La cute mi doleva, e non poco. Veniva tirata a destra e a sinistra, afferrando le mie ciocche brune in ogni modo, nel tentativo di dare loro forma. La regina cattiva dovrebbe avere un'aria accattivante ed elegante, per questo alla fine decisero di optare per un raccolto, con svariate decorazioni nere e oro.
Spruzzarono uno strano di lacca soffocante, che mi fece tossire per una bella manciata di secondi. Fui poi spedita ad indossare il mio abito di scena, e l'ansia crebbe sempre di più. Andavano tutti avanti e indietro velocemente, creando il totale caos. Era veramente l'inferno, ma io dovevo rimanere concentrata e ricordare tutte le coreografie. I respiri profondi non rervivano a nulla, e inoltre, mi manvaca già Harry.
L'aveva accompagnato fino all'aereoporto standogli sempre affrancata al braccio. Attesi con lui l'arrivo dell'aereo, fregandomene della presenza del resto della troupe. Ero seduta sulle sue gambe, con il capo appoggiato nell'incavo del suo collo. Tenevo gli occhi serrati, per evitare di perdere lacrime.
-Mi mancherai- mi sussurrò dolcemente passando ripetutamente le mani sui miei capelli. Non aiutava affatto a mantenere uno stato serio, mi fece lettaralmente sciogliere e scoppiare a piangere. Afferrai in un pugno la sua camicia, stringendomi il più possibile contro il suo petto.
La make-up artist quasi mi punse l'occhio con quella matita nera. Ho sempre detestato metterla all'interno, ma per uno sguardo intenso e perfido da regina, ero tenuta a farlo.
Lo spettacolo sarebbe iniziato nel giro di trenta minuti, ed io stavo già sudando. Mi sorprese addocchiare la platea di nascosto dietro al tendone rosso, e trovarci già tutta quella gente. Occupavano tre quarti dei posti, ed io entrai in ansia più di prima.
-Annabelle!-sentii urlare alle mie spalle. Mi voltai, ed Amanda mi venne incontro sorridente. Indossava già il suo costume ed aveva un trucco leggero e luminoso. Era bellissima.
-Cosa succede?-le chiesi confusa.
-Ti sei persa un enorme annuncio!-strillò ancora.
-Cerca di calmarti e spiegati-dissi allora io, nervosamente.
-La Punkhurts ha appena detto che lo show sarà ripreso e mandato in diretta su Classical Music Channel!-
-Cosa?-urlai allora io. Amy annuì freneticamente, ed allora le saltai fra le braccia entusiasta. Adesso sì che avevo una ragione in più per essere enormemente ansiosa. Uno show in diretta su un canale come Classical Music Channel era un'oppostunità imperdibile. Ci sono migliaia e milioni di persone interessate al balletto che lo seguono, persone fra cui responsabili di famigerate scuole di danza.
La prima cosa che mi venne in mente fu chiamare Harry.
Harry.
Le nostre ultime ore passate insieme mi assalirono, ricordandomi la mia angoscia.
Quando annunciarono l'arrivo dell'aereo, non mi volli scostare da lui. Non ci pensò due volte ad alzarsi tenendomi sempre sul suo grembo, dando nell'occhio. Ma a chi importa? Stavo per lasciar andare l'ultima mia ragione di speranza. Chilometri e chilometri ci avrebbero separati per quattordici giorni, ed io non ero ancora pronta a tutto questo.
-Ti amo così tanto-gli sussurrai fra una lacrima e l'altra nell'orecchio, tenendo gli occhi sbarrati. Harry tirò su con il naso, chiedendomi di aprire gli occhi. Mi diede un bacio sulla fronte e mi accarezzò uno zigomo delicatamente. Si stava torturando le labbra con i denti, senza distogliere lo sguardo da me.
-Io ti amo molto di più- rispose posando un'ultima volta le sue labbra sulle mie. Premette con foga, lasciandomi impresso il sapore della sua bocca e delle sue lacrime per tutto il giorno.
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Where is the light we deserve?
FanfictionIn cui Harry è un artista drogato e Belle una ballerina, che venderà qualsiasi sostanza di cui Harry faccia uso e lo inviterà al pranzo di Natale in famiglia. (Conclusa)