"Consolazioni" • Capitolo 10

207 17 3
                                    

...Coinvolgermi in un lungo bacio.
Ricambio immediatamente la sua azione e preso dal momento porto le mie braccia sulle sue spalle e permetto lui di portare le sue mani sui miei fianchi.

Mugolo per fargli capire quanto mi stia piacendo, per fargli capire quanto io ne voglia ancora.

«Felix» interrompe. «Seguimi» ordina.
Mi tiene per mano e mi porta con lui nei bagni in comune.

«C-cosa?» chiedo confuso.
So quali sono le sue intenzioni, ma non voglio farmi illusioni a riguardo, quindi per conferma chiedo.

«Aspetta e vedrai» comunica voltandomi di spalle al muro.

«Non girarti Felix, calati solo boxer e pantaloni», eseguo.

Slaccio immediatamente i pantaloni della tuta, calo gli indumenti da lui richiesti e aspetto il colpo di grazia poggiato al muro.

Mi aveva chiesto di non girarmi, mi limiterò a fantasticare sul cosa possa star facendo dietro di me. Probabilmente questo rumore metallico è la sua cintura, e questo "zip!" sarà la sua cerniera dei pantaloni.

«Diamine Chris muoviti» imploro eccitato.

Comincio a sentire i suoi respiri aumentare dietro di me, non so se si sta masturbando, non so se si sta eccitando, ma io sto subendo una tortura, non posso nemmeno godere della sua visione spoglia.

Inizio a segarmi immaginando che Chris stia incalzando le spinte in me, e pian piano viene al mio interno.

Purtroppo sono solo stupidi pensieri, lui non si muove a-

Interrompe totalmente le mie cazzate entrando di me interamente. Tutto il suo cazzo era dentro di me, non credevo arrivasse così presto.

Gemo acutamente, urlo il suo nome affannoso, tutto nel giro di un paio di secondi, giusto il tempo della sua spinta.

Il maggiore comincia ad uscire e rientrare ripetutamente, incalzando sempre di più il ritmo. La stanza si riempie di rumori erotici, del suono paradisiaco che fanno le nostre pelli quando si scontrano ad ogni spinta, il rumore eccitante, che fa quando esce e rientra da me... Ma soprattutto le sue mani.

Le sue fottutissime mani venose, che accompagnate dalle sue possenti braccia giungono sui miei glutei. Ogni tanto rilasciano uno schiaffo sonoro, altre volte una carezza, altre volte un massaggio e meglio ancora una strizzata.

Chris prende le mie braccia e con la sua cintura le lega dietro la mia schiena, così da impedire di soddisfarmi mentre lui mi tortura.

«Ti prego Daddy passa avanti non ce la faccio più» imploro eccitato.

Sfila la sua erezione da dentro me e soddisfatta inaspettatamente la mia richiesta.

Mi gira verso di lui e non appena adocchio il suo corpo gemo alla sola osservazione. Quegli addominali scolpiti, quelle gambe tremendamente eccitanti, quelle braccia vigorose, quel petto intagliato in ogni suo dettaglio, per non parlare dell'espressione sul suo volto apparentemente pervertita e depravata, quel sorriso audace e lussurioso.

«Diamine» lecco le mie labbra desideroso di assaporare anche solo un centimetro di quella pelle.

Il fatto che si sia spogliato totalmente ma a me abbia solo legato le mani e sfilato il sotto, mi turba.

«Ti prego spogliami... E non usare le mani» imploro lubrico.

«Certo baby boy, tutto quello che vuoi tu pur di farti venire».

Il maggiore comincia a baciare il mio collo, poi a lasciare dei succhiotti e prosegue ancora mordendo lembi di pelle. Man mano scende e sempre con la bocca comincia a togliermi i vestiti di dosso quasi fosse esperto.

Le sue mani nel mentre soddisfano il mio membro pulsante massaggiandolo.

«La squadra Blu è fortunata ad averti come leader» gemo.

«La squadra Rossa è fortunata ad avere un concorrente così» interrompe solo per complimentarsi con me facendomi sentire totalmente a mio agio.

Una volta denudato anch'io, poggio una gamba sul bordo del gabinetto e l'altra la lascio per terra permettendo Chris di scoparmi comodamente.

[...]

Abbiamo passato la sera intera così...
Ormai siamo entrambi esausti e fradici, seduti sul pavimento.

«Facciamolo più spesso Lixie» ansima distrutto.

«Cosa penseranno gli altri se si verrà a sapere che sono la puttana del leader della squadra avversaria» ridacchio poggiando la testa sulla sua spalla.

«Non sei la mia "puttana" Felix, per me questo non è sesso. Ma solidarietà» risponde.

Cursed Reality | taegyuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora