"Quella Doccia" • Capitolo 2

466 32 51
                                    

Giungiamo dunque al dormitorio. Non dico che sia un bel posto per dormire, ma onestamente credevo peggio.

Pareti totalmente in legno, 2 letti a castello, 2 matrimoniali e 4 singoli.

Scelta la disposizione dei letti, e assicurato quindi di dormire in uno singolo, non esito un attimo a mettermi il pigiama allontanandomi dalle loro conversazioni inutili del tipo:
"Hei domani c'è la prima sfida"
"uau assurdo spero di vincere", quanto può importarmene delle loro cazzate.

Esco dal dormitorio e mi avvio verso gli spogliatoi in comune, stranamente sono vuoti, o meglio, questo credevo...

«Oddio scusa!» esclamo imbarazzato non appena vedo Beomgyu uscire dalla doccia.

«Tranquillo davvero» sorride chiudendo a chiave la porta degli spogliatoi.

Strano, non è scappato, anzi, si è assicurato che rimanessimo solo noi due.

Quasi quasi mi faccio la doccia così attiro la sua attenzione.

«Ti spiace se mi faccio la doccia?» chiedo avvisandolo dello spettacolo al quale sta per assistere.

«Fai pure, io rimarrò qui, e se hai bisogno di aiuto ci sono» dice rimanendo poggiato al muro a fissarmi.

Non capisco cosa ci faccia qui...
Non sta facendo nulla di produttivo, sta guardando me che mi spoglio.

Potrei mai non approfittare? AHAH!

«Choi, puoi aiutarmi a sfilare questa maglia, è parecchio stretta» chiedo avvicinandomi al suo corpo coperto solo da un'asciugamano in vita.

«Chiamami Beomgyu, e comunque vieni pure», mi invita verso di lui, carezza i miei fianchi e poi afferra i lembi della maglia per tirarla su. La sfila lentamente avendo cura delle parti che lascia spoglie, lo fa in un modo così dolce e delicato che quasi mi viene voglia di precipitarmi nelle sue braccia e dormirci.

Non appena sfila totalmente la mia maglia sussurra «Hai davvero un bel corpo Taehyun».

Cavolo, come posso mai fare una doccia se sono così eccitato. Non rispondo al suo complimento, accenno solamente un sorriso e poi mi calo i pantaloni per entrare in doccia.

«Beomgyu, non che mi dia fastidio la tua presenza, ma... Posso sapere come mai sei qui?» chiedo mentre mi spoglio totalmente ed avvio il getto d'acqua.

«N-non mi trovo molto bene nella mia squadra, preferisco stare solo» balbetta tenendo lo sguardo fisso sul mio corpo.

Certo che lo avverto, non mi stacca gli occhi da dosso. Dopo tutto, come dargli torto?

«Anch'io non mi trovo molto bene nella mia squadra, quasi quasi preferisco restare qui con te» dico.

[...]

Conversiamo per un bel po', dopodiché esco dalla doccia...

«Beomgyu mi passi un'asciugamano?» chiedo permettendo che mi fissi ancora.

«Tae, a dire il vero c'è n'è solo una ed è quella che ho indosso. Se vuoi posso prestartela...» propone.

«Non voglio privarti della tua unica censura, tranquillo» esclamo tatticamente.

«Ma io non voglio lasciarti così» balbetta alzandosi in piedi.

D'improvviso si sfila l'asciugamano che aveva in vita, e si siede accanto a me.

«C-cosa fai» dico trattenendo l'eccitazione e mordendomi il labbro.

«Così siamo pari» ridacchia maliziosamente, poggiando una mano sulla mia gamba.

«Tae, so che forse ti sembrerà strano, perché non ci conosciamo da manco qualche ora, ma: ti andrebbe di passare più tempo assieme? Sia io che te ci troviamo male con la nostra squadra, ma tra noi no, quindi perché non passiamo un po' di tempo insieme ogni sera. Ogni sera quando ti dovrai mettere il pigiama, in realtà ci incontreremo per passare del tempo assieme e magari sfogarci delle frustrazioni del mondo esterno» chiede.

«A me va bene Beomgyu, ma noi due siamo avversari... Un giorno la mia squadra vincerà e la tua no, o forse l'opposto, sta di fatto che se non stringiamo anche con la squadra, alla prima eliminazione saremmo noi ad uscire. Ti prego, stringi con gli altri, fallo per me» sussurro tenendogli la mano.

«Va bene, tu fa' lo stesso. Ok?», un bussare continuamente alla porta interrompe questo momento.

«Ma chi cazzo è?» chiedo turbato.

«State da mezz'ora aprite, il bagno serve anche agli altri» ringhia qualcuno dall'altro lato.

«Riconosco questa voce, è Chris, il leader della mia squadra. È irritante trova una scusa, io non posso far sentire la mia voce, non deve sapere che siamo in bagno assieme» bisbiglia Beomgyu nel mio orecchio.

«Scusa, non mi sento per niente bene, ne avrò per un altro po'» urlo di conseguenza al consiglio di Beomgyu.

«Ah, ok» risponde Chris arreso.

«Evvai!» batto il cinque.

«Si ma cosa faremo adesso? C-cioè voglio dire, perché ci siamo presi del tempo in più, cos'abbiamo scordato?» domanda confuso.

«Questo...» dico per poi afferrare il suo volto e senza alcuna esitazione far incontrare le nostre labbra.

Lui ricambia subito il bacio e mugola beatamente non appena lo blocco al muro. Carezzo il suo corpo per farlo sentire a suo agio nel mentre, e avverto il suo membro eccitarsi pulsando.

«Cosa stiamo facendo Taehyun?» ansima non appena mi sposto sul suo collo, continuando a far scorrere le mie mani per tutto il addome. Le mie mani passano anche per i suoi glutei, e geme non appena li stringo fortemente.

La porta fa uno scatto sonoro e...

Cursed Reality | taegyuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora