ᴇxᴛʀᴀ

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ʟ'ᴀᴍʙɪᴢɪᴏɴᴇ ʟ'ʜᴀ ᴘʀᴇꜱᴀ ᴅᴀ ᴛᴇ

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ʟ'ᴀᴍʙɪᴢɪᴏɴᴇ ʟ'ʜᴀ ᴘʀᴇꜱᴀ ᴅᴀ ᴛᴇ.

𝕁𝕖𝕟𝕟𝕚𝕗𝕖𝕣

Altri tre anni e qualche mese dopo...

«Dolcetto o scherzetto?»

Un tramonto tinto minuziosamente delle più belle sfumature di arancione e rosso fuoco abbelliva il cielo sopra il tetto delle case la sera di Halloween. Zucche, fantasmi, ragnatele e scheletri simpatici decoravano cortili, vialetti e porticati del quartiere e un odore di torta di zucca impregnava l'aria. Risate e urla allegre e a tratti moleste di bambini travestiti da pirati e supereroi facevano eco da ogni parte.

«Frank Hogan!» esultò la signora Valery, un'anziana vedova e sempre in vena di scherzare e sorrise dolcemente dalla soglia della porta di casa sua nel suo costume da strega. Per quanto fosse carina, quel costume faceva davvero un certo effetto. Credo che ad un certo punto ebbi persino un brivido a guardarla lì chinata davanti a mio figlio di tre anni. «Ciao, piccolo!»

«Buonasera, signora Valery.» rispose educatamente lui con la sua voce tenera e sottile da bambino. «Dolcetto o scherzetto?» ripeté.

La mia bocca si estese in un sorriso emozionato e incontenibile, l'ennesimo di quella sera, che mi alzava gli angoli della bocca e mi faceva scaldare il cuore tanto che a momenti avrei preso a saltellare per la gioia o forse ero già illuminata come un albero di Natale.

Il primo Halloween del mio piccolo!

Oh, Dio!

Quella sì che era un'emozione unica!

«Da cosa sei vestito?» volle sapere la donna sebbene non servisse un genio per capire il costume che aveva scelto. La sua testolina ricciuta e scura era nascosta da un casco rosso e una bella divisa da pompiere gli fasciava la piccola corporatura. Piccola per dire. Frank, chiamato così in onore di suo zio, era venuto fuori un bambino sano e paffuto di quasi quattro chili e già a due anni non riuscivo quasi più a reggerlo in braccio e a tre anni indossava i vestiti di una taglia in più rispetto ai bambini della sua età.

Frank gonfiò il petto e alzò il mento. «Sono un vigile del fuoco come papà.» rispose con fierezza.

Lo sguardo della signora Valery si addolcì ulteriormente. «Sei proprio bello, piccolo e il tuo costume mi piace molto.» affermò.

«Chiamami capitano Frank!» pretese lui di punto in bianco.

Rimasi di stucco.

Era la prima volta che gli sentii dire una cosa simile.

Diedi uno sguardo stupito a Ethan, accanto a me, ma tutto ciò che vidi fu la sua espressione da ebete e un mezzo sorriso dall'aria presuntuosa. Era quella la sua tipica faccia da padre e non potevo fare a meno di amarla alla follia, persino in quel momento.

Failed Date //Ubriaca O Innamorata?//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora