"Paranoia" • Capitolo 17

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[FELIX'S POV]

Ho provato qualcosa di stupendo non appena Changbin mi ha proposto di stare un po' nel bosco a guardare le stelle assieme. Sebbene io abbia preferito andare in spiaggia, con la sua presenza anche l'immondizia sarebbe un luogo stupendo.

E ora che entrambi siamo sdraiati sulla sabbia, mano nella mano, a guardare le stelle, sto ancora meglio di quanto lo fossi prima.

«Felix, grazie di tutto» dice improvvisamente. Lo guardo un po' perplesso così continua: «Grazie per esserti dichiarato ad obbligo o verità... non avevo il coraggio di dirti quanto ti amassi. Ma, voglio che tu sappia che sono innamorato pazzo di te, ti penso continuamente. Quando ho stretto quell'alleanza l'ho fatto solo perché non volevo esitare un secondo ad appropriarmi del tuo corpo ed amarlo a modo mio» confessa.

«Tu mi ami Changbin?» domando.

«Tantissimo. Per quanto orgoglioso io sia, ammetto che non so amarti quanto tu meriti. Scusami per questo, a me duole infinitamente, vorrei amarti come ogni ragazzo fa col suo compagno di vita, ma io sono così fottutamente geloso, stupido, infantile, aggressiv-» lo interrompo alzandomi di scatto e baciando le sue dolci labbra.

Carezzo il suo viso nel mentre e massaggio le sue orecchie perché so quanto lo ami.

«Basta dire cazzate Changbin. Sei perfetto, a me piaci così come sei. Amo quando sei aggressivo, amo quando sei geloso, ma soprattutto ti amo quando ti dimostri come il cucciolo che sei davvero e ti togli questa corazza che ti sei creato e resti te stesso sotto tutti gli effetti. Io amo Changbin, non quello che ricevo da Changbin, quindi amo anche i tuoi difetti, mi fanno impazzire» confesso buttandomi nelle sue braccia e riempendolo di dolci baci umidi.

«Felix-ah, sta calmo, non mi eccitare. Voglio che questa sia una serata solamente romantica, niente di più» pronuncia leggermente balbuziente.

«Fare l'amore sotto le stelle, non c'è nulla di più romantico» mi poggio sognante sul suo petto disegnando dei cerchietti col dito.

«Vuoi fare l'amore con me?!» ripete.

«Sì, amore, non sesso, ti prego, lo desidero tanto» supplico.

«Certo, se ti rende tanto felice io sono qui» pronunciò dolcemente il ragazzo posandosi su di me, e spogliandomi lasciando teneri baci sulla punta del mio naso...

[JISUNG'S POV]

Che notte fantastica, per tutti tranne che per me. Tutti dormono come se domani non rischiassero l'eliminazione, detto così sembra stupido ma perdere significa praticamente perdere una nuova vita, una possibilità di rinascere, ed effettivamente, per quanto tutti dicano che i soldi non facciano la felicità, non ne ho mai avuti abbastanza per affermarlo.

Credo che potrebbero salvarmi la vita, quello strazio di vita che sono obbligato a vivere ogni giorno.

E cavolo, quanto detesto dimostrarmi una persona allegra e pacifica, quando dentro sto scoppiando.

Io vorrei sfogarmi, certo, ma ho trattenuto cose per così tanto tempo, che non riuscirei mai a smettere di parlare...
Ho così tante cose da dire, che se qualcuno mi sentisse parlare dei miei problemi personali, finirebbe col deprimersi insieme a me.

In un mondo in cui ogni momento felice diventa una paranoia, su cui rifletterci ancora e ancora, come posso godermi un momento.

Ho paura di essere felice, ho paura che quel momento finisca, ho paura di quello che c'è dopo un momento di gioia. Non voglio illudermi nuovamente.

Immerso nei miei pensieri negativi, ad incamminarmi in un bosco nel buio pesto della notte, mentre gli altri ridono, scherzano, si innamorano, e volendo magari litigano. Ma almeno fanno qualcosa di diverso, ma almeno hanno compagnia.

Ed io? Cosa ho. Sono circondato da gente che mi vede come l'amico ottimista, buono... Se d'improvviso mi mostrassi per la persona paranoica che sono, nessuno mi starebbe accanto.

Penserebbero che sono una maschera...

Ma io sono solo un anima sola.

Cursed Reality | taegyuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora