Finito il pranzo si misero tutti in salotto a bere il caffè.
"A proposito del bambino..." Iniziò Arthur e li cominciò un assurda conversazione su nome, il sesso, la scuola, e altre cose insensate.
Il discorso si fermò quando Harry, Fred e Ginny iniziarono a ridere a crepa pelle.
"Che c'è da ridere?" Chiese Severus
"Oh amore, dovreste vedere le vostre facce" disse Harry
"In che senso?" Chiese George
"Ahaha George, fratello mio, te l'ho fatta" rise Fred
Tutti lo guardarono confusi.
"Ginny, sorellina mi aiuti?" Chiese Fred
"Certo" disse Ginny che ancora tratteneva le risate ,.per poi con un colpo di bacchetta slacciare la.protesi che Fred portava per simulare la pancia finta.
George e il resto della famiglia li guardarono a bocca aperta.
"George, mi devi 6 galeoni" affermò Fred che ancora rideva.
"Qualcuno ha la gentilezza di spiegare" disse molly quasi arrabbiata
"Io e George abbiamo fatto una scommessa. Non sarei riuscito a fagli uno scherzo da lascialo a bocca aperta. E guarda un po', per poco non gli tocca terra" rise Fred
"Era uno scherzo...?" Chiese George
"Già! Ho avuto bisogno dell'aiuto di Harry e di Ginny per riuscirci. Grazie ragazzi siete stati fantastici"
"Di niente" disse Harry "mi sono divertito, anche lui" si indicò la pancia.
George si avvicinò a Fred
"George, tu-" non poté finire di parlare perché George gli tirò uno schiaffo in pieno volto.
Fred guardò il fratello che aveva gli occhi lucidi.
"Sei un idiota!!!" Urlò
"Fred..."
"Io... Credevo davvero di aver fatto una cosa del genere! Tu ... mi hai fatto sentire un mostro!"
Fred si avvicinò al.fratello e lo abbracciò.
George ricambiò l'abbraccio. "Sei un idiota" disse
"Posso farmi perdonare"
"Come?"
"3 galeoni invece di 6 può andare" scherzò.
George lo spinse divertito mentre si asciugava le lacrime.
"Va bene! Riconosco che ti è riuscito lo scherzo" disse George e tutti gli animi finalmente si placarono e tutto torno alla normalità.
"Harry si strinse tra le.braccja di Severus e chiuse gli occhi"
"Hai sonno?"
"No, mi sto solo godendo questo momento di pace" rispose Harry
"Senza Voldemort in giro le nostre vite sono tranquille finalmente" commento Charlie
"Si, è vero!" Concordo Severus stringendo Harry che senza accorgersene si era addormentato.
Ginny prese una coperta e la porse al professore che la prese e copri li il suo amato addormentato.
Ron sorrise e prese un po' di cuscini.
"Harry ama stare comodo"
"Vi ringrazio" sussurrò Severus
"E di cosa Severus caro?" Chiese Molly
"Di aver aiutato Harry, di avergli voluto bene, di averlo amanti come parte della famiglia."
"Harry è parte della famiglia" disse molly avvicinandosi a Severus e porgendogli il caffè "e adesso anche tu, questa è casa tua!"
Severus sorrise e tornò ad accarezzare il viso di suo marito.
"Credo si ora di andare, domani ho lezione e devo fare delle pozioni per Poppy" disse Severus premdendo.jn braccio Harry e portandolo verso la macchina.
"Grazie Molly per la cena! Siamo stati bene. Ci vediamo.'' li salutò e si diresse deciso verso Hogwarts.
Una volta arrivati Severus mise Harry a letto. Lo cambio di abito e andò in doccia per rilassare i muscoli e liberare la mente.
L'acqua scorreva veloce sul suo corpo e con sé portava via tutti i pesi.
Gli ultimi due mesi sarebbero stati i più duri per lui ed Harry per via della gravidanza, del fatto che presto sarebbero iniziato i calori, gli sbalzi di umore e il parto sarebbe stato pericoloso per via del fatto che Harry era un uomo e lui e il bambino rischiavano molto.
Però adesso non era tempo di preoccuparsi, era tempo di essere forte, adesso per entrambi e per il bimbo.
Si asciugo con la magia e si mise a letto stringendo il proprio compagno.
Il suo cuore perse un colpo quando senti un movimento provenire dal ventre del più giovane.
"Ha scalciato" affermò e sorrise do accarezzò la pancia e strinse il compagno a se addormentandosi
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Tatuaggio Del Destino
FanfictionTrama: nel mondo dei magni esiste la leggenda del filo rosso che collega le anime gemelle. secondo una leggenda giapponese il filo rosso del destino collega due anime che sono destinate ad amarsi per il resto dell'eternità, in un avita o in un altr...