il pavimento, facevano presupporre che era molto più che agitata.

𝕮𝖗𝖊𝖆𝖙𝖚𝖗𝖊 𝕯𝖊𝖑𝖑'𝕺𝖒𝖇𝖗𝖆 || GirlxGirl [Hiatus]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora