ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 20

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𝗚𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶 𝘀𝗶 𝗲𝗿𝗮𝗻𝗼 𝘂𝗻𝗶𝘁𝗶, 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗼𝗿𝗮?

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𝗚𝗹𝗶 𝗼𝗽𝗽𝗼𝘀𝘁𝗶 𝘀𝗶 𝗲𝗿𝗮𝗻𝗼 𝘂𝗻𝗶𝘁𝗶, 𝗲 𝗮𝗹𝗹𝗼𝗿𝗮?

𝕁𝕖𝕟𝕟𝕚𝕗𝕖𝕣

Quella tarda sera fui io la prima ad averlo visto.

Avevo scrutato quelle impercettibili gocce di pioggia sfiorarlo nel buio mentre se ne stava con le spalle curve appoggiato alla sua auto e lo sguardo assorto sollevato di rado verso la mia finestra.

Mi era chiaro fin dalla prima mirata che Ethan tentasse di autoconvincersi a salire e dall'alto anche io lo pregavo silenziosamente a farlo. Non ero arrabbiata con lui, anche se avrei dovuto, sapevo che tutte le problematiche non partivano da lui e al contrario mi faceva male sapere che lui si stesse assumendo ogni responsabilità in quella che era diventata la nostra storia.

Ancor di più mi tormentava l'idea di perdermi l'occasione per fargli capire che sarei stata dalla sua parte.

Sempre.

Fu una liberazione e una caduta nella più assoluta ebbrezza quando lui varcò la soglia della mia porta.

Gli opposti si erano uniti, e allora? Mi dicevo, che vadano tutti al diavolo.

Si portò addossato l'odore della notte e della pioggia, lo respirai a fondo quando le sue mani mi sollevarono da terra e le mie dita si immersero nella sua chioma umida e fredda e le mie labbra sentirono il rovente gusto di un bacio che sì, quella notte, fu inatteso e scoprii di amare alla follia gli imprevisti.

Roba da matti!

Come poteva un solo momento cambiarti per sempre le prospettive.

Ma ancor di più amavo il tocco delle sue mani, dei suoi palmi ruvidi che mi sollevarono quella brutta T-shirt con cui mi aveva trovato in cerca della mia pelle, in cerca dei miei brividi, dei miei sospiri.

Ci persi le testa.

Nel più totale finimondo delle nostre bocche e nelle nostre mani, mi trovai sotto al suo corpo, nel mio letto a una piazza e mezza, a cercare di afferrare e sfiorare quanto più possibile di quel momento. La sua giacca era sparita chissà dove, abbandonata ancor prima di arrivare nella stanza, le sue scarpe tolte negli attimi in cui quasi cademmo.

Ebbi brevi lassi di tempo per osservare meglio il suo corpo e i solchi dei suoi muscoli quando la t-shirt volò via, strappata con rapidità dalla sua testa.

Con labbra infiammate dal suo bacio, lo osservavo scendere all'altezza del mio stomaco, la sua chioma scura si allontanava e la punta del suo naso mi sfiorava lungo l'addome prima delle sue labbra. Sospiravo, mischiavo una risata nervosa a un chiaro segno di godimento e Ethan alzava gli occhi d'agata nei miei, ghignava con due iridi scure e tornava concentrato sui suoi baci.

Failed Date //Ubriaca O Innamorata?//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora