ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 11

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ᴜɴ ʟᴇɢᴀᴍᴇ ꜱᴘᴇᴄɪᴀʟᴇ

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ᴜɴ ʟᴇɢᴀᴍᴇ ꜱᴘᴇᴄɪᴀʟᴇ.

𝕁𝕖𝕟𝕟𝕚𝕗𝕖𝕣

Mi prese un infarto.

Mi spostai alla velocità della luce alla voce di quel bambino.

Scattai bruscamente lontana da Ethan e mi mancò poco per finire con le chiappe a terra, per la seconda volta, ma imparai dai miei errori e mi sforzai a restare in piedi.

Portai gli occhi in direzione della porta dove, sullo stipite un bambino nascondeva il volto dietro al braccio di una donna e mi scrutava timoroso.

La donna, dal canto suo, mi sorrise subito non appena incrociai i suoi occhi. Due occhi che mi parvero spaventosamente familiari.

«Scusate, abbiamo interrotto qualcosa?» chiese passando gli occhi da me a Ethan man mano che estendeva quel sorriso fino alle orecchie.

Scossi la testa, «No!» dissi repentinamente. «Assolutamente niente!», sorrisi tutta scottante in volto.

Niente era decisamente una parola grossolana da dire perché qualcosa quei due avevano interrotto, eccome!

Qualcosa che in fondo non avevo la più pallida idea della piega che avrebbe preso.

Non ero certa dei miei sentimenti ma avevo tutta l'intenzione di scoprirlo.

Il ragazzino corse all'improvviso da Ethan, spalancò le braccia e lo abbracciò.

Ethan fece una smorfia, evidentemente quella mossa del bambino gli fece male, ma non gli disse niente. «Ciao, piccola peste.» mormorò, facendolo ridacchiare.

Fu la cosa più dolce che avessi mai visto e mi sciolsi all'istante ma ancora più dolce fu il sorriso di Ethan.

Era il sorriso di una persona che amava con sincerità e fu un particolare sulla sua burbera espressione che mi lasciò sognante.

Quella tenera visione, tuttavia, finì nel modo più crudele possibile.

Il bambino alzò lo sguardo in quel abbraccio, puntò i suoi due occhioni chiari su di me e tirò fuori la lingua tutto cocciuto e poi si nascose di nuovo.

Il sorriso mi morì all'istante.

Ma che gli avevo fatto?

Sospirai tutta spaesata.

Il ragazzino si allontanò sorridente da Ethan, come se non mi avesse appena calpestato i sentimenti e gli riservò due occhi luminosi. «La mamma, la nonna e io ti abbiamo portato tanti regali, così guarirai più in fretta!» disse, a Ethan, emozionato.

Ethan gli scompigliò i capelli. «Davvero?»

Il bambino annuì e, voltandosi per andare dalla donna per recuperare i suoi doni, mi scrutò di nuovo in malo modo.

Failed Date //Ubriaca O Innamorata?//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora