È ᴄᴏʟᴘᴀ ᴍɪᴀ.
𝕁𝕖𝕟𝕟𝕚𝕗𝕖𝕣
Che fossi rimasta scioccata fino a prova contraria, era da considerarsi un eufemismo.
Dustin!
Che accidenti era venuto a fare?
Avevo ancora il fiato corto. L'effetto di Ethan, delle sue parole in particolare, circolava ancora nel mio corpo come una droga potente, nel senso buono...forse.
Mi venne difficile tornare in me e guardare il mio migliore amico o qualsiasi cosa fosse lui per me in quel momento con piena lucidità.
Eppure mi resi conto di una circostanza che mi lasciò allo stremo.
Non percepivo più quella scintilla in lui. Non c'era più l'emozione, la gioia di poter provare sentimenti nei suoi confronti.
Qualcosa era cambiato ma ancora non mi era chiaro che cosa aveva scaturito quella sensazione.
Dustin mi sorrise con aria timida, passò gli occhi sul mio vestito e poi tornò sul mio volto. «Ciao, Jen.» mi salutò con un filo di voce e poi si schiarì la gola, «Carino...è nuovo?» chiese accennando in modo impacciato al vestito.
Non presi minimamente in considerazione quella specie di complimento tutt'altro, lo osservai piuttosto certa che ci fosse qualcosa di diverso in lui.
Aveva lo sguardo un po' lento e scandiva le parole in modo strano.
Rimase fermo sul portico ad aspettare che dicessi qualcosa ma non ebbi la minima idea di come rispondergli.
Il cuore mi martellava saldo ma si stava placando gradualmente se mi dicevo di non pensare alla confessione che mi aveva fatto Ethan attimi prima.
Mi voleva baciare...
L'aveva detto veramente?
Passai il peso da un piede all'altro, mi guardai le spalle e poi uscii fuori insieme a lui.
Di una cosa ero certa, pur provando tanta confusione, non volevo che gli altri sapessero della sua presenza, soprattutto il nonno.
Non credo che avrebbe tollerato la sua vista sulla sua proprietà, non dopo l'accaduto.
«Cosa...cosa ci fai qui?» gli chiesi non appena chiusi la porta alle mie spalle.
Mentre aspettavo che rispondesse mi guardai attorno, ero davvero sicura che ad un certo un punto avrei visto Chelsea sbucare da qualche parte ma era da solo.
Non gradii affatto l'assenza di lei ed ebbi un brutto presentimento.
«È una bella serata, non credi?» cominciò lui, portando gli occhi sul vialetto al di là del porticato poi sul cielo, sospirò a pieni polmoni e dopo pochi istanti, mi guardò, «Scommetto che eri indaffarata al tuo vecchio computer a scrivere qualche capolavoro.» disse tutto convinto.
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Failed Date //Ubriaca O Innamorata?//
RomanceLa sera in cui Jennifer decide di confessare i suoi sentimenti al suo migliore amico, Dustin, finisce in un totale fallimento. Dustin, non solo non prova nulla per lei, ma confessa di amare Chelsea, una cara amica di Jennifer e anche sua coinquilina...