Roteo su me stessa un'ultima volta, prima di riprendere fiato e chinarmi per raccogliere la bottiglia d'acqua fresca. Bevo come se avessi consumato ogni tipo di liquido nel mio corpo, e tiro degli ultimi enormi sospiri. Mi getto a peso morto sul bracciolo della poltrona, dove Harry scrive sul suo portatile. Sta ritoccando con uno stimato programma i suoi ultimi scatti, e lo sta facendo al posto di altri responsabili. La verità è che è talmente preciso in quel che fa che si fida solamente di se stesso.
-Hai finito?- mi domanda senza distogliere lo sguardo dallo schermo. Io annuisco sfinita e socchiudo gli occhi, appoggiando la testa alla sua spalla. Preme le sue labbra sulla mia tempia e continua a lavorare sulla luminosità di quella foto raffigurante un'alta e slanciata bionda ricoperta di colori, nel bel mezzo della neve candida. Lei è davvero bella, come lo sfondo, come i disegni e come lo scatto. Harry ha davvero talento.
-Andrò a farmi un bagno- mormoro poi, alzandomi e strisciandomi finché non assumo una posizione eretta. Mi allungo di nuovo verso Harry e lo saluto con un velocissimo bacio a stampo, finché non mi afferra con una mano la canottiera e mi ributta su di lui sghignazzando. Mi accarezza il palato con la lingua, accarezzandomi lo zigomo con due dita e poi mi lascia. Sorrido divertita, chiudendomi nel bagno.
Fila tutto liscio mentre riempio la vasca con acqua calda, in cui rovescio del sapone ai frutti di bosco di un flacone fucsia. Mi spoglio dei miei abiti e cerco di bearmi della dolcezza del bagno profumato, ma Harry bussa alla porta.
-Belle, appena esci devo parlarti di una cosa-
Mi preoccupo inizialmente, taccio mordendomi la lingua e poi annuisco e strillo di rimando -D'accordo!-
Strofino la cute con una salvietta assorbente. Odio i capelli bagnati a contatto con la pelle della schiena, mi fanno sempre rabbrividire. Però mi avvolgo nell'accappatoio vecchio e largo di Harry prima di uscire a piedi scalzi e sedermi sul materasso in attesa che inizi il famelico discorso.
-E' una cosa bella?-
-Uhm, credo di sì-
-Dimmi allora- Sorrido a malapena, tirando su con il naso. Dannazione, forse mi sto ammalando.
-Riguarda il mio lavoro- Annuisco, invogliandolo a proseguire. -Vedi, al responsabile della rivista per cui abbiamo lavorato sono molto piaciuti i miei scatti, e ha detto che vuole ingaggiarmi nel suo nuovo progetto-
-Ma è fantastico!-
-Sì, ma ha detto di volermi solo dopo aver visto una mia foto nella parte dei ringraziamenti, e mi vuole come modello-
Rimango basita dall'affermazione, e fisso le sue sopracciglia sollevate e i suoi occhi dubbiosi in attesa di una mia reazione. E come dovrei reagire? Io so quanto Harry sia bello, davvero fin troppo. So che ha un corpo asciutto e semplice, ma affascinante ed invogliante. Mi è sempre piaciuto il fatto che potesse fare strada ed essere apprezzato per il suo talento nel disegno o la fotografia, e non mi sarei mai aspettata che potesse diventare lui stesso una figura a scopi estetici.
Ma sono felice, felice che abbia questa bellissima opportunità, che sia stato onorato di essere coinvolto in un progetto importante. Perciò sorrido di nuovo, mi alzo dal materasso e avvolgo le braccia intorno al suo collo entusiasta.
-E' bellissimo, amore- gli dico entusiasta, e lui ricambia il sorriso e l'abbraccio.
-Davvero?-
-Ma certo!-
Contorna i miei zigomi di piccoli baci facendomi ridere e sussurra un piccolo e innocente ti amo prima di stringere ancor di più l'abbraccio. Ricambio sia la stretta che le dolci parole, ed ora attendo solo di vederlo dall'altra parte dell'obiettivo.
STAI LEGGENDO
Where is the light we deserve?
FanfictionIn cui Harry è un artista drogato e Belle una ballerina, che venderà qualsiasi sostanza di cui Harry faccia uso e lo inviterà al pranzo di Natale in famiglia. (Conclusa)