Capitolo VIII

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A stone to break my back,
The chains I carry
Won't cut me any slack,
Imprisoned by fear,
No room for my heart,
My only hope
Only you can heal the scar.

-Fireflight (Stay Close) 


Appena l'Alpha vide la figlia tenersi per mano con quella che per lei era una creatura maligna, trattene a stento un smorfia. Entrambe le ragazze vedevano l'occhio torvo che la donna stava lanciando ad entrambe. Skye fu la prima a mollare la presa, lasciando Thalia con un senso di sconfitta.

"Coma stai?" domandò a Thalia, tentando di mettersi la maschera della buona madre.

"Bene," disse secca, "hai bisogno di qualcosa?" Dal suo tono di voce era palese che la presenza dell'Alpha non era gradita.

"Devo parlarti in privato," disse alzando lo sguardo verso Skye. La ragazza si sentì subito a disagio, quella donna le faceva paura.

"Skye," la chiamò Thalia, la ragazza si voltò verso di lei. "Vai in camera, ti raggiungo dopo."

Agrid fissò con intensità ogni movimento di Skye, come con preoccupazione aveva lasciato la lupa, come saliva le scale, finché non sparì dalla sua vista. Non si era accorta però che Thalia stessa stava fissando lei.

"Sediamoci," suggerì. Thalia fece come detto, accomodandosi sulla sedia del tavolo difronte alla madre. La lupa era ansiosa, intuiva cosa Agrid stava per dirle, e non le sarebbe piaciuto. "Ho parlato con il Gran Maestro e gli Omega," disse nascondendo un ghigno, "sono tutti d'accordo che finché la natura della ragazza rimane ignota, tu devi rimanere a distanza."

"Santo cielo," esclamò roteando gli occhi.

"E' pericolosa," continuò, "potrebbe farti del male."

"Hanno detto davvero questo madre?" domandò spazientita. Non solo era entrata in casa sua blaterando dicendo cose assurde, ma si sentiva anche violata nella sua intimità. Non avrebbe mai creduto che Skye potesse fare del male a qualcuno, non solo per il suo fisico esile, ma perché prima di tutto non sapeva combattere e specialmente sembrava innocua. "Non ne sarebbe capace," L'Apha negò con la testa, "Ma l'hai vista almeno?!" esclamò alterandosi, "Almeno le hai parlato?"

"Thalia non si può mai sapere,"

Thalia rimase muta, con le braccia conserte. Non aveva altro da dire e sicuramente non voleva stare più a sentire alle follie della madre. Fece solamente un gesto con la mono, indicando con l'indice la porta per andarsene.

"Te ne pentirai," disse alzandosi, il suo tono offeso. "Quando sarà troppo tardi io non potrò fare più niente." continuò con la speranza di convincerla. "Tu potresti essere la successiva Alpha, devi prenderti le tue responsabilità e mettere da parte i sentimenti!"

Thalia sentì un improvvisa ira crescere, si alzò in piedi di scatto facendo cadere all'indietro la sedia e con potenza sbatté le mani contro il tavolo. "IO HO AVUTO L'IMPRINTING CON LEI! SAI COSA SIGNIFICA?" grido perdendo la ragione. I suoi occhi erano diventati di un giallo acceso.

L'Alpha piegò il labbro mostrando tutto il suo dissenso. "Sei una delusione, proprio come tuo fratello."

Quelle parole la trafissero peggio di una spada, "Non permetterti mai più di parlare mai di lui!"

Stava per replicare nuovamente, quando la sua lingua affilata si fermò alla vista di Skye sulle scale. La ragazza scese lentamente, mettendosi al fianco della lupa. "Tutto bene?" le domandò. Thalia si girò a guardarla. I suoi occhi erano ancora impregnati d'odio, ma quando poggiò il suo sguardo su di lei tentò di tranquillizzarsi e si maledisse per aver perso il controllo così facilmente.

𝕮𝖗𝖊𝖆𝖙𝖚𝖗𝖊 𝕯𝖊𝖑𝖑'𝕺𝖒𝖇𝖗𝖆 || GirlxGirl [Hiatus]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora