La sera in cui Jennifer decide di confessare i suoi sentimenti al suo migliore amico, Dustin, finisce in un totale fallimento. Dustin, non solo non prova nulla per lei, ma confessa di amare Chelsea, una cara amica di Jennifer e anche sua coinquilina...
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𝗣𝗶𝗲𝘁à!
𝕁𝕖𝕟𝕟𝕚𝕗𝕖𝕣
Quella mattina, aprire gli occhi, fu la cosa più difficile che avessi mai fatto in tutta la mia vita, fu peggio dello sforzo che commettevo per alzarmi presto la domenica.
Dovetti ammettere che avevo ufficialmente toccato il fondo.
Io e l'alcol.
L'alcol e io.
Quel duo stava diventando ridicolo, anzi, peggio, stava diventando paradossale.
Non capivo come mai finivo sempre per darmi letteralmente in pasto agli sciacalli non appena ne tracannavo un po'.
Un mistero che presto si rivelò più che cristallino se pensavo che il centro del mio mondo aveva praticamente cominciato a girare attorno a un maledettissimo vigile del fuoco bello, burbero e detestabile.
Che fine avesse fatto quella storia dell'odio che provavo nei suoi confronti non me lo chiesi neanche, piuttosto pensai ad un modo per svignarmela da quella casa o meglio dalla stanza degli ospiti in cui mi stavo tormentando da una buona mezz'ora.
Non che fuggire fosse davvero la cosa giusta da fare ma il sogno che mi stava trafficando nella testa era piuttosto una roba imbarazzante e anche molto, molto, preoccupante.
Mi toccai le labbra camminando avanti e indietro per la stanza, ero sommersa da sensazioni che non avevano né capo né coda.
Doveva per forza trattarsi di un sogno, mi dicevo, non era possibile che io e lui...
Il cuore mi balzò in gola e il ventre mi diede una sferzata di vertigini.
Merda.
Mi stavo prendendo in giro.
Era successo veramente.
Avevo davvero baciato Ethan...
Altrimenti come potevo sapere che le sue mani erano ruvide? Come potevo sapere che le sue braccia attorno alla mia vita erano forti come una fine d'acciaio?
Mi venne un'ondata di calore, mi salì dalla pianta dei piedi, passando per le gambe che mi divennero deboli e mi arrivò al petto.
Mi sembrò di essere sul punto di prendere fuoco, forse ancora peggio di quella sensazione erano i fuochi d'artificio che esplodevano nella mia testa.
Ormai la certezza non mancava, la malasorte mi stava alle costole da quando Ethan Hogan era entrato nella mia vita.
Oh.
Dio.
Come se non bastasse, non riuscivo in alcun modo a prepararmi psicologicamente a guardarlo negli occhi.
