ᴘʀᴏʟᴏɢᴏ

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22/03/2023

22/03/2023

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ᴛɪ ᴏᴅɪᴏ

𝕁𝕖𝕟𝕟𝕚𝕗𝕖𝕣

Quel venerdì sera non poteva non essere il momento giusto per farlo.

Erano mesi che rimandavo e rimandavo tutto ad un attimo appropriato. Ad un attimo in cui avrei sentito l'esigenza, il coraggio e tutte quelle vocine che dal più profondo mi stava dicendo che era arrivata l'ora di farlo.

Chiesi a Dustin di uscire due mattine prima di quel venerdì. Gli dissi che avevo voglia di una serata in sua compagnia, una serata che, ero certa, si sarebbe rivelata l'inizio di una nuova vita, l'inizio di nuovi progetti in cui ci sarebbe stato un noi.

Dopo la laurea, conseguita insieme a lui due mesi prima, notai con rancore che le nostre strade si stavano allontanando sempre di più. Era da una vita che facevamo tutto insieme ed era deprimente mandare giù quei cambiamenti. Le nostre madri, grandi amiche da sempre, ci fecero crescere insieme. Dustin fa parte di ogni ricordo che custodisco, in ogni frammento della mia memoria c'è lui. È stato inevitabile non arrivare anche a provare sentimenti capaci di farmi battere il cuore ogni volta che lui era nei paraggi. L'amore che provavo per lui era qualcosa che mi rendeva felice ogni volta che ci pensavo. Credevo davvero che fosse la cosa più bella che mi fosse mai capitata.

Il mio migliore amico arrivò in ritardo al nostro appuntamento. Rimasi seduta ad un tavolo vuoto per più di mezz'ora, con un vestito che avevo comprato il giorno prima, approfittando di un consistente sconto del sessanta percento e che a parer mio mi stava da Dio.

Si presentò con tutta calma e non gli feci notare che ero stata ad aspettarlo per troppo tempo.

Mi chiese scusa ed era impossibile non perdonarlo. Era impossibile non perdersi nei suoi occhi scuri, nel suo sorriso grande e sincero. Nei suoi modi delicati di muoversi, di parlarmi. Era il ragazzo più educato e sofisticato che io avessi mai conosciuto.

Dio, ci avevo perso la testa.

Nei ventitré anni della mia vita mai la mia testa era stata così fuori controllo per un ragazzo.

Avevo fatto del mio meglio per mascherare il nervosismo. Gli sorrisi come al solito, parlammo del più e del meno e fu un grosso errore non notare che lui quella sera non era il solito ragazzo che conoscevo da una vita.

Fu alla seconda portata che presi il coraggio di aprire la bocca e dire finalmente le parole che avrebbero dato inizio a tutto.

Mi schiarii la voce e gli sorrisi dolcemente. «Dustin

Lui mi guardò, masticando velocemente il pezzo di carne che aveva ancora in bocca, e mi fissava con fin troppa esitazione, era come se stesse celando qualcosa. Lo vedevo molto bene. Lo capivo eppure decisi ugualmente di ignorare tutti quei segnali di avvertimento.

Failed Date //Ubriaca O Innamorata?//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora