ɴᴏɴ ᴅɪ ɴᴜᴏᴠᴏ.
𝕁𝕖𝕟𝕟𝕚𝕗𝕖𝕣
Il dolore improvviso alla testa fu la prima cosa che scatenò il mio risveglio. Erano quelle tipiche fitte che facevamo pulsare le tempie come se fossero in procinto di esplodere e mandava in tilt una buona parte del mio cervello. Quando aprì gli occhi provai addirittura una mediocre pena per me stessa. La luce nella stanza peggiorò il dolore e dovetti portare le mani sulla testa e fare pressione con le dita ai lati, e sentire con rammarico che non serviva a niente.
Vaghi ricordi si facevano strada mentre stringevo i denti e cercavo con tutta me stessa di resistere.
Una faccia burbera spiccava ogni tanto sulla superficie. Dei lineamenti attraenti, sotto una chioma scura e due occhi da far invidia alla baia di San Francisco, mi stavano giocando brutti scherzi.
Quell'immagine svanì di colpo dietro lo squillo del mio telefono. Vibrava furioso sul mobile accanto al letto e mi sembrò di sentirlo prendere a pugni il mio cranio.
Mi alzai di scatto, lo presi, ignorando il giramento di testa e risposi senza guardare chi fosse. «Pronto.» dissi con voce orribilmente rauca prima di sentire la gola secca e lo stomaco vuoto da farmi piegare in due.
«Brock!» La voce del direttore Barlow mi fece raddrizzare le spalle dallo spavento. «È più di un'ora che cerco di contattarti!» gridò furente tanto da farmi allontanare il telefono dall'orecchio.
Da quando facevo la stagista nella sua testata giornalistica non l'avevo mai sentito parlare in questo modo.
Mi prese un attimo di confusione.
Che giorno era?
Sabato.
Il sabato non era il mio giorno di lavoro allora che diavolo voleva da me quest'uomo? «Mi scusi, signore...ero in palestra.» risposi con la prima scusa che mi venne in mente.
«Non te l'ho chiesto.» tuonò lui bruscamente. «Vuoi quella promozione? Passare da essere una semplice stagista a far parte del team?» mi chiese di punto in bianco.
Balzai in piedi, mi tremarono persino le ossa ma mandai a quel paese il mio stato fisico. «Sì, signore!» risposi subito.
«Bene, ho un lavoretto per te. Voglio che mi consegni un articolo sull'incendio scoppiato l'altro ieri a Cow Hollow e lo voglio entro domani sera.» parlò velocemente, il fruscio in sottofondo suggeriva che era indaffarato e me lo immaginai camminare o meglio correre, con dietro i suoi tre assistenti che non riuscivano mai a stargli al passo.
Trattenni un sorriso divertito prima di assimilare bene quello che mi aveva chiesto e le ultime parole mi fecero storcere il naso. «Domani sera?» chiesi sperando di aver capito male.
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Failed Date //Ubriaca O Innamorata?//
RomanceLa sera in cui Jennifer decide di confessare i suoi sentimenti al suo migliore amico, Dustin, finisce in un totale fallimento. Dustin, non solo non prova nulla per lei, ma confessa di amare Chelsea, una cara amica di Jennifer e anche sua coinquilina...